domenica, luglio 08, 2007

Voci di milonga:

Come bipede sapiens, (sigh!), e frequentatore di milonghe, sono nato a Messina. Certo la sorte poteva mostrarsi con me più magnanima (Buenos Aires, Parigi, ecc.). In ogni modo non mi lamento…
Le milonghe di Messina sono, credo, in parte, come quelle d’altre città. Non troppo grandi ma raccolte. La musica è bella, almeno per me. Rodriguez, Canaro, Gobbi, Calo, Tanturi, D’agostino ecc. Le persone che le frequentano sono tipica fauna tanghera.
Puoi vedere e riconoscere persone simili, in quasi tutti gli altri locali del mondo.
Personaggi & persone diverse, con i loro gusti, i vizi e le virtù. Si portano in spalla il dolce/amaro fardello della loro personalità. Ogni tanto, fermandomi a guardare, vedo in azione il “tipo” che insegna alla principiante i passi, l’esibizionista. Poi il milonguero sognatore, il tantrico, il playboy, ecc. La “tipa” che odia l’abbraccio stretto e che te lo fa capire o addirittura lo dice.
La “tipa” che vuol ballare solo tango nuevo, l’altra che odia l’elettro tango, ecc. Insomma classica milonga. Per terminare inserisco nel post, invece di tante foto, una soltanto, elaborata da me.
Riproduce la quasi totalità dei tangheri messinesi. Ci sono anch’io e da discepolo di villa urquiza, sono nascosto in un angolo. Fedele al comandamento che dice “prima la protezione della donna dai ganci e dai tacchi, poi la musica, infine i passi”. Naturalmente è un omaggio al murales fotografico presente al Salon Canning, Buenos Aires.

Il murales è realizzato dall'artista argentino Guillermo Monteleone.
Visitate il suo sito personale, gli amanti della fotografia professionale ringrazieranno.
http://www.photomonteleone.com/
Métempsycose Isabel Camps Laredo Montoneri Gianluca Leone MicMac Giannicola Manuela Anania Sergio La Pigna

Ultime inserzioni