domenica, agosto 05, 2007

Voi di che tango siete?

Sarete magnanimi sicuramente, cari amici/che, se apro, in questo blog che mi ha gentilmente ospitato, una parentesi senza nessuna disputa. Voglio solamente tener conto di una tendenza. Ho indugiato, prima di scrivere, affinché le acque mosse dallo scirocco si calmassero. Noto con stupore, innocente e italico, il manifestarsi di culti, da parrocchia di borgata, anche nel tango. Dopo il festival di Siracusa, leggo in taluni blog, sento in varie milonghe, il crescente orrore verso il tango nuevo. Premesso che lo stile a cui mi sento vicino e il tango salon. Anzi una sua particolare diversità, lo stile del barrio di villa Urquiza, del Sunderland club per capirsi. Nonostante questo, non capisco l’accanirsi sistematico verso il nuevo.

Forse non è tango? Forse sono colpevoli dello scisma argentin-radicale? Meritano la gogna?


Lo so, lo so, nei blog e in genere nella vita reale, le persone parlano solo per polemizzare. E’ il sale della vita no? Altrimenti che ci stiamo a fare? Questo però non significa offendere il lavoro e la passione degli altri. Con le dovute cautele del caso, anche Galilei fu tacciato di eresia. Stiamo sempre lì a giudicare, con il pollice verso, il sudore e la sperimentazione di artisti che hanno fatto grande il tango. Anche se il nuevo non vi piace, fate come Hugo Pratt. Quando tutti attaccavano Piazzolla, lui lo difendeva. E’ facile prendere le parti della squadra più forte, tifate per i deboli, tifate rivolta (n.d.r. C.C.C.P.)

Ho sentito dire in giro che Farfaro è uno scappato di casa. Voglio ricordare che il salon Canning, Buenos Aires è pieno di foto che lo ritraggono. Forse è cambiato, il suo stile, da quando ballava con la Plebs, ciò significa essere poliedrici, forse più ricchi. Chiudo con una domanda banale, che non si applica solo al tango. Perché ciò che non riusciamo o vogliamo capire è brutto?

Allego definizione di fan tratta da wikipedia:

Un fan (dall'inglese fan contrazione di fanatic) è un appassionato di un particolare tema. I fan spesso si organizzano in gruppi più o meno formali noti come fan club. La comunità dei fan nel suo complesso è invece detta fandom. La parola fan è talvolta usata con un sottile connotato negativo, associandola al termine fanatismo.

Si può essere fan in ambienti molto diversi ed eterogenei tra loro; per esempio:

* Musica: sono gli appassionati di una corrente musicale, un particolare gruppo o un singolo artista. I fan seguono religiosamente ogni tournée, collezionano agni album, raccolgono poster ecc. In certi casi estremi la fan musicale è chiamata anche groupie.

* Cinema e TV: appassionati di attori, registi o di particolari film o telefilm. Uno dei più diffusi al mondo è il fandom basato su Star Trek.

* Consumo: esistono appassionaati di particolari ditte o prodotti che hanno assulto lo stato di oggetto-feticcio'. Per esempio la Lambretta, o i sistemi Macintosh.

* Sport: i sostenitori di una squadra o di un particolare giocatore si riuniscono spesso in fan club, più noti con il nome di tifosi o Supporter. Le frange più violente del tifo prendono anche il nome di ultras, o hooligan nel caso dei tifosi inglesi.

Origine e storia del nome Argentina

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

L'argento (plata in spagnolo) non è mai stato abbondante in Argentina ma nel 1526, quando il veneziano Sebastiano Caboto passò per l'estuario formato dalla foce nel fiume Uruguay nell'Oceano Atlantico lo chiamò Río de la Plata, ingannato dal metallo prezioso che notò in mano di alcuni indigeni, ignorando che lo avevano ricevuto dai marinai di una precedente spedizione portoghese guidata da Aleixo Garcia.

Sebbene la cosa fu chiarita poco tempo dopo, il nome rimase così rioplatense cominciò ad individuare gli abitanti di entrambe le sponde del fiume Plata, che gli indios chiamavano invece Paraná-Guazú (Fiume grande come il mare).

Il nome Argentina (dal latino argentinus, aggettivo derivato da argentum) fu utilizzato per la prima volta dal poeta Martín del Barco Centenera (1535-1602) nel suo poema storico La Argentina o la conquista del Río de la Plata, pubblicato postumo nel 1602, sessantasei anni dopo la fondazione del Puerto de Nuestra Señora Santa María del Buen Aire, l'odierna Buenos Aires. Nella prefazone l'autore stesso spiega: "Ho scritto (...) questo libro, cui dò per titolo il nome di Argentina, prendendo tale nome dall'argomento principale, vale a dire il Río de la Plata".

Il sostantivo Argentina si diffuse a partire dal XVIII secolo quando indicava tutto il bacino del Río de la Plata, comprendendo anche gli attuali territori di Uruguay, Paraguay e parte dello stato brasiliano del Rio Grande do Sul.
Métempsycose Isabel Camps Laredo Montoneri Gianluca Leone MicMac Giannicola Manuela Anania Sergio La Pigna

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