Nature morte sulle sedie della milonga..
Sono soprabiti, giacche, pullover, scialli sciarpe e spolverini, borse e saccheportascarpe, .. quali appendici sia pur artificiali delle nostre identità hanno titolo per essere ammesse in sala, al seguito delle nostre pregiate Persone; io nutro molto rispetto per esse.. sono solo cose d’accordo, ma recanti di fatto pari qualità di Chi ne detiene il possesso; sono perfino abilitate a rappresentare a pieno titolo la Persona cui appartengono.. infatti quando anche una soltanto di tali cose giaccia su una sedia io considero la sedia occupata, come se in quella sedia stia seduta la Persona titolare del possesso (della cosa intendo, non della sedia, chè quella di solito è dotazione della struttura che ospita la milonga); arrivo perfino a rimanere in piedi piuttosto che confliggere con la cosa che occupa la sedia.
.. a questa questione non volevo accennare perché.. sarebbe come fare “outing” : interessa solo la curiosità morbosa dell’uditorio; ma è troppo pertinente per rinunciare.. :
io credo che le Persone capaci di farsi rappresentare a pieno titolo dalle proprie cose siano Persone dotate di alta autostima, di una forte considerazione di sé; solo da tale caratteristica può derivare la capacità di conferire alle proprie cose un valore di valenza pari a quella attribuita alla propria Persona.
E’ da tale convinzione che mi deriva il sospetto che io abbia un deficit di autostima, perché non riesco a farmi rappresentare dalle mie cose; le mie cose, di solito, le alloco su supporti predisposti all’uso, se presenti, o, in assenza, in spazi impropri e marginali dei locali, non di rado a terra, in anfratti altrimenti inutili; e tale allocazione precaria e irriguardosa sento come emblema del mio status nella scala sociale, ed evidenza dolorosa della problematicità del rapporto con me stesso; la diversità rende vario e interessante il mondo ma può essere dolorosa, a volte; nel caso di specie sarebbe meglio che non vi fosse diversità, che anche io avessi un’alta considerazione di me e trovassi normale allocare le mie cose su una sedia, magari quella più centrale, quella da cui sia possibile fruire da privilegiati di una esibizione di ballo e che funga da postazione baricentrica nei flussi da e verso la pista, talchè si possa intersecare, anche qui da posizione privilegiata, come padroni di casa, l’andirivieni di amici e conoscenti, e della varia Umanità ch'è tanto spassoso osservare..
oppure che nessuno avesse una così alta considerazione di sé.. sì, questa alternativa mi appare ancor più convincente perchè in tal caso tutte le sedie verrebbero occupate solo da Persone! Chi non balla avrebbe la possibilità di riposare più comodamente rimanendo nel contesto sociale dell’evento e, potendo occupare una qualsiasi delle sedie libere, si ritroverebbe accanto Persone ogni volta diversamente assortite, a destra e a manca, e aprire, volendo, varchi nuovi nel tessuto delle relazioni interpersonali.
Spesso si scoprirebbe che dietro quella immagine di Persona che abbiamo visto centinaia di volte c’è una Persona diversa da quella che credevamo vi fosse..
(credo infatti che in Tutti si realizzi uno strano fenomeno psichico che tende a colmare i vuoti, giacchè il vuoto, come il buio, ci fa paura: se di una Persona conosciamo solo l’immagine, il contenitore, tendiamo a darvi un contenuto, e scegliamo gli elementi di cui comporlo attingendo dal bazar personalissimo di stereotipi e archetipi di cui inconsapevolmente via via nel tempo ci siamo dotati; lo facciamo guidati da segnali subliminali provenienti sì dalla Persona interessata ma passibili di forti interferenze soggettive, che, quasi sempre, comportano distorsioni della realtà.
Crediamo così di conoscere quanti abbiamo visto moltissime volte pur senza avervi mai scambiato una parola; probabile essere colti da sorpresa dopo pochi minuti appena di rilassata conversazione..).
Però.. barattare una alta considerazione di sé (connotazione basica foriera di vantaggiose acquisizioni) con una banale incentivazione alle relazioni interpersonali potrebbe apparire sconveniente ai più..
E se chi organizza le milonghe predisponesse supporti capienti e degni di accogliere le degne cose degli intervenuti, e invitasse gli intervenuti stessi a servirsene a beneficio degli altri umani? magari usando quella verve farcita di leggerezza e simpatica ironia tipica di chi ha consumata dimestichezza con i microfoni, nelle stanze dei bottoni musicali?
giovedì, maggio 08, 2008
mercoledì, maggio 07, 2008
El adiòs ...
La primavera risplende, cercando di mascherare il dolore con i suoi colori accesi e con i cori degli uccelli, ma difficilmente il cuore potrà emergere dalle ombre, come l’anima invano implorerà la luna...
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Uno tra i più bei tanghi, nella versione diretta dal grande Francisco Canaro.
"El adiòs" ballato da Rodriguez y Hurtado en Pratica X
El adiós - Tango - 1937
Musica: Maruja Pacheco Huergo
Testi: Virgilio San Clemente
En la tarde que en sombras se moría,
buenamente nos dimos el adiós;
mi tristeza profunda no veías
y al marcharte sonreíamos los dos.
Y la desolación, mirándote partir,
quebraba de emoción mi pobre voz...
El sueño más feliz, moría en el adiós
y el cielo para mí se obscureció.
En vano el alma
con voz velada
volcó en la noche la pena...
Sólo un silencio
profundo y grave
lloraba en mi corazón.
Sobre el tiempo transcurrido
vives siempre en mí,
y estos campos que nos vieron
juntos sonreír
me preguntan si el olvido
me curó de ti.
Y entre los vientos
se van mis quejas
muriendo en ecos,
buscándote...
mientras que lejos
otros brazos y otros besos
te aprisionan y me dicen
que ya nunca has de volver.
Cuando vuelva a lucir la primavera,
y los campos se pinten de color,
otra vez el dolor y los recuerdos
de nostalgias llenarán mi corazón.
Las aves poblarán de trinos el lugar
y el cielo volcará su claridad...
Pero mi corazón en sombras vivirá
y el ala del dolor te llamará.
En vano el alma
dirá a la luna
con voz velada la pena...
Y habrá un silencio
profundo y grave
llorando en mi corazón.
;) Giannicola
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martedì, maggio 06, 2008
Roberto Herrera ringrazia...

Così Roberto Herrera risponde dal profondo del suo cuore, al cuore grande e sincero di coloro che lo hanno accolto, applaudito, amato ...
...“Gracias: para los que estan llegando, bienvenidos a nuestra familia tanguera, sepan que el tango esta solo dormido dentro de ustedes. Solo hace falta dejarlo salir de sus corazones. Para los que ya estan transitando este camino sepan que solo necesitan el piso para continuar bailando. Caminemos juntos, en el horizonte el mejor tango no esta esperando. Gracias" Roberto C. Herrera
Umili intermediari di cotanto "MAESTRO", vi porgiamo da parte sua un altro prezioso ed esclusivo "dono" che lo ritrae nella magica e teatrale cornice della Milonga Pegaso's Circus, mentre volteggia tra cielo e terra "abrazando" la soave Silvana sulle note di "Gallo Ciego", in una delle performance della serata mai eseguita prima d'ora a Catania.
Ancora un grazie a tutti i partecipanti allo stage e agli intervenuti alla serata conclusiva del 4 Maggio 2008.
Daniele e Olga

Roberto Herrera y Silvana Capra
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Arrivederci...Roberto y Silvana

Amici tangheri, vorrei spendere due parole per porgere un saluto virtuale a Roberto Herrera e a Silvana Capra. Quest'anno, ancor più di quello passato, il maestro Herrera ci ha sorpreso con il suo carattere gioviale, estroverso, generoso; grande ballerino con una grande umanità nel donarsi. In questo intenso weekend ho avuto modo di apprezzare lui e scoprire una Silvana preparata, bella, sensuale. Lezioni splendide, intense e anche faticose ma in senso positivo (i maestri non si sono risparmiati un attimo con nessuno). Ho ritrovato emozione, intensità di sguardi, gestualità e bravura tecnica indiscussa nell'esibizione di domenica sera al Pegaso; tra l'altro hanno proposto un mini spettacolo in due parti che racchiudeva tutta la passione del tango, l'allegria del folclore rivisitato in chiave moderna e sicuramente molto più accessibile a noi profani. Grazie Roberto y Silvana e a presto!
lunedì, maggio 05, 2008
Grazie Ragazzi ...
2 Parole per esprimere un mio personale (ma penso condiviso da moltissimi altri) apprezzamento per Noelia Hurtado e Pablo Rodriguez, che hanno lasciato il segno nella nostra comunità tanghera etnea, con la loro preparazione, freschezza e genuinità hanno saputo meravigliare ed incantare "grandi e piccoli" tangheri; sono riusciti a "trasmettere", grazie all'amore e alla passione che mettono nel tango, quei concetti "fondamentali e basilari" che rendono magico e "puramente intenso" il tango nelle sue forme e stili (salon villa urquiza, milonghero).
Malgrado la giovanissima età, hanno una padronanza comunicativa e didattica molto lineare e ben precisa, questo sicuramente grazie a coloro che li hanno "dottrinati" pesantemente (Carlos Perez e Rosa Forte,Julio Balmaceda & Corina de la Rosa, Javier Rodriguez & Geraldine Rojas, Esteban Moreno & Claudia Codega, Francisco Forqueira & Natalia Hills,Pablo Veron, Horacio Godoy) ma anche la passione e la voglia di insegnare bene che fanno parte del loro DNA. Per me è stato un onore averli conosciuti , un piacere immenso sapere che ritorneranno al più presto.
GALLERIA FOTOGRAFICA .. IN AGGIORNAMENTO
A presto ragazzi...
Giannicola ;-)
Malgrado la giovanissima età, hanno una padronanza comunicativa e didattica molto lineare e ben precisa, questo sicuramente grazie a coloro che li hanno "dottrinati" pesantemente (Carlos Perez e Rosa Forte,Julio Balmaceda & Corina de la Rosa, Javier Rodriguez & Geraldine Rojas, Esteban Moreno & Claudia Codega, Francisco Forqueira & Natalia Hills,Pablo Veron, Horacio Godoy) ma anche la passione e la voglia di insegnare bene che fanno parte del loro DNA. Per me è stato un onore averli conosciuti , un piacere immenso sapere che ritorneranno al più presto.
GALLERIA FOTOGRAFICA .. IN AGGIORNAMENTO
A presto ragazzi...
Giannicola ;-)
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domenica, maggio 04, 2008
Benarrivata Lola!!!
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