Visualizzazione post con etichetta Artisti. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Artisti. Mostra tutti i post

venerdì, dicembre 26, 2008

domenica, gennaio 20, 2008

Caminito... la memoria di un sogno



Dopo 100 e una notte ho cercato di ricostruire un sogno, o forse una visione...Un omaggio alla musica e alle liriche di Caminito, e un augurio ad agnuno di noi di trovare la propria strada, un passo dopo l'altro.

venerdì, ottobre 26, 2007

Esteban Morgado

Eccellente chitarrista, compositore e arrangiatore, Esteban Morgado nasce a Buenos Aires nel 1958. Dopo aver seguito i corsi dei maestri Hector Stafforini, Manolo Juarez, Miguel Angel Girolet e Gabriel Senanes, lavora sia in ambito locale che internazionale, collaborando con numerosi musicisti, cantanti e attori: Alfredo Zitarrosa, Isabel Parra, Ranko Fuchisawa, Roberto Goyeneche, Litto Nebbia, Raúl Lavie, Ernesto Acher.

In veste di musicista e arrangiatore si trova spesso ad affiancare la cantante Adriana Varela, mentre partecipa, sempre in collaborazione con musicisti ed orchestre, ad eventi prestigiosi, tra cui l'Encuentro de las Américas, organizzato da Quincy Jones a Miami nel 1994, La cumbre de los países de Iberoamérica, a Cartagena (Colombia) nel 1993, il Festival del Rey, a Barcellona, nel 1998.

Con il quartetto che porta il suo nome, nonché a fianco di artisti come Lidia Borda e Brian Chambouleyron (con cui sviluppa il progetto Patio de Tango), Morgado si esibisce in occasione di svariati festival internazionali, prendendo parte anche a programmi televisivi come “Letra y Música”, condotto da Silvina Cnediek.

Oltre a svolgere regolarmente, sin dagli anni ottanta, l’attività di insegnante attraverso numerosi laboratori, corsi e seminari, nel 2002 Morgado imprime una svolta alla sua carriera iniziando ad esibirsi da solo in uno dei locali più importanti di Buenos Aires, il 36 Billares: il successo è tale che l’anno seguente si raccolgono ben 12.000 persone per ascoltarlo. Nel 2003 il disco Cuesta arriba gli guadagna il Premio Carlos Gardel nella categoria miglior artista di tango, a conferma della sua lunga e prestigiosa attività al servizio di questa rinnovata tradizione musicale.
tratto da romaeuropa.net

Alcuni brani tratti dall'album "Cuesta Arriba Tango" da ascoltare con il realplayer

Alas De Tango (Gurevich L. / Scherman Alicia)
Artist : Esteban Morgado Cuarteto
Sings : Leon Gieco

Cinema Paradiso (Ennio Morricone)
Artist : Esteban Morgado Cuarteto

Soledades (Esteban Morgado)
Artist : Esteban Morgado Cuarteto

Potete ascoltare il resto dei brani e acquistare il Cd su Tangostore

http://www.estebanmorgado.com.ar/

martedì, settembre 18, 2007

Mauro Zompa y Sara Masi

Mauro Zompa
Inizia a studiare danza fin da bambino con sua madre (insegnante di ballo) e continua fino alla maggiore età dedicando alle danze standard e latine gran parte del suo tempo. Gareggia in tutte le categorie dilettantistiche con ottimi risultati. Nel 1986 partecipa alle selezioni del corpo di ballo della rai e dopo vari provini , il coreografo (Franco Miseria) lo inserisce fra I ballerini delle note trasmissioni quali Serata D'onore e Fantastico. Successivamente partecipa ad altri show televisivi di rai e Fininvest.Nel 1994 diventa maestro professionista dell'associazione nazionale maestri di ballo e due anni dopo, durante una gita in Argentina inizia ad avvicinarsi al Tango. La passione per questa danza lo porta a dedicarsi esclusivamente allo studio e add'apprendimento del Tango Argentin. In questi anni ha girato il mondo partecipando ai piu' importanti festival e seminari con i migliori interpreti del Tango

Sara Masi
Si avvicina al tango tre anni fa, in una delle scuole dirette da Mauro Zompa con il quale studia per conseguire il diploma di maestra di tango. Attualmente fanno coppia e si esibiscono nei maggiori teatri e milonghe. Nel 2006 hanno vinto le selezioni italiane e hanno rappresentato l'italia al prestigioso campeonato mundial de tango di Buenos Aires dove sono giunti in finale nella categoria di tango salon e tango escenario. Inoltre collaborano come ballerini con la famosa orchestra Ensemble Hyperion con la quale si sono esibiti nel prestigioso teatro Ariston di San Remo con la compagnia di Roberto Herrera. Sono direttori artistici della New Magic Dance e sono spesso relatori di stage e seminari in tutta Italia. Dal 2007 fanno parte della commissione tecnica di tango argentino presso l' ANMB dove si occupano della preparazione e formazione dei maestri di ballo.
WEBSITE

venerdì, settembre 14, 2007

Gustavo Naveira y Giselle Anne - La Cumparsita

GUSTAVO
Ballerino e coreografo di fama internazionale, Gustavo Naveira è probabilmente il padre del tango moderno, anche chiamato Tango Nuevo. Ha approfondito lo studio e la ricerca della tecnica ed ha creato un metodo di insegnamento molto particolare. Le sue classi sono le più seguite in Argentina e nel mondo intero.
Dopo più di 20 anni di esperienza in giro per il mondo, riesce a trasmettere la propria conoscenza del tango con chiarezza concettuale e una ricca tecnica.
E' un eccezionale sperimentatore; ha avuto la capacità di rivoluzionare il modo di ballare il tango verso la fine del ventesimo secolo. Quelli che conoscono bene il mondo del tango apprezzano anche la sua conoscenza della storia e gli stili che riesce a riprodurre attraverso la creatività della sua improvvisazione.
I critici di Bs. As. hanno detto: "Si può dire che esistono tre tendenze stilistiche che competono per la supremazia: lo stile di Urquiza, lo stile di Almagro e lo stile di Naveira…" (Clarín 8/8/99, Buenos Aires Argentina).

GISELLE
Ha dimostrato la sua bravura come ballerina e coreografa in spettacoli come Tango Argentino, Tango Pasión, Mariano Mores, e Los Solistas de D'Arienzo. Si è esibita in America, Europe e Giappone e durante i 5 anni di residenza in Spagna (1992-1997) ha creato il proprio balletto, fondando una scuola ed inaugurando la “Casa del Tango” a Siviglia. La presenza scenica e la sicurezza del suo modo di ballare sono perfettamente equilibrate con la bellezza dei suoi movimenti.


lunedì, agosto 20, 2007

Pantera Tanguera


Dancer: Daniele Trovato y Olga Greco

venerdì, luglio 27, 2007

Quelle goccioline ...














Preoccupazioni per la traspirazione?
Ho sempre preso misure di sicurezza...

mh...Cio' non significa che non abbia pensato...
... a possibili soluzioni alternative!

giovedì, luglio 26, 2007

Un re di Urquiza

Ho scoperto tramite il blog dell'associazione TangoOblivion della morte di un grande milonguero, Pupy Castello. Amico della grande Graciela Gonzalez. Anche noi di Tanghéri lo vogliamo ricordare come gli amici di tangoblivion con un tango, ballato insieme a Geraldine.


lunedì, luglio 23, 2007

L’etoile ha imparato il tango

«Scusi, è qui che si impara il tango?».
Una frase che, nello stesso tempo, fa parte dello spettacolo e della vita.
Perché Luciana Savignano, superati i 60 anni con la forma invidiabile e la levità delle donne destinate a emanare sempre fascino, ha smesso le scarpette basse di danzatrice classica, ha lasciato da parte il celebre Bolero in versione Bejart e le altre coreografie che hanno costellato una mirabile carriera, per indossare scarpe con dodici centimetri di tacco e “imparare” il tango. La celebre étoile ha raccontato così la sua prima volta: «Non avevo mai ballato il tango finora. La mia prima lezione era da filmare. Mi sembrava di non aver mai danzato. Mi sono affidata ad Alejandro Angelica che mi ha insegnato con dolcezza e durezza. Mi ha costretta a lasciarmi condurre. Alla fine l’ho seguito e i passi si sono succeduti uno dopo l’altro con una naturalezza che mi ha stupita. Ma alla sera non sentivo più le gambe».

Questa è la vera forza di chi è capace di rimettersi in gioco. Con la coscienza che la danza è anzitutto un istinto e nulla meglio che il tango può farlo venir fuori. Così, infatti, si racconta la Savignano: «Sono un’istintiva, ho sempre sentito la necessità di presentarmi per quello che sono e di circondarmi di tutte le cose più vere, più genuine. Io ho bisogno di limpidezza e, mio malgrado, raramente ne trovo. Questo a volte mi porterebbe a nascondermi, a ripararmi… ma poi entro in palcoscenico, non vedo più nessuno, e respiro uno “stato di grazia” nel quale riesco a venir fuori io. Non ho mai ballato per diventare qualcuno. È stato un mio bisogno, che mi ha fortificato».

Nessuna meraviglia, dunque, che, partito da Milano lo scorso maggio, prodotto dal Teatro Parenti, Tango di luna, quasi uno spettacolo da camera, giri l’Italia dandoci una nuova versione di una delle più famose danzatrici del mondo. E rivelandoci l’anima profonda del tango. Sì, perché Angelica, che balla con la Savignano le coreografie di Susanna Beltrami, è un tanguero duro e puro, che “snobba” perfino il grande Astor Piazzolla: «Non amo gli spettacoli di tango che puntano su un folclore esteriore senza spiegare l’essenza del ballo argentino. Qui i principi del tango sono rispettati: c’è chi porta e chi segue. E abbiamo utilizzato le vere musiche del tango scegliendo Osvaldo Pugliese e tralasciando Piazzolla».

Tango di luna è la storia di cinque lezioni, un intreccio, dal tempo indefinito, di danza e di passione, di mondi e musiche diverse (c’è anche un intermezzo wagneriano), di passati che si scontrano e di un presente che unisce. Anche se non si sa per quanto. Ambientato in una milonga abbandonata, ha anche un terzo personaggio (interpretato da Matteo Bittante), un cameriere dal fare ambiguo, sempre al servizio di ciò che accade. Ma ormai in quella milonga, ancorata ad anni lontani e a uno splendore che c’è solo nei ricordi, nulla sarà come prima.

Tratto dal periodico "La Galleria"

sabato, luglio 14, 2007

Color Tango...














"Techno o Classico?" " L'importante e' che sia nero, caro"

Dedicato a G. e a tutte le black tango ladyes

giovedì, luglio 12, 2007

Tangoloco - Daniel Claudio Garcia Quinteto

Una scoperta interessante e stimolante.

Con la sua solida formazione, il fondatore Daniel Claudio Garcia, accompagnato dal bandoneon di Walther Castro, le chitarre di Horacio Daniel Montesano e perfettamente supportato dalla sezione ritmica con Christian Colaizzo alla batteria e percussioni insieme a Horacio Hurtado al basso acustico, riesce ad accostare atmosfere rock e spunti provenienti dalla world music al tango più cristallino.
L'esperimento è decisamente una scommessa, da qui il nome della formazione.

Il primo, omonimo cd, è del 2002 e ottiene un discreto successo.
Ma è col secondo cd: Tangos de Liverpool che la band si apre al mercato internazionale.

Un altro esperimento: riarrangiare i grandi successi dei beatles, già parte del dna musicale di più d'una generazione, alla forza immaginifica di un tango potente e struggente, intelligente e allegro.La scommessa è vinta, giacché dopo il primo perplesso ascolto si mette via il cd pronti a riascoltarlo e a proporlo ad altri amanti della buona musica.
Ascoltatelo appena potrete!
A;)


Il Cd Tangos de Liverpool contiene le seguenti tracce:
1 ) ELEANOR RIGBY (Lennon / Mc Cartney)Buenos Aires title: ("Tango para Eleonora")
2 ) MICHELLE (Lennon / Mc Cartney)("Nostalgias de Griselle" ) ballad-tango
3 ) THE FOOL ON THE HILL (Lennon / Mc Cartney)("Milonga para un loco")
4 ) TICKET TO RIDE (Lennon / Mc Cartney)("Boleto para Ravelliar ") tango
5 ) AND I LOVE HER (Lennon / Mc Cartney)("Y yo la amo.... a Bs As") slow milonga
6 ) SERGENT PEPPER'S LONELY HEARTS CLUB BAND("La Banda del Sargento Garcia" ) candombe/tango
7 ) IF I FELL (Lennon / Mc Cartney) ("Si cayera , en otro lugar ") habanera
8 ) DAY TRIPPER (Lennon / Mc Cartney)("Día piquetero") rock/tango
9 ) YESTERDAY (Lennon / Mc Cartney)(" Ayer ") adaggio/tango
10 ) WHILE MY GUITAR GENTLY WEEPS (George Harrison)("Guitarra y bandoneon , van a llorar") 3/3/2
11 ) YELLOW SUBMARINE (Lennon / Mc Cartney)("Amarillo subte B" ) candombe
12 Bonus track) CRAZYTANGO (Daniel C. García)("Tangoloco" , 099 central) hot live version

I Tangoloco hanno registrato anche:
- TANGOLOCO
- ROCK en 2x4

Il mio primo post è anche un saluto per gli amici del blog ;)
a venerdì, al LidoAzzurro!
Antonio (ME)

Nuevo Tango Ensamble

Il gruppo musicale NUEVO TANGO ENSAMBLE, formatosi nel 1999, nasce da un’idea del pianista P. Stafano e del bandoneonista G. Iorio con l’intento di proporre i caldi e sensuali brani del grande compositore argentino ASTOR PIAZZOLLA.

Il Nuevo Tango Ensamble si è accostato alle composizioni di Astor Piazzolla con ammirazione profonda, intraprendendo uno studio meticoloso mirato ad interpretare il complesso fraseggio e il giusto “sound porteno” che caratterizzano questa musica.

Tale processo ha suscitato nel gruppo un crescente interesse che è diventato ben presto passione profonda alimentata anche da un lusinghiero riscontro di pubblico.

Il Nuevo Tango Ensamble, con il progetto "A night for Astor" si è esibito in tutta Europa con concerti tenuti presso prestigiosi Teatri e Jazz Club in Festival e Rassegne Concertistiche.

Il trio collabora con jazzisti di fama internazionale come il sassofonista Javier Girotto e il clarinettista Gabriele Mirabassi

Ha inciso nel 2001 il primo CD intitolato "ASTOR'S MOOD", pubblicato nel luglio 2002 dall’etichetta classica REALSOUND.

Nel luglio 2005 è stato pubblicato un nuovo CD registrato dal vivo al Porgy & Bess jazz club di Vienna ed intitolato “A night in Vienna for Astor Piazzolla”. L'album è stato prodotto dalla prestigiosa etichetta jazz PHILOLOGY.




MULTIMEDIA
Astor's Mood
Adios nonino

A night in Vienna for Astor Piazzolla
fugata
libertango
tanguedia
Decarisimo
Live Concert Traditional Tango Quartet
Libertango
Michelangelo 70


The NUEVO Tango ENSAMBLE musical group, was founded in 1999 by Pasquale Stafano’s and Gianni Iorio’s idea with the intent to propose the ASTOR PIAZZOLLA’s warm and sensual rythm.
The group has approached Astor Piazzolla’s compositions with deep admiration, undertaking a meticulous study aimed to interpret the complex music phrases and the correct sound porteño that characterize this music.
Such experience has raised in the group an increasing interest that has quickly become a deep passion, fed by a flattering public confirmation.
With the project "A night for Astor", Nuevo Tango Ensamble exhibited in Europe with concerts which took place at prestigious Theaters and Jazz Club in Festival and Reviews.

The group collaborates with international jazz players like Javier Girotto who plays the saxophone and Gabriele Mirabassi who plays the clarinet
In 2001 it recorded the first CD "ASTOR'S MOOD", released on July 2002 by the classical label REALSOUND.

In July 2005, "A night in Vienna for Astor Piazzolla.", a live CD released by the Porgy & Bess jazz club in Vienna. The album was produced by the prestigious jazz label PHILOLOGY.


more info:www.nuevotangoensamble.com

martedì, luglio 10, 2007

Tango stile Villa Urquiza:

Ramiro Gigliotti ha studiato con una leggenda di Villa Urquiza, "El Turco" Jose, considerato uno dei migliori tangheri della sua generazione.
Il Turco Josè è, per gli intenditori, uno dei più raffinati maestri di tango argentino. E’ il maestro dei dettagli che abbelliscono i movimenti più semplici. Con Milonguita (il ballerino che ha reso celebre lo stile moderno [1940] nel quartiere di Villa Urquiza), sviluppò il tango moderno raffinando i movimenti del tango precedente (il tango della Vecchia Guardia).
Assieme crearono un modo nuovo di camminare, accarezzando il pavimento e legando i movimenti ritmicamente marcati che caratterizzavano i movimenti del tango della generazione precedente.

Ramiro Gigliotti y Elina Roldan - milonga

venerdì, luglio 06, 2007

Ultime da Villa Urquiza /3

Ney Melo e Jennifer Bratt ballano un tango le cui radici affondano nelle storiche milongas di Villa Urquiza, Buenos Aires. L'importanza del saper caminare è alla base di tutto, poi la musicalità, l'abbraccio molto intimo e le gambe che giocano senza mai strafare.
Un vero piacere vederli ballare, presto una coppia che si farà conoscere anche in Europa. Jennifer Bratt è da molti considerata una delle migliori, se non la migliore ballerina di tango nativa nordamericana. La grazia, la fantasia, la pulizia e la musicalità dei suoi abbellimenti riportano alla mente l'inconfondibile stile della ben nota Geraldine Rojas. Ney Melo è a pieno titolo un figlio del tango di Villa Urquiza, ma comunque molto curioso verso ciò che di nuovo il tango propone.
Tra i suoi maestri: Jorge Dispari y La Turca, Julio Balmaceda & Corina de La Rosa, Javier Rodriguez.

testo tratto da www.tango.it
puntate precedenti: 1 - 2



Ney and Jennifer -
Improvisation at Blue Moon Milonga (Dance Manhattan),
NYC - "Nido Gaucho" (DiSarli) - August 11, 2006

giovedì, luglio 05, 2007

Ultime da Villa Urquiza /2.

Conobbi Graciela Gonzalez a Buenos Aires nel 2006 alla "Casona del Tango". Un locale, albergo, teatro bellissimo.
Il posto dove avremmo preso lezioni di tecnica uomo e donna, si trovava in Corrientes 1979.
Bellissimo palazzo, all'interno tutto sembrava fermo agli anni d'oro del tango. Grande arredamento, parquet ovunque, ragazzi argentini e di altre
nazionalità che si incrociavano nei saloni e nei lunghissimi corridoi.
Quando fu il nostro turno di ingresar, ci trovammo davanti una signora di mezza età, un po' in sovrappeso, che ci squadrava dalla testa ai piedi. Fu molto cordiale, ci cambiammo le scarpe, ci mise in coppia e c
i fece ballare un lento di Barbra Streisand. Incredibile, non ci credevo. Inoltre commettemmo l'errore di ballarlo con l'abbraccio tipico del tango. Infatti la Gonzalez ci riprese subito. "Vi sembra un tango? Ballate come lo avreste fatto ad una festa". Poi ci spiegò, che serviva per rilassare i muscoli, altrimenti troppo tesi. Comunque per me, fu una rivelazione il suo metodo di insegnamento. Fondamentali le dritte per bailar nelle affollatissime milonghe di Baires. Anche per chi si scoraggiava, dopo estenuanti lezioni, trovava una parola di conforto.
Per questo, di solito, ripeteva le parole di un suo vecchio maestro. "Ragazzo hai una buona postura, fai passi semplici, sei sulla buona strada".


Graciela Gonzalez
Senza alcun dubbio Graciela Gonzalez è una delle più importanti insegnanti nella storia del tango. Si distingue per uno spirito d’innovazione sempre rispettoso delle radici autentiche del tango. Ha creato un corso chiamato « Tecnica per donne » riconosciuto a livello mondiale ed un corso di tecnica di guida per l’uomo. La maggior parte dei grandi ballerini di quest’ultima generazione sono passati per i suoi corsi.

prima puntata "Ultime da Villa Urquiza"

lunedì, luglio 02, 2007

Ultime da Villa Urquiza: Compàs y Elegancia

intervista al Chino, tratta da “the tangueros quarterly review”

Da quasi tre decenni passa otto ore al giorno in un ufficio al secondo piano inferiore; la sua improbabile missione è quella di vegliare sulla trasparenza dei conti nel Ministero dell'Industria, in qualità di responsabile del settore Vetro. Ponce è conosciuto nei saloni di tango di Villa Urquiza, Saavedra e Centro come il Chino Perico, ed è celebre per il suo stile di ballo. Proveniente dalla provincia di San Luis, penultimo di dodici fratelli, è arrivato a Buenos Aires con sua madre all'età di quattro anni, e dai suoi quindici frequenta clubs, milongas e prácticas di tango. Ha partecipato a tutti i balli con le grandi orchestre nel Defensores de Florida a metà degli anni 50, e ha fatto parte della resistenza del Gotan a Beccar negli anni 70. Si vanta di non salire mai in palcocenico come professionista e rarissimamente concede un'esibizione in pista. Perico sostiene infatti che "il milonguero perde l'anima" quando si professionalizza.
Dopo tutti questi anni di Tango, ha visto molti cambiamenti negli stili di ballo?
Oggi ci sono due o tre tipi di ballo, e c'è questo stile che chiamano "milonguero", che milonguero non è: è un ballo di abbraccio stretto e passi corti che è stato inventato all'Almagro, un salone che giusto al milonguero non piaceva perchè ci si andava solo a rimorchiare. Il resto, tutto quello che possono fare a livello passi, già lo avevamo fatto noi. La tradizione più reputata è quella di Villa Urquiza.

Come ha avuto origine lo stile di ballo che identifica il barrio?
Questo stile è "compàs y elegancia". Il segreto di Villa Urquiza fu un signore che si chiamava Luis Lemos, e che era soprannominato "Milonguita". Non c'è mai più stato un ballerino simile. Vestiva come un dottore, si faceva fare vestiti e scarpe su misura, aveva un'eleganza unica e a ballare era un angelo. Fu lui a ispirare lo stile del barrio a partire dal 1945 in poi: i ragazzi volevano, non superarlo, però almeno avvicinarsi a lui; quindi a Villa Urquiza la postura era tutto. Vedevi tutti questi ballerini e ballerine e non sapevi quali scegliere. Sembravano tutti delle statue, nemmeno una piega fuori posto. Con Milonguita eravamo molto amici. Ora è morto.

Come sceglie una compagna per ballare?

La verità è che ho sempre cambiato. Fino ai 25 anni ballavo solo con le ballerine che ballavano bene. Però dopo ho cominciato a sentire dispiacere per quelle che non ballavano; una volta una di loro mi ha detto: "Chino, perchè non mi fai ballare un solo pezzo? Se gli altri vedono che mi inviti tu, mi invitano tutti". E dopo: "Grazie, Chino, ho ballato tutta la notte". In un'altra epoca andavo ai balli e invitavo la ragazza che mi piaceva, non mi importava che non sapesse ballare e se anche mi pestava i piedi per me faceva lo stesso. Adesso ballo principalmente con le mie amiche, oppure resto seduto a parlare con i ragazzi, bevendo un bicchiere o due o tre. A meno che non ascolti un tango che mi piaccia molto, come ad esempio "Se va el tren" di Miguel Calò, e allora sì che devo scendere in pista a ballare.

Quali orchestre preferisce per ballare?
Io ballo con qualunque orchestra. In passato seguivo Troilo e Pugliese. Uno balla a seconda dell'orchestra: se ballo con D'Arienzo o con Tanturi, le pause sono corte; con Pugliese si allungano. Miguel Caló mi piace molto, non c'è un'orchestra migliore per far innamorare una ragazza.
E' cresciuto a Buenos Aires ed è diventato un milonguero. Come è stato l'impatto venendo da Villa Mercedes?
Sono venuto da bambino con ancora le piume addosso, come si dice. Ero uno "di fuori", e rimanevo a bocca aperta nel vedere queste case alte.
Le è costato integrarsi anche alla milonga?
No. Il ballerino si difende nella pista.

Spiriti danzanti, poesia del tango

I versi di Ferrer, la musica di Piazzolla, l´orchestra di Marcucci
di Franco Finocchiaro

Lo spirito danzante che è all´origine dell´opera di Horacio Ferrer, sia quella creativa del poeta sia quella critica dello storico, è sedimentato in una parola che risuona nell´epoca contemporanea come la più significativa tra quelle dei personaggi che hanno posto la propria biografia al servizio della cultura del tango. Il poeta di natali uruguayani ha speso la vita a indagare e a nutrire il tango con ostinata fedeltà, agendo con una scrittura tanto originale da rivoluzionare i caratteri popolari del genere e conquistarsi un posto nel Parnaso novecentesco con una candidatura al Premio Nobel per la letteratura (2004).
Dal suo canzoniere emergono elementi pittorici, sensuali, conoscitivi, enigmatici, mistici e guizzanti: questo impasto inusitato porta con sé grappoli iridescenti di immagini metaforiche che s´inseguono evaporando in aromi imprendibili di pura musicalità. Astor Piazzolla, spirito danzante anch´egli, già dal 1955 agitato e inquieto in un mondo del tango che aggiungeva alla sua decadenza una posizione di chiusura, attendeva che qualcuno condividesse le sue aspirazioni al rinnovamento. In Ferrer, Piazzolla trovò il partner ideale con cui coltivare la sua passione per il tango cantato. Con Ferrer, Piazzolla diede vita a una nuova estetica del tango canción, vivificandolo con un´immaginazione funambolica e spingendolo oltre, fino al concetto di libretto per il teatro musicale, con María de Buenos Aires. Proprio con questa operita nasce nel 1967 la mitica dupla Piazzolla-Ferrer, che nel corposo carnet di settanta composizioni avrebbe saputo dare la cifra esatta dell´equilibrio che rende narrative le melodie e musicali le parole. Sotto i filtri di questa magia, la loro arte è arrivata a risolversi nell´opera nuova dello spirito metropolitano di Buenos Aires. La veemenza delle innovazioni ha in alcune circostanze modificato il ruolo del poeta, che non è rimasto una eminenza grigia dietro le rime, ma ha dato loro vita in prima persona con una recitazione che porta tuttora Ferrer sui palcoscenici di tutto il mondo.
La sua voce cangiante, ora aristocratica e sinuosa, ora oracolare e melanconica, ora tagliente e sulfurea, è al centro dello spettacolo El Poeta y la Música insieme alla musica di Piazzolla, interpretata dalla Orquesta Típica di Alfredo Marcucci.

In contrappunto e sinergia con i versi, la formazione è chiamata per l´occasione a modularsi in organici a otto, sei e quattro elementi, fino a ridursi a un solo strumento solista in colloquio con Ferrer. Questa strategia, inusuale nel tango, apre un variopinto catalogo di sensazioni timbriche, che caratterizza con colori diversi l´evidenza plastica delle pagine piazzolliane, svelandone il segreto della loro vocazione pittorica e il senso di vertigine liberatoria. Prima in Italia a inseguire tenacemente il progetto di diventare un´orchestra típica di tango, in breve tempo questa compagine ha realizzato il suo sogno, scegliendo con acume la guida di un leader competente, esperto, generoso ed entusiasta qual è Alfredo Marcucci. Il sorprendente lavoro di questo straordinario bandoneonista e arrangiatore ha peraltro trovato a Torino la collaborazione di strumentisti d´eccellenza che, dando prova di talento e flessibilità stilistica, hanno raccolto con umiltà e passione i segreti per accedere nel cuore del linguaggio del tango, informazioni preziose che possono essere ereditate solo con la prassi d´orchestra.

Orchestra Marcucci

Completano il quadro dei protagonisti altri due spiriti danzanti, Silvina Agüera e Sebastián Romero: il loro contributo coreografico raccoglie la sfida simbolica lanciata dalla complessità della musica di Piazzolla. Di fronte a essa è imperativo aprire un varco nei codici del tango per prestare l´abbraccio dei corpi e il gesto intenso delle sue figure a una danza aperta a suggestioni molteplici.
El Poeta y la Música è la sinergia di questi elementi, in una serata che offre agli spettatori l´ebbrezza di un viaggio impossibile, quella vellutata ora dello spirito danzante proustiano che «non è soltanto un´ora: è un vaso colmo di profumi, di suoni, di colori, di atmosfere».
Tratto da sistemamusica.it

giovedì, giugno 28, 2007

I Tàngheri ( notare l'accento )

La loro idea musicale parte dal Tango che elaborano a suon di jazz, ritmi latinoamericani e puro spirito italiano: da Gardel a Coltrane, da Modugno a Gato Barbieri, da Farrés alle composizioni originali… ma sempre con estremo senso dell’autoironia e dello show. La batteria e le percussioni di Antonio Di Lorenzo con il basso di Davide Penta danno vita ad una ritmica vibrante e collaudatissima che duetta con la vertiginosa fisarmonica di Vince Abbracciante, giovanissimo talento adottato e riconosciuto pubblicamente più volte dal grande Richard Galliano.
Con il loro primo disco HISTORIAS DEL SUR (Panastudio Productions) approdano, dopo innumerevoli concerti, anche in importanti festivals e rassegne concertistiche: un disco di sorprendente successo apprezzato sia dalla critica specializzata che dal pubblico. Il seguito del primo disco dal titolo “Silente” (Wide Sounds) vede la partecipazione straordinaria del chitarrista statunitense Marc Ribot, esponente di punta della scena newyorkese.
Historias del Sur

Caminito


Last Tango in Paris


Zita
Silente

C'è Guevara? No, non Che!


Freakikkio


Silente


more info

mercoledì, giugno 27, 2007

Onorare La Vita - Miguel Marengo



Miguel Marengo (Tenore) nasce a San Miguel de Tucumán - Argentina, nel 1977.

Sin da piccolo la sua passione per la musica lo porta a prender parte nei cori di bambini e giovani della sua provincia. Più tardi inizia a studiare tecnica vocale e la sua inquietudine musicale lo porta a cantare diversi generi, soprattutto tango e folklore, e ad incidere due cd: Esencia, assieme al gruppo Los Biguases, e Mis Tangos del alma, da solista.

Nel 2003 si stabilisce a Buenos Aires per studiare canto con Ricardo Yost, solista del teatro Colón. Successivamente entra a far parte della compagnia di CIBRIAN-MAHLER, dove partecipa all'opera "La importancia de llamarse Wilde" assieme a Pepe Cibrian e Ana Maria Campoy. Rappresenta in concerto il dottor Van Helsing di "Drácula", impersona il personaggio di Basil, il pittore di "Dorian Gray". Al suo debutto riceve le migliori critiche da parte di importanti quotidiani argentini.

Canta per tre mesi al teatro Opera di Buenos Aires, quindi dà inizio alla tournèe nazionale per tutto il paese. Incide il cd dell'opera "Dorian Gray, el retrato".

Attualmente sta preparando la presentazione del suo ultimo lavoro discografico "La música... mi vida".

martedì, giugno 26, 2007

Richard Galliano

Un pò di notizie su:

Richard Galliano francese della Costa Azzurra ma di chiare origini italiane, assurto in pochissimi anni ai vertici mondiali del jazz, é il principale artefice del rilancio a tutto campo della fisarmonica quale strumento dalle innumerevoli capacità espressive.
Galliano interpreta, compone ed orchestra musica derivata dal genere "musette", in cui si mescolano, in apparenza casuale, reminiscenze swing, marcati echi di tango, grazie alla fondamentale lezione del grande maestro Astor Piazzolla (con il quale Galliano ha appronfondito sia il suo già notevolissimo bagaglio tecnico, sia gli studi armonici e di composizione, e con il quale ha anche inciso un fortunato CD), giri di valzer dei bistrot parigini, l'atmosfera delle ballads à la Bill Evans, l'improvvisazione di Keith Jarrett e la lezione nera di Parker e Coltrane. Il tutto con un compiaciuto gusto cromatico figlio della più colta tradizione francese, da Couperin a Debussy a Ravel.
I grandi meriti di Galliano sono dunque l'originalità, l'avere saputo cioé sintetizzare tutte queste esperienze musicali in una nuova musica europea, fatta di improvvisazione jazzistica e di tradizione mediterranea, e l'avere consentito alla fisarmonica (nella sua variante francese a tasti, l'accordeon) ed al bandoneon di assurgere al ruolo di protagonisti nello scenario jazzistico contemporaneo.
Tra le numerose e importanti collaborazioni concertistiche e discografiche di Richard Galliano ricordiamo quelle con Juliette Greco, Claude Nougaro, Ron Carter, Chet Baker, Antonello Salis, Enrico Rava, Martial Solal, Miroslav Vitous, Charlie Haden, Trilok Gurtu e, naturalmente, Astor Piazzolla. www.richardgalliano.com

Per chi se lo fosse perso l'anno scorso al Teatro Sangiorgi (grazie Lucia un beso per lo splendido regalo che mi facesti), non se lo perda adesso.....ne vale veramente la pena!!!!
Vedere post su concerti Caceres, Galliano, GotanProject.

Métempsycose Isabel Camps Laredo Montoneri Gianluca Leone MicMac Giannicola Manuela Anania Sergio La Pigna

Ultime inserzioni