sabato, ottobre 13, 2007
Annibal Troilo
Bandoneonista, compositore e direttore. Nacque l'11 luglio del 1914.
Era il figlio minore di Anibal Carmelo Troilo e Felisa Bagnolo, aveva 2 fratelli: Marcos (anche lui bandoneonista) e Chochita che morì poco dopo la sua nascita. A solo 11 anni "Pichuco", come lo chiamava suo padre, scoprì la sua vocazione per il bandoneón e dopo solo 6 mesi di lezioni con il professore del suo quartiere (Juan Amendolaro) entrò a far parte di un quintetto dove interpretava brani semplici.
La sua prima apparizione professionale fu suonando per le pellicole dei film muti al cine Petit Colon. Nel periodo dal 1925 al 1930 fece parte di vari gruppi: nel trío insieme a Miguel Nijensohn e Domingo Sapia, nel quinteto (come direttore) nel cine Palace Medrano, insieme ad Alfredo Gobbi (h) e nella formazione di Juan Maglio "Pacho" come secondo bandoneón. Nel 1930 integrò il sexteto Vardano-Pugliese con niente di poco meno che: Elvino Vardano e Alfredo Gobbi ai violini, Osvaldo Pugliese al piano, Sebastián Alesso al contrabasso e Miguel Jurado con Troilo ai bandoneones. Dopo passò per il complesso "Los Provincianos" (1931), La Orquesta Típica Victor (1931), La Orquesta Sinfónica de Julio De Caro (1932), Elvino Vardano (1933), Angel D´Agostino (1934), Juan D´Arienzo (1935), Alfredo Attadia (1935), Cuarteto del 900 (1936) y Juan Carlos Cobián (1937).
A metà del 1937 Ciriaco Ortiz scioglie la sua orchestra e Troilo convoca alcuni dei musicisti per creare la sua prima orchestra, con la quale debuttò l' 1 luglio di quell'anno nel cabaret "Marabú" con la seguente formazione: Reynaldo Nichele, José Stilman y Pedro Sapochnik ai violini; Juan Fascio al contrabasso; Juan Rodriguez, Roberto Yanitelli e lo stesso Troilo ai bandoneones e Francisco Fiorentino voce. Dopo la morte di Gardel i cantanti si accompagnavano alle bande intonando solo i ritornelli dei loro brani, essi venivano relegati in secondo piano per dar più risalto ai musicisti. Troilo, in maniera innovativa, dà spazio ai suoi cantanti in modo che musica e voce siano congiunte. Per questa ragione i suoi cantanti erano in primo piano, alcuni dei quali poi continuarono le loro carriere come solista. Passarono dalla sua orchestra: Francisco Fiorentino, Amadeo Mandarino, Alberto Marino, Floreal Ruiz, Edmundo Rivero, Aldo Calderón, Jorge Casal, Raúl Berón, Carlos Olmedo, Pablo Lozano, Roberto Goyeneche, Angel Cárdenas, Elba Berón, Roberto Rufino, Nelly Vázquez, Tito Reyes y Roberto Achával. Per quanto riguarda la sua carriera come compositore meritano di essere menzionate: "Barrio de Tango" (Letra: Homero Manzi.1942), "Garúa" (Letra: Enrique Cadícamo. 1943), " Sur" (Letra: Homero Manzi.1948), "Che, bandoneón" (Letra: Homero Manzi.1950), "Discepolín" (Letra: Homero Manzi.1951), "Una canción" (Letra: Cátulo Castillo.1953), "La última curda" (Letra: Cátulo Castillo.1956), "Mi tango triste" (Letra: José Maria Contursi). Con una grande parabola, muchos aportes para el arte del tango e tutto il rispetto del pubblico e dei critici, Anibal Troilo morì il 18 di Maggio del 1975.
Perdonate la mia traduzione forse un pò imperfetta....ma è il meglio che so fare da autodidatta. Un beso
Traduzione del pezzo in lingua originale tratto dal "El Portal del Tango"
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento