Eccellente rappresentante dell’epoca d’oro del tango, regala emozioni sempre uniche danzando con passione, semplicità ed eleganza.
Ha incominciato a ballare all’età di 14 anni e frequenta le milongas di Buenos Aires da oltre 50 anni.
Nel 1994 fu scelto dalla grande coreografa Pina Bausch come maestro per il suo spettacolo dedicato al tango, “Nur Dù”.
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“non si ballano figure o passi, si balla la musica”
“perché il tango è e sarà musica: è imparare a camminare, ascoltare e sentire con il cuore… perché diventi qualcosa di proprio, da cui non ci si possa separare”
“vivere la musica significa sentirla ovunque: nel corpo, nell'espressione, nel cuore”
“i miei primi balli me li ha fatti fare mia mamma: ero ancora un bambino, figlio di emigranti italiani… ma la mia scuola è stata la gente; i miei maestri, gli amici … ho passato così la mia vita con il tango, la notte: conoscendo, ascoltando, apprendendo nei club”
“questa danza è molto profonda e molto speciale: è come una parte della vita dell'uomo… ogni milonga* è una storia”
*locale dove si balla il tango
“Il tango tiene una storia di vita, di amore, di coppia. Non è facile spiegare perché questa danza continua a emozionare e a richiamare gente. Ecco, forse la maniera più vera per raccontare il tango è che il tango è come innamorarsi”
Pedro Alberto Rusconi, alias Tete, cominciò a ballare a 14 anni, durante un carnevale nel suo quartiere i Pompeya, nel quale trascorse “tutta la notte ballando sui piedi di una povera ragazza…dopodiché imparai”.
Dei primi passi ricorda: “Me li insegnò la donna che più ho amato, mia madre, che era una fan di Pugliese”. E racconta: “Poi, facevamo pratica tra uomini e qualche volta, non so se lo posso dire, ballavamo con “effeminati” nel Club Franja de Oro. Erano ragazzi omosessuali che facevano la parte della donna. Andavamo con un fazzoletto al collo, per fare conquiste, se ci riuscivamo”.
Tetè frequenta la milonga da 46 anni, è pensionato municipale e confessa una seconda occupazione: il non far niente. “tutta la mia vita è stata la notte. Anche se devo svegliarmi presto, non ho pregiudizi: sonno o no, mi alzo e faccio la doccia. Non conosco cosa significhi dormire otto ore di seguito”.
Nel 1994, quando la grande coreografa contemporanea Pina Baush venne a Buenos Aires con la sua compagnia, lo vide ballare nel quartiere di San Telmo. Lo invitò subito in Germania, come maestro.
Tete (one of the best known milongueros) and his partner Silvia improvise to a
DiSarli Tango at Porteno y Bailarin milonga in Buenos Aires in December 2005
Ho deciso di pubblicare il video di Tetè immaginando a priori i commenti che possano scaturire... l'ho fatto ancora una volta perchè amo difendere il tango della strada, quello spontaneo, vero, sanguigno... Tetè è uno degli ultimi milongueros viejos a cui non importa nulla di esibirsi. E' un maestro con cui si apprende molto più velocemente di tanti ballerini coreografi che calcano i palcoscenici... e molti di loro, a Buenos Aires, segretamente, spiano e copiano le basi dai vecchi come Tetè...
dedicato a chi, prima della forma, si rende conto di avere bisogno di sostanza.
A chi ama ballare senza farsi vedere.