lunedì, luglio 02, 2007

Tango Arte

Improvisation sur Tanguedia II Astor Piazzolla
Bajo Tango - Danseurs: M. Chicho Frumboli et Victoria Vieyra



Ero curiosa di vedere altro su Victoria Vieyra... e mi è piaciuta davvero tanto; con Frumboli la percepisco diversamente, ma ciò non vuol dire che Pablo Veron non sia un Grande... lui è Pablo. Basta rivederlo con Geraldine Rojas in Guillot o in Lezioni di Tango, FAVOLOSO!
Ma è pur lecito poter esprimere una "critica" e non un'accusa.
Interagire sul Blog per dire mi è piaciuto o non mi è piaciuto! ( magari non celandosi dietro l'anonimato)
Per quanto mi riguarda non potrei mai giudicarlo ... soprattutto da un video

EL CHINO PERICO SILVINA DAMIANI

Ultime da Villa Urquiza: Compàs y Elegancia

intervista al Chino, tratta da “the tangueros quarterly review”

Da quasi tre decenni passa otto ore al giorno in un ufficio al secondo piano inferiore; la sua improbabile missione è quella di vegliare sulla trasparenza dei conti nel Ministero dell'Industria, in qualità di responsabile del settore Vetro. Ponce è conosciuto nei saloni di tango di Villa Urquiza, Saavedra e Centro come il Chino Perico, ed è celebre per il suo stile di ballo. Proveniente dalla provincia di San Luis, penultimo di dodici fratelli, è arrivato a Buenos Aires con sua madre all'età di quattro anni, e dai suoi quindici frequenta clubs, milongas e prácticas di tango. Ha partecipato a tutti i balli con le grandi orchestre nel Defensores de Florida a metà degli anni 50, e ha fatto parte della resistenza del Gotan a Beccar negli anni 70. Si vanta di non salire mai in palcocenico come professionista e rarissimamente concede un'esibizione in pista. Perico sostiene infatti che "il milonguero perde l'anima" quando si professionalizza.
Dopo tutti questi anni di Tango, ha visto molti cambiamenti negli stili di ballo?
Oggi ci sono due o tre tipi di ballo, e c'è questo stile che chiamano "milonguero", che milonguero non è: è un ballo di abbraccio stretto e passi corti che è stato inventato all'Almagro, un salone che giusto al milonguero non piaceva perchè ci si andava solo a rimorchiare. Il resto, tutto quello che possono fare a livello passi, già lo avevamo fatto noi. La tradizione più reputata è quella di Villa Urquiza.

Come ha avuto origine lo stile di ballo che identifica il barrio?
Questo stile è "compàs y elegancia". Il segreto di Villa Urquiza fu un signore che si chiamava Luis Lemos, e che era soprannominato "Milonguita". Non c'è mai più stato un ballerino simile. Vestiva come un dottore, si faceva fare vestiti e scarpe su misura, aveva un'eleganza unica e a ballare era un angelo. Fu lui a ispirare lo stile del barrio a partire dal 1945 in poi: i ragazzi volevano, non superarlo, però almeno avvicinarsi a lui; quindi a Villa Urquiza la postura era tutto. Vedevi tutti questi ballerini e ballerine e non sapevi quali scegliere. Sembravano tutti delle statue, nemmeno una piega fuori posto. Con Milonguita eravamo molto amici. Ora è morto.

Come sceglie una compagna per ballare?

La verità è che ho sempre cambiato. Fino ai 25 anni ballavo solo con le ballerine che ballavano bene. Però dopo ho cominciato a sentire dispiacere per quelle che non ballavano; una volta una di loro mi ha detto: "Chino, perchè non mi fai ballare un solo pezzo? Se gli altri vedono che mi inviti tu, mi invitano tutti". E dopo: "Grazie, Chino, ho ballato tutta la notte". In un'altra epoca andavo ai balli e invitavo la ragazza che mi piaceva, non mi importava che non sapesse ballare e se anche mi pestava i piedi per me faceva lo stesso. Adesso ballo principalmente con le mie amiche, oppure resto seduto a parlare con i ragazzi, bevendo un bicchiere o due o tre. A meno che non ascolti un tango che mi piaccia molto, come ad esempio "Se va el tren" di Miguel Calò, e allora sì che devo scendere in pista a ballare.

Quali orchestre preferisce per ballare?
Io ballo con qualunque orchestra. In passato seguivo Troilo e Pugliese. Uno balla a seconda dell'orchestra: se ballo con D'Arienzo o con Tanturi, le pause sono corte; con Pugliese si allungano. Miguel Caló mi piace molto, non c'è un'orchestra migliore per far innamorare una ragazza.
E' cresciuto a Buenos Aires ed è diventato un milonguero. Come è stato l'impatto venendo da Villa Mercedes?
Sono venuto da bambino con ancora le piume addosso, come si dice. Ero uno "di fuori", e rimanevo a bocca aperta nel vedere queste case alte.
Le è costato integrarsi anche alla milonga?
No. Il ballerino si difende nella pista.

Spiriti danzanti, poesia del tango

I versi di Ferrer, la musica di Piazzolla, l´orchestra di Marcucci
di Franco Finocchiaro

Lo spirito danzante che è all´origine dell´opera di Horacio Ferrer, sia quella creativa del poeta sia quella critica dello storico, è sedimentato in una parola che risuona nell´epoca contemporanea come la più significativa tra quelle dei personaggi che hanno posto la propria biografia al servizio della cultura del tango. Il poeta di natali uruguayani ha speso la vita a indagare e a nutrire il tango con ostinata fedeltà, agendo con una scrittura tanto originale da rivoluzionare i caratteri popolari del genere e conquistarsi un posto nel Parnaso novecentesco con una candidatura al Premio Nobel per la letteratura (2004).
Dal suo canzoniere emergono elementi pittorici, sensuali, conoscitivi, enigmatici, mistici e guizzanti: questo impasto inusitato porta con sé grappoli iridescenti di immagini metaforiche che s´inseguono evaporando in aromi imprendibili di pura musicalità. Astor Piazzolla, spirito danzante anch´egli, già dal 1955 agitato e inquieto in un mondo del tango che aggiungeva alla sua decadenza una posizione di chiusura, attendeva che qualcuno condividesse le sue aspirazioni al rinnovamento. In Ferrer, Piazzolla trovò il partner ideale con cui coltivare la sua passione per il tango cantato. Con Ferrer, Piazzolla diede vita a una nuova estetica del tango canción, vivificandolo con un´immaginazione funambolica e spingendolo oltre, fino al concetto di libretto per il teatro musicale, con María de Buenos Aires. Proprio con questa operita nasce nel 1967 la mitica dupla Piazzolla-Ferrer, che nel corposo carnet di settanta composizioni avrebbe saputo dare la cifra esatta dell´equilibrio che rende narrative le melodie e musicali le parole. Sotto i filtri di questa magia, la loro arte è arrivata a risolversi nell´opera nuova dello spirito metropolitano di Buenos Aires. La veemenza delle innovazioni ha in alcune circostanze modificato il ruolo del poeta, che non è rimasto una eminenza grigia dietro le rime, ma ha dato loro vita in prima persona con una recitazione che porta tuttora Ferrer sui palcoscenici di tutto il mondo.
La sua voce cangiante, ora aristocratica e sinuosa, ora oracolare e melanconica, ora tagliente e sulfurea, è al centro dello spettacolo El Poeta y la Música insieme alla musica di Piazzolla, interpretata dalla Orquesta Típica di Alfredo Marcucci.

In contrappunto e sinergia con i versi, la formazione è chiamata per l´occasione a modularsi in organici a otto, sei e quattro elementi, fino a ridursi a un solo strumento solista in colloquio con Ferrer. Questa strategia, inusuale nel tango, apre un variopinto catalogo di sensazioni timbriche, che caratterizza con colori diversi l´evidenza plastica delle pagine piazzolliane, svelandone il segreto della loro vocazione pittorica e il senso di vertigine liberatoria. Prima in Italia a inseguire tenacemente il progetto di diventare un´orchestra típica di tango, in breve tempo questa compagine ha realizzato il suo sogno, scegliendo con acume la guida di un leader competente, esperto, generoso ed entusiasta qual è Alfredo Marcucci. Il sorprendente lavoro di questo straordinario bandoneonista e arrangiatore ha peraltro trovato a Torino la collaborazione di strumentisti d´eccellenza che, dando prova di talento e flessibilità stilistica, hanno raccolto con umiltà e passione i segreti per accedere nel cuore del linguaggio del tango, informazioni preziose che possono essere ereditate solo con la prassi d´orchestra.

Orchestra Marcucci

Completano il quadro dei protagonisti altri due spiriti danzanti, Silvina Agüera e Sebastián Romero: il loro contributo coreografico raccoglie la sfida simbolica lanciata dalla complessità della musica di Piazzolla. Di fronte a essa è imperativo aprire un varco nei codici del tango per prestare l´abbraccio dei corpi e il gesto intenso delle sue figure a una danza aperta a suggestioni molteplici.
El Poeta y la Música è la sinergia di questi elementi, in una serata che offre agli spettatori l´ebbrezza di un viaggio impossibile, quella vellutata ora dello spirito danzante proustiano che «non è soltanto un´ora: è un vaso colmo di profumi, di suoni, di colori, di atmosfere».
Tratto da sistemamusica.it

Valya & Silvina

Visto che venerdì sera vedevo due donne cimentarsi a farlo, con una terza che coordinava il tutto(peccato non averle immortalate :P ), quale momento migliore per postare questo video.



Cool girls tango. (Valya&Silvina, Moscow) on 8th October "06
Two girls tango performance at Moscow milonga
Métempsycose Isabel Camps Laredo Montoneri Gianluca Leone MicMac Giannicola Manuela Anania Sergio La Pigna

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