venerdì, agosto 31, 2007

Pedro Benavente "EL INDIO" y Sofia SABORIDO


Prima esibizione al Catania Tango Festival di Pedro Benavente "EL INDIO" y Sofia SABORIDO
Lido azzurro
12 agosto 2007

Tango diverso

Il Tango: come si dice, c'è chi la vuole cotta e chi la vuole cruda...
Nel rispetto della diversità di ognuno di noi, facciamoci 4 risate!

Asi se baila el Tango - Castillo



Así se baila el tango (Così si balla il tango)
1942
Música: Elías Randal
Letra: Marvil (Elizardo Martínez Vilas)

¡Qué saben los pitucos, lamidos y shushetas!
¡Qué saben lo que es tango, qué saben de compás!
Aquí está la elegancia. ¡Qué pinta! ¡Qué silueta!
¡Qué porte! ¡Qué arrogancia! ¡Qué clase pa'bailar!
Así se corta el césped mientras dibujo el ocho,
para estas filigranas yo soy como un pintor.
Ahora una corrida, una vuelta, una sentada...
¡Así se baila el tango, un tango de mi flor!

Así se baila el tango,

Sintiendo en la cara,
la sangre que sube

a cada compás,
mientras el brazo,

como una serpiente,
se enrosca en el talle

que se va a quebrar.
Así se baila el tango,

mezclando el aliento,
cerrando los ojos

pa' escuchar mejor,
cómo los violines

le cuentan al fueye
por qué desde esa noche

Malena no cantó.

¿Será mujer o junco, cuando hace una quebrada?
¿Tendrá resorte o cuerda para mover los pies?
Lo cierto es que mi prenda, que mi "peor es nada",
bailando es una fiera que me hace enloquecer...
A veces me pregunto si no será mi sombra
que siempre me persigue, o un ser sin voluntad.
¡Pero es que ya ha nacido así, pa' la milonga
y, como yo, se muere, se muere por bailar!
Che sanno i pitocchi, leccati e attillati,
che sanno cosa e' il tango, che sanno di ritmo.
Qui sta l'eleganza, che figura, che silouet,
che portamento, che arroganza, che classe per ballare!
Così si rade il prato mentre eseguo l'otto,
per queste filigrane sono come un pittore.
Adesso una corsetta, un giro, una seduta,
così si balla il tango, un fiore di tango!

Cosi si balla il tango,

sentendo nel viso
il sangue che sale

a ogni battuta,
mentre il braccio

come un serpente
si attorciglia alla vita

che sembra spezzarsi.
Così si balla il tango,

mescolando l'alito,
chiudendo gli occhi

per ascoltare meglio
come i violini

raccontano al bandoneon
perché da quella notte

Malena non cantò.

Sarà donna o giunco quando fa una figura,
tenderà una molla o una corda per muovere i piedi?
Certo è che il mio bene, che il mio "peggiore è niente"
ballando ha una sensualità che mi fa impazzire.
A volte mi domando se non sarà la mia ombra
che sempre mi segue, o un essere senza volontà.
Però è che sono nato così, per la milonga,
e lei come me muore, muore per ballare.

giovedì, agosto 30, 2007

Bisogna amare per riprodurre un tango!!!

Credo che questo video si commenti da solo...
Buona visione!!!


Walter Cardozo y Margherita Klurfan


Terza esibizione di Walter CARDOZO y Margarita KLURFAN al Catania Tango festival 2007
15 Agosto 07 - Lido azzurro

Moderazione, censura, libertà di parola...

A me e a molte altre persone questi ultimi giorni non sono piaciuti affatto: parole come censura e moderazione sono state utilizzate in modo “smoderato”. Quindi, visto che Tangheri è un blog dove vorrei che si parlasse di tango e non anche di tango, visto che quello a cui ho sempre aspirato è la creazione di un luogo tranquillo dove si possa vivere il tango in libertà e con rispetto, senza sterili polemiche ed intenti diffamatori , visto che dal modesto parere di un pivello quello che conta di più è la qualità dei contenuti e non la quantità di contenuti, mi trovo costretto a chiudere i commenti agli anonimi.

Questo per dimostrare ancora una volta che il blog non censura: ricordo infatti che i commenti degli utenti registrati non vengono filtrati e che per commentare vi basterà registrarvi, procedura che vi toglierà solo qualche minuto. Per facilitarvi la cosa, è presente una guida passo passo e, se vi risultasse comunque complicato, potete chiedere a me oppure a Giannicola e saremo felici di aiutarvi.

Con questo vi saluto e come sempre vi auguro buon tango!

mercoledì, agosto 29, 2007

A cosa conduce la passione per il tango...

Sabato sera, 1 Settembre, Milonga nella suggestiva cornice del comune di Castelmola.
Avevamo pensato, noi di Tangheri, di andare ma temiamo possa finirci così...



A parte lo scherzo, mia intenzione è solo riderci su, sono sicuro che tuttti riceveranno una splendida accoglienza e che ci sarà proprio da divertirsi.
Vecchio Holden... tu andrai? Magari ci si incontra lì...
Comunque... Buon Tango!!!

Il Manuale di Carlos Gavito

Riporto in questo post le frasi che compongono il Manuale di Gavito, insieme ad un breve commento introduttivo degli autori.

“El manual”, “il decalogo”, “los codigos y sus mandamientos”, come lui stesso chiamava questa guida del tango, è un omaggio a questo grande uomo. Si tratta di un insieme di frasi di Gavito, da noi raccolte in 6 mesi di lezioni alla sua Accademia di Buenos Aires nel 2004. Per alcuni non significherà niente, ma per chi lo ha conosciuto è tutto. In ogni frase, si nasconde un mondo di significati e concetti che Carlos Gavito ha elaborato in sessant’anni di amore per il tango. Noi lo pubblichiamo in versione integrale, così come gli è stato regalato, compresi gli errori in Castellano.

Marianna Menzione, Simone Matteoli

El manuale de GAVITO
“Los codigos y sus mandamientos”
“El tango esta’ entre passo y passo”
“Tango!”
"L’hombre es la columna y la mujer la decoracion y su belleza”
“Bailar la pausa”
“La musica me sigue a mi!1 2 4 27 28 42 54”
“Yo bailo la frase”
“La gramatica del tango: Letera Capitale, Punto. Coma, Interogacion !, Pregunta? Acento’, Punto final.”
“TA! HUMMMMMM!” (Boleo y Cruce)
“ZZA!” (Un Paso)

La musica y sus enstrumentos:
“El baso: el hombre”
“ El violin: la mujer sus sinuosida”
“El piano: los dos caminando en el parque”
“El bandoneon: el espirito de el tango! no se sigue con el movimiento, se sigue con el espirito”
“El tango se baila al compas del corasson: tic tac, tic tac, tic tac…”
“Te llevo sovra mi corason: una mano para proteger y una por abrazar”
“Yo voy a la milonga por disfrutar, no por sufrir!: que aprendan a bailar!!”
“Un pedacito de lugar para mi…”
“El tema no e pasar, ma como paso!”
“La silla contro la puerta: el balance”

Los colores en el Tango:
“PICASSO!!La complejità la diversità”
“MATISSE!La sintesis”
“EL DEDO GORDO: Pintar el piso”
“son la pequena cosas…que hacen todo”
“es simple, no es facil!”
“provenlo! provenlo!”

La tecnica:
1) Caminar un paso: “flessiono para ire y llego estirado”
“Tango! rodilla, pie, cuerpo, estiro!!
Final de el paso: me paro! energia a riba!! no me caigo!!!!”

2) La base:
“postura”
“2a posicion”
“pausa”
“paso e coma”
“apile”
“le dos insieme”
“la espera de la mujer”
“la espera de el hombre”
“cruce sensual de la mujer”
“el confronto”

3) ocho atras

4) voleo

5) ocho adelante

6) giro: “slow! slow! quick, quick, quick, quick!”

“Yo soy hombre, tu es mujer”
Manuale di GAVITO
“I codici e loro comandamenti”
“Il tango sta tra passo e passo”
“Tango!”
“L’uomo è la colonna e la donna la decorazione e la sua bellezza”
“Ballare la pausa”
“La musica segue me! 1 2 4 27 28 42 54”

“Io ballo la frase”
“La grammatica del tango: Lettera maiuscola, punto. Virgola, interrogazione!, Domanda? Accento, Punto finale.”
“TA! HUMMMMMM!” (Boleo e incrocio)
“ZZA!” (un Passo)

La musica e i suoi strumenti:
“Il basso: l’Uomo”
“ Il violino: la Donna e le sue sinuosità”
“Il piano: loro due che camminano nel parco”
“Il bandoneon: lo spirito del Tango! Non si segue con il movimento, si segue con lo spirito!”
“Il tango si balla al ritmo del cuore: tic, tac, tic tac, tic tac…”
“Ti prendo sopra il mio cuore: una mano per proteggere e una per abbracciare”
“Io vado in milonga per gioire non per soffrire: che imparino a ballare!
“Un pezzetto di spazio per me…”
“Il punto non è passare, ma come passo!”
“La sedia contro la porta: l’equilibrio”

I colori nel Tango:
“PICASSO!!La complessità e la diversità”
“MATISSE! La sintesi”
“l’ALLUCE: dipingere il pavimento”
“Sono le piccole cose…quelle che contano”
“E’ semplice, non è facile”
“Provalo, provalo!”

La tecnica:
1) Fare un passo: “Piego per andare e arrivo steso”
“TANGO! rotula, piede, corpo, stendo!
Finale del passo: Mi fermo! Energia su! Non cado!

2) La base:
“postura”
“2a posizione”
“pausa”
“passo e virgola”
“apile”
“la coppia”
“l’attesa della donna”
“l’attesa dell’uomo”
“incrocio sensuale della donna”
“il confronto”

3) ocho atras

4) boleo

5) ocho adelante

6) giro: “lento! lento! Veloce, veloce, veloce, veloce!”

“Io sono l’uomo, tu sei la donna”

Buenos Aires Ott-Nov 2004 - Riepilogo delle osservazioni di Marianna Menzione, Simone Matteoli,, all’Accademia di Gavito

Tratto da Tangomagazine - Giugno 2006

VENTO DO NORTE: "Libertango", PIAZZOLLA

Spinto dalla passione per questo strumento manifestatami da una persona sono andato alla ricerca di qualche video per rendervi partecipi di un modo diverso di ascoltare il tango. Il suono più "potente" del sassofono fa acquisire al brano una diversa forma, lontana dal quella che può dare il bandoneon.

Ensemble de Saxofones do Porto interpreta "Libertango", de A. Piazzolla.

I 9000 nomi di Dio

Cari Tangueros alla deriva, in cerca di un appiglio, per rendere meno triste il ritorno alla scrivania settembrina, eccovi accontentati. Lessi, una volta, un libro di fantascienza, in cui ad un computer veniva dato il compito di cercare i 9000 nomi di Dio. Solo quando li avrebbe trovati tutti, e qualcuno li avrebbe nominati si sarebbe raggiunta la perfezione, forse l'immortalità per la specie bipede. Scusate per l'irriverente paragone, anche nel dioTango, qualcuno cerca i 9000 nomi. Solo per accorgersi alla fine che era solamente tutto tango. Iniziamo il gioco. Io alcuni li ho trascritti, tra cui uno inventato da me, umile osservatore in milonga. Gli altri nomi inseriteli voi. Chissà che non raggiungiamo la "perfezione" (sigh!).

Canyengue
Orillero
Salon
Milonguero
Club
Nuevo Tango
Fantasia
Liquid Tango
Nuevo Milonguero
Poltergeist Tango

Vi posto intanto un video di
Canyengue, il gioco prosegue...

martedì, agosto 28, 2007

Scusate... è stato più forte di me

Forse questa è la prima volta che pubblico qualcosa che non ha nulla a che fare con il mondo del tango, ma vedendo questo video non ho potuto far a meno di non pensare a quello che sta succedendo nel blog il questo periodo. Scusate ancora!

Bif Naked - Tango Shoes

Dedicato a tutte le donne tanghere e alle loro scarpe... ;-) tanto per sorridere un pò!




When we're together,
I am alone.
Dawdle down the street, shuffle my feet,
don't wanna go home.
There's an antique store.
I go inside.
All I got on me
Is only twenty bucks and my pride.
(That's when I see them!)

My new tango shoes,
They are my treasure! They are so cool!
My new tango shoes,
They are my ticket! My tools!
My new tango shoes,
Are gonna help me dance away from you!
My new tango shoes!

Like Cinderella, I am transformed.
Suddenly I'm taller
You're smaller
I am reborn!
With new courage,
I go downtown,
to find you sitting at a table,
Girls all around.
(and they see my...)

My new tango shoes,
they are my treasure! They are so cool!
My new tango shoes,
They are my ticket! My tools!
My new tango shoes,
Are gonna help me dance away from you!
My new tango shoes!

...see my sexy metamorphosis
Right before your angry eyes...
I stick a red rose in between my lips,
Turn on my heel,
Dance out of your life!

You told me you love me.
That was untrue.
Now that we're over,
This dance is for you.

My new tango shoes,
They are my treasure! They are so cool!
My new tango shoes,
they are my ticket! My tools!
My new tango shoes,
Are gonna help me dance away from you!
My new tango shoes!
Quando siamo insieme
io sono sola.
Mi muovo lenta lungo la strada, trascino i piedi,
non voglio andare a casa.
C’è un vecchio negozio.
Entro.
Tutto quello che ho
sono 20 dollari ed il mio orgoglio.
(Questo finchè le vedo!)

Le mie nuove scarpe da tango,
sono il mio tesoro! Sono così fighe!
Le mie nuove scarpe da tango.
sono il mio biglietto da visita! Le mie armi!
Le mie nuove scarpe da tango,
mi stanno aiutando a ballare via da te!
Le mie nuove scarpe da tango!


Come Cenerentola, sono trasfomata.
Improvvisamente sono più alta
e tu più piccolo.
Sono rinata!
Con un nuovo coraggio
vado in centro
per trovarti seduto a un tavolino,
con tutte ragazze intorno.
(e loro vedono...)

Le mie nuove scarpe da tango,
sono il mio tesoro! Sono così fighe!
Le mie nuove scarpe da tango.
sono il mio biglietto da visita! Le mie armi!
Le mie nuove scarpe da tango,
mi stanno aiutando a ballare via da te!
Le mie nuove scarpe da tango!

...guarda la mia metamorfosi sexy
proprio davanti ai tuoi occhi arrabbiati...
Mi metto una rosa rossa tra le labbra, ruoto sui talloni,
ballo fuori dalla tua vita.

Mi hai detto di amarmi.
Non era vero.
Adesso che tra noi è finita,
questo ballo è per te.

Le mie nuove scarpe da tango,
sono il mio tesoro! Sono così fighe!
Le mie nuove scarpe da tango,
sono il mio biglietto da visita! Le mie armi!
Le mie nuove scarpe da tango,
mi stanno aiutando a ballare via da te!
Le mie nuove scarpe da tango!

Trovato attraverso Fishnets&Fedora

Mondiali di tango, dominio argentino. Italia ottava

BUENOS AIRES (27 agosto) - Due ventenni argentini hanno vinto la 5^ edizione del Campionato mondiale di tango: Dante Sanchez e Ines Muzzopappa hanno preceduto nella categoria più tradizionale, quella del ballo "da sala", due coppie di connazionali (Diaz-Favaro e Cristiani-Giacomini), in una competizione che ha visto all'ottavo posto gli italiani Mauro Zompa e Sara Masi, di Montecatini. Sabato un'altra coppia argentina, Natalia Tonelli Attori (20 anni) e Fernando Gracia (21), aveva primeggiato nella categoria del ballo "da scenario". La competizione è durata undici giorni e si è chiusa con una gran festa davanti a circa 3.000ma Berrios e Maximiliano Alvarado ed i giapponesi Hiroshi e Kyoko Yamao, giunti terzi in rappresentanza della città di Buenos Aires.

La coppia italiana con l'ottavo posto migliora di tre posizioni il risultato ottenuto nell'edizione dello scorso anno nella categoria "da scenario". La coppia Zompa-Masi collabora come ballerini con l'orchestra Ensemble Hyperion con la quale si è esibita nel teatro Ariston di San Remo con la compagnia di Roberto Herrera. I due sono anche direttori artistici della New Magic Dance e sono spesso relatori di stage e seminari in tutta Italia. Dal 2007 fanno parte della commissione tecnica di tango argentino presso l'Associazione nazionale maestri di ballo (Anmb) dove si occupano della preparazione e formazione dei futuro docenti del settore.
fonte

Pablo Ojeda y Beatriz Romero


Prima esibizione di Pablo y Beatriz al Catania Tango festival 2007
13 Agosto 07 - Lido azzurro

lunedì, agosto 27, 2007

Seminari con El Indio

ritorna a Catania prima del suo rientro a Buenos Aires

Due settimane di seminari con la presenza di una delle figure più carismatiche del Tango
Argentino di Buenos Aires per sviluppare due temi di grande rilevanza tecnica nel dibattito contemporaneo sul Tango:
1) seminari di Tango: "dal Tango Milonguero al Tango Nuevo"
2) seminari di Milonga: "dalla Milonga Vieja alla Milonga Nueva"

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA entro il 29 agosto



Programma della prima settimana

MERCOLEDI 29 agosto
21:30 - 22:30 - San Telmo - Presentazione dei seminari e pratica guidata a cura di El Indio
Dalle 22:30 apertura della consueta milonga del SAN TELMO del mercoledi
(pratica compresa nel costo di ingresso, 5 €)

GIOVEDI 30 agosto
20:30 - 21:30 - T1 - Intermedi Gruppo1 - TANGO
21:45 - 22:45 - T2 - Avanzati - TANGO

Dalle 21:30 - Tango a LA NUIT - Pedara - El Indio gradito ospite

VENERDI 31 agosto
20:30 - 21:30 - T3 - Intermedi Gruppo 2 - TANGO
21:45 - 22:45 - T4 - Avanzati - MILONGA

Dalle 22:30 - TangoInPlaza - LIDO AZZURRO - El Indio gradito ospite

SABATO 1 settembre
17:30 - 18:30 - T5 - Principianti 2° livello - TANGO
19:00 - 20:00 - T6 - Intermedi Gruppo 1 - MILONGA
20:15 - 21:15 - T7 - Intermedi Gruppo 2 - MILONGA

Programma della seconda settimana

MERCOLEDI 5 settembre
21:30 - 22:30 - San Telmo - pratica guidata a cura di El Indio Dalle 22:30 apertura della consueta milonga del SAN TELMO del mercoledi (pratica compresa nel costo di ingresso, 5 €)

GIOVEDI 6 settembre
20:30 - 21:30 - T8 - Intermedi Gruppo1 - TANGO
21:45 - 22:45 - T9 - Avanzati - TANGO
VENERDI 7 settembre
20:30 - 21:30 - T10 - Intermedi Gruppo 2 - TANGO
21:45 - 22:45 - T11 - Avanzati - MILONGA

Dalle 22:30 - TangoInPlaza - LIDO AZZURRO - El Indio gradito ospite

SABATO 8 settembre
17:30 - 18:30 - T12 - Principianti 2° livello - TANGO
19:00 - 20:00 - T13 - Intermedi Gruppo 1 - MILONGA
20:15 - 21:15 - T14 - Intermedi Gruppo 2 - MILONGA

Nelle date e orari liberi dalle lezioni collettive possibilità di lezioni private.
Coordinatore programma lezioni private: Angelo -> 339 5022208

____________________________

Location
tutte le lezioni al Centro Bu-Sen, via della scogliera n. 18 - Catania

Livelli
Principianti 2° livello - chi balla da gennaio/marzo 2007
Intermedi - da uno a tre anni di lezioni e pratica
Avanzati - dal quarto anno di lezioni e pratica

Costi (per persona)
una lezione 20 € / due lezioni 37 € / tre lezioni 55 € / quattro lezioni 70

per gli allievi dei corsi di Angelo&Antonella
le quattro lezioni equivalgono al costo tipico di un pacchetto mensile
di corso con due stage (totale 50 €).

per gli allievi dei corsi di Angelo&Antonella che non prevedono pacchetto ogni lezione singola: 15 €

per gli allievi universitari dei corsi di Angelo&Antonella consueta riduzione del 30%

REGOLE
Per un più proficuo risultato dei seminari si raccomanda la partecipazione alle lezioni in ordine cronologico
Nel corso della lezione, per gli iscritti da singles, sarà richiesto il cambio di partner ogni 20 minuti.
Per rispetto ai partecipanti NON è consentito assistere alle lezioni

Informazioni:
Angelo 339 5022208 / Antonella 347 7962395 / Elena 095 7142716 / caminitotango@hotmail.com

Javier Rodriguez & Andrea Missé - Arrabal


Javier and Andrea dancing "Arrabal" in Copenhagen 21 April 2007

Maria Plazaola racconta Gavito - Seconda parte

(continua da Maria Plazaola racconta Gavito - Prima parte)

Che cosa ha cambiato in te?
Mi ha cambiato la maniera di appoggiare il peso a terra, ogni movimento. Gavito aveva sviluppato una tecnica femminile, la più precisa, penso, che esista per la donna. Mi sento fortunata, perché l’ho incontrato in un momento di evoluzione della sua tecnica, e mi ha modellata secondo questi concetti, li ha messi in pratica. Questo era un aspetto bellissimo di Gavito: era sempre in costante evoluzione. Non si è mai fermato, non ha mai smesso di studiare, di creare, mai! Nemmeno quando era alla fine della sua vita.

Com’era una giornata di lezione con Gavito?
Molto mate e musica… La musica era la cosa più importante. Metteva un tango di un autore che gli piaceva –Angel Vargas, Di Sarli – una musica che lo ispirasse e cominciava a fare dei movimenti con i piedi che gli piacevano. Era come se costruisse la sequenza iniziando dal movimento della donna, che faceva meglio di me, meglio di qualsiasi donna. Dopo me lo faceva provare e creava qualcosa per lui, che accompagnasse questo movimento, per seguire la bellezza della donna nella musica; con l’idea che: “l’uomo è la colonna e la donna la decorazione e la sua bellezza”. Era così una giornata di prove con Gavito nel suo studio. Poi dipendeva se dovevamo preparare una coreografia o ballare improvvisati; ma ancor più che nelle prove, ho imparato a ballare con Gavito seguendo le sue lezioni, come compagna, anche se non ero ancora pronta. Ho capito poco a poco quello che voleva da me e ancora di più ho capito e imparato ballando con lui in milonga. Abbiamo ballato tanto in quel periodo. Proprio in milonga, ballando nella pista in mezzo alla gente, Gavito ha creato tutti quei movimenti che caratterizzano l’ultimo periodo del suo ballo, che lui tanto amava: la palita, il sandwichito e tante altre cose che non avevano più a che fare con il palco, ma con la milonga e con la coppia nello spazio e nella musica. Quando l’ho conosciuto nel 2002 Gavito viveva un conflitto tra il ballo da spettacolo per il palco e il ballo per la milonga, era in un momento di transizione, penso. Gavito è sempre stato un milonguero, ma in quel momento stava lasciando la coreografia per arrivare poco a poco alla completa improvvisazione.

Secondo te cosa caratterizza il ballo di Gavito? Che cosa lo rende così diverso? Perché è così speciale?
L’intensità con la quale ballava, con la quale viveva, che era la stessa.
Questa intensità si rifletteva nell’abbraccio, nel ballo, nella pausa, nella tensione tra uomo e donna – l’emozione. Senza questa emozione sarebbe stato impossibile sostenere quel ballo senza passi, quelle pause. Senza emozione si sarebbero dovuti fare movimenti, figure.
Invece per mantenere l’attenzione della gente che guardava, Gavito usava l’emozione. Nel tango si doveva mettere qualcosa in più come diceva lui: “il cuore, l’anima” non il movimento.

È difficile spiegare chi era Gavito, il suo pensiero sul tango. Nel manuale che abbiamo pubblicato ci sono le frasi che appartenevano a lui. Ci piacerebbe parlare di quello che intendeva con queste frasi, dietro le quali si nascondono concetti profondi, la prima è: “el tango está entre paso y paso”. Che significato ha per te?
Per me ha significato capire, che è necessario dare valore alle piccole cose che stanno in mezzo al movimento. Quando prima dicevo che mi ha cambiato la maniera di pisare (pestare, calpestare il pavimento: camminare) – chiaramente io sapevo fare l’otto indietro, l’incrocio – Ma non così! dando valore ad ogni piccola parte del corpo che si muove. Per me questa frase è una dichiarazione di principio di che cosa è il tango, e nello stesso tempo è una polemica che in qualche modo Gavito stava facendo verso un altro tipo di pensiero. Gavito stava avvalorando l’idea che il tango non è la figura, la sacada, il gancho, non è la volcada... il tango non è niente di tutto questo. Stava discutendo anche con se stesso, con il suo passato di palcoscenico, e questa frase è una sintesi cui è arrivato dopo anni. Gavito voleva dire che il tango sta tra un passo e l’altro, che il tango non è il passo; l’importanza e l’enfasi non stanno nel movimento, ma piuttosto quando non fai niente: “quando non fai niente e stai ballando tango”. C’era talmente tanta intensità nel suo ballo che poteva sostenerlo anche senza passi. In classe esprimeva sempre questo concetto e poi diceva: «adesso vi faccio un tango senza passi». Sembrava che avrebbe fatto una cosa, ma non la definiva. Tornava indietro e continuava a giocare sugli stessi elementi. Faceva due passi, un otto e un incrocio e già questo era un tango: era il modo, non i passi. È difficile spiegarlo così. Guardando Gavito ballare era così chiaro quello che voleva dire. Il tango sta fra un passo e l’altro è parte di concetti di sintesi che ha elaborato dopo tanti anni di esperienza, durante i quali ha cambiato la sua visione delle cose, cui ha continuato a lavorare. Penso che volesse dire che nessuno ha bisogno di fare tante cose, che si incontra il tango quando ci si innamora, quando si ha il piacere di abbracciare una donna e di goderne, quando è un sentimento, un’emozione a guidare il nostro ballo.

Mi ricordo che a scuola si arrabbiava moltissimo perchè la gente si preoccupava di imparare i passi e le sequenze, diceva sempre: « qui non si imparano i passi, se volete imparare i passi andate in un’altra scuola, qui si impara il tango! Ma quasi nessuno capiva vero?
Si, era difficile. Anche Gavito diceva sempre che per capire il significato del “tango tra un passo e l’altro”, ci volevano tanti anni, tutta una vita forse.

Perché detestava l’idea di sequenza e preferiva parlare di possibilità, soluzioni, improvvisazione? La situazione che Gavito cercava era quella legata alla milonga, alla pista, dove non esiste il passo, esiste la situazione. Non esiste decidere di fare una sequenza e pensare: ora inizio così e finisco cosà. È la situazione, la musica e la ballerina che determinano il movimento da fare. Lì sta il tango, lì si vede il ballerino: nel ballo improvvisato in pista.

Intervista a cura di Marianna Menzione
Tratta da Tangomagazine – Novembre 2006

domenica, agosto 26, 2007

Tango Argentino stile Tango Salon

Dal 31 agosto al 2 settembre
Tre giorni di stage di tango argentino
stile Tango Salon per tutti i livelli con Anna&Enzo

venerdì 31 agosto
19:30-20:45 Lezione A LIVELLO PRINCIPIANTE/INTERMEDIO "incrocio della donna
stile Tete"
20:45-22:00 Lezione B LIVELLO PRINCIPIANTE ASSOLUTO* "camminare
abbracciati, ritmo e musicalità"
22:00-23:15 Lezione C LIVELLO INTERMEDIO/AVANZATO "il giro"

sabato 1 settembre
14:00-15:15 Lezione D LIVELLO PRINCIPIANTE/INTERMEDI "sequenza per seguire
la direzione antioraria nella pista da ballo"
15:15-16:30 Lezione E LIVELLO INTERMEDIO/AVANZATO "modularita
dell'abbraccio nei differenti giri"
16:30-17:45 Lezione F LIVELLO PRINCIPIANTE ASSOLUTO* "breve sequenza da
tango salon"

domenica 2 settembre
16:00-17:15 Lezione G LIVELLO PRINCIPIANTE ASSOLUTO* "gli otto passi
della base del tango"
17:15-18:30 Lezione H LIVELLO PRINCIPIANTE/INTERMEDIO "ballare una sequenza
con orchestre differenti"
18:30-19:45 Lezione I LIVELLO INTERMEDIO/AVANZATO "piccola colgada
per vals"

COSTI
1lezione 15,00 euro
3lezioni 40,00 euro
4lezioni 50,00 euro
5lezioni 60,00 euro
6lezioni 70,00 euro
7lezioni 80,00 euro
8lezioni 90,00 euro
9lezioni 100,00 euro

Le lezioni si terranno presso il Marina Palace Hotel & Congress Hall ****
via Provinciale, 1 - Acitrezza (CT)
*lezioni base per chi non ha mai ballato tango argentino
NB: per rispetto ai partecipanti non è possibile assistere alle lezioni
A tutti gli iscritti sarà riservato il biglietto di ingresso al concerto di
Daniele Di Bonaventura Band'Uniòn che si terrà sabato 1 settembre al
Castello di Acicastello
Info e iscrizioni: 335.6888597 - 339.3609808 enzomercuri@omertango.it

Javier Antar y Maria Trubba - El violin de Becho


Quarta esibizione di Javier e Maria al Catania Tango festival
15 agosto 2007

music:
"El violin de Becho" di Alfredo Zitarrosa
Becho toca el violin en la orquesta
cara de chiquilin sin maestra
y la orquesta no sirve no tiene
más que un solo violin que le duele

Por que a becho le duelen violines
que son como su amor chiquilines
becho quiere un violin que sea hombre
que al dolor y al amor no los nombre

Becho tiene un violin que no ama
pero siente que el violin lo llama
por las noches como arrepentido
vuelve a amar ese triste sonido

Mariposa marron de madera
niño violin que se desespera
cuando becho lo toca y se calma
queda el violin sonando en su alma

Porque a becho le duelen violines
que son como su amor chiquilines
becho quiere un violin que sea hombre
que al dolor y al amor no los nombre

Vida y muerte violin padre y madre
canta el violin y becho es el aire
ya no puede tocar en la orquesta
porque amar y cantar eso cuesta
Becho suona il violino nell’orchestra,
faccia di bimbetto senza maestra,
e la orchestra non serve, non ha
più che un solo violino che le duole.

Perché a Becho dispiacciono violini
che sono come il suo amore, bimbetti.
Becho vuole un violino che sia uomo,
che il dolore e l’amore non li nomini.

Becho ha un violino che non ama,
però sente che il violino lo chiama,
nelle notti, come pentito,
torna ad amare quel triste suono.

Farfalla marrone di legno,
bimbo, violino che si dispera.
Quando Becho lo suona e si calma,
resta il violino, suonando nella sua anima.

Perché a Becho dispiacciono violini
che sono come il suo amore, bimbetti.
Becho vuole un violino che sia uomo,
che il dolore e l’amore non li nomini.

Vita e morte, violino, padre e madre,
canta il violino, e Becho è l’aria (melodia)
ormai non può suonare nell’orchestra,
perché amare e cantare, quello costa.

sabato, agosto 25, 2007

Tango ad Acicastello



TANGO AD ACICASTELLO
con il patrocinio del Comune di Acicastello e della Provincia Regionale di Catania
da venerdì 31 agosto a domenica 2 settembre
TRE giorni di TANGO
con
Concerto, Mostra di Pittura, Lezioni di Tango Argentino e Serate Danzanti

PITTURA: mostra di "pittura e tango" dei giovani artisti
dell’Accademia delle Belle Arti di Catania scelti da Salvo Russo
che si ispirano vivendo nell'atmosfera più intima al tango.
I passi, i suoni, i luoghi dove il tango veniva e viene praticato
diventano fonti preziose per un viaggio nell’immaginario pittorico
che si traduce in una serie di dipinti di forte impatto espressivo.
venerdì 31 agosto ore 18:00 Inaugurazione Mostra
presso il Castello di Acicastello

(dir. artistica Salvo Russo)

CONCERTO: sabato 1 settembre ore 21:00 al castello di Acicastello
concerto di Daniele di Bonaventura Band’Uniòn
  • Daniele Di Bonaventura, bandoneòn
  • Marcello Peghin, chitarra 10 corde
  • Felice Dela Gaudio, contrabbasso
  • Alfredo Laviano, percussioni
www.danieledibonaventura.it / www.myspace.com/danieledibonaventura
(dir. artistica Enzo Mercuri)
ingresso gratuito (fino ad esaurimento posti) con invito da ritirare il 31 agosto
presso il Marina Palace Hotel & Congress Hall
via Provinciale, 1 - Acitrezza (CT)


STAGE: Tre giorni di stage di tango argentino
stile Tango Salon per tutti i livelli con Anna&Enzo
venerdì 31 agosto, sabato 1 settembre e domenica 2 settembre
Le lezioni si terranno presso il Marina Palace Hotel & Congress Hall ****
via provinciale, 1 - Acitrezza (CT)
info e iscrizioni: 335.6888597 - 3393609808
enzomercuri@omertango.it


SERATE DANZANTI: Milonga in Piazza
per due giorni nella suggestiva piazza di Acicastello
sabato 1 settembre (dopo il concerto) dalle ore 23:00
domenica 2 settembre dalle ore 21:30
ingresso gratuito
(selez.musicali Enzo Mercuri)

Esibizione "Javier Antar y Maria Trubba" al CTF 2007

Javier Antar y Maria Trubba (http://www.javierymaria.com/), si esibiscono durante il Catania Tango Festival 2007, presso il lido Azzurro.



Giannicola

venerdì, agosto 24, 2007

Maria Plazaola racconta Gavito - Prima parte

Come vi siete conosciuti? Come ti ha invitato a ballare?
Ho conosciuto Gavito al Beso, nel novembre del 2001.
Gavito non stava mai a Buenos Aires, era sempre in giro con i Forever Tango, così io non sapevo chi fosse, sapevo che esisteva Gavito, ma non l’avevo mai incontrato.

Quella sera al Beso mi ha invitata, era seduto al tavolo dove generalmente si siedono i ballerini bravi, così ho accettato il suo cabezeo. Abbiamo iniziato a ballare ed è stata una sorpresa, mi ha fatto entrare subito in un’altra dimensione musicale, non capivo cosa stesse facendo
ma, in quel periodo, io ero come annoiata del ballo, conoscevo quasi tutti i ballerini e ballavo sempre con le stesse persone…
Con Gavito era tutto diverso, tutto era nuovo, un linguaggio nuovo per il mio corpo. Non mi rendevo conto di quello che facesse, mi domandavo: che cosa sta facendo? Cammina da questo lato? Mi faceva girare in calesita, prima su una gamba, poi su un’altra, era tutto così diverso… Quando abbiamo smesso di ballare mi sentivo tremare. Questo è stato il primo incontro. Poi è partito e non l’ho più visto. Solo dopo mi hanno detto che avevo ballato con Gavito, per questo era così speciale: con il suo abbraccio intenso – tutti al Beso ballano abbracciati –
il suo abbraccio però era tanto profondo che anche il mio lo diventava, il mio braccio sinistro sembrava quasi avanzare rispetto al mio corpo e proseguire sul suo.
Nel marzo del 2002, l’ho incontrato di nuovo al Beso. Mi ha invitata di nuovo a ballare. Non ballava con nessuna quella sera – e stava invitando a ballare me! – Ero tutta nervosa perché ora sapevo chi era. Abbiamo ballato due tanghi e poi mi ha chiesto se potevo andare al Sunderland il sabato sera. Mi sono detta: al Sunderland il sabato sera? Mi sta invitando a uscire? Gli ho risposto: « No… ho un fidanzato » e lui « ma no, vieni, mi piace ballare con te, lì c’è la musica giusta, c’è spazio per ballare, si va in gruppo… ». Conoscevo il Sunderland, è frequentato soprattutto da coppie; diceva che voleva andare lì perché si poteva ballare di più… In realtà era tutta un’astuzia, perché sapeva che stava tornando al Sunderland dopo tanto tempo e sicuramente gli avrebbero chiesto di ballare un tango, aveva pianificato tutto perché ballassi con lui davanti a tutti.
Non sapevo cosa fare. Alla fine sono andata con un’amica e ci siamo sedute al suo tavolo, dove c’era molta gente. Quando hanno chiesto a Gavito di ballare mi ha detto: « Facciamo un tango insieme? » gli ho risposto: « No!!! sei matto? » E lui: « Stai tranquilla, ma non incrociare al cinque! L’unica cosa che devi fare è non incrociare al cinque » « che vuoi dire? Non incrociare al cinque? » Gavito: « Tu aspetta, non avere fretta e non incrociare al cinque!».
È partita la musica: El ingeniero, di Carlos Di Sarli... È stato bellissimo. Non mi ricordo cosa ho fatto, non sapevo fare niente di quello che faceva Gavito, solo dopo ho imparato a ballare con lui, ma in quel momento era tutto nuovo... Mi ricordo solo dell’incrocio: mi ha fatto fare tutti gli incroci piano, è stato bellissimo.
Quando è finito il tango, mi ha preso da parte e mi detto che Marcela, la sua ballerina, era incinta e stava cercando un’altra compagna. Marcela avrebbe continuato a lavorare negli spettacoli dei Forever Tango ma non avrebbe potuto accompagnarlo in nessun’altra occasione: stage, esibizioni. Io dicevo che era matto, non gli credevo. Sapevo che Gavito era un seduttore, mi sembrava un corteggiamento e poi non credevo possibile che volesse proprio me come ballerina. Non ero nessuno in quel momento, c’erano tante ballerine brave che potevano ballare
con lui, non capivo perché stesse scegliendo proprio me, ma mi disse che non voleva una ballerina già formata, voleva “farla lui”. Inoltre diceva che avevo una cosa che non si poteva insegnare: la sensualità, la femminilità: per questo mi sceglieva. Io non mi sentivo così. Gavito, nel tempo, mi ha fatto scoprire questa parte di me. Continuavo a pensare che mi stesse corteggiando. Poi ho indagato, ho chiesto in giro e ho scoperto che era vero che stava cercando una nuova compagna, aveva già fatto altre prove a sorpresa ad altre ballerine, a suo modo stava facendo un “casting” e il ballo al Sunderland era stata la mia audizione!
Pochi giorni dopo abbiamo fatto un primo incontro nel Beso, una lezione, un ensajo, dove in un’ora mi ha fatto vedere tutto: l’otto indietro, l’otto in avanti, il boleo, l’incrocio… Tante cose. Impazzivo. Era troppo difficile per me: tutto quello che aveva elaborato per la tecnica femminile me l’ha fatto fare in un ora! Ho dovuto imparare tutto di nuovo, pensavo di saperle fare queste cose, ma no… non le sapevo fare, tutta la tecnica era diversa, con la caratteristica di dare valore ad ogni dettaglio.

Intervista a cura di Marianna Menzione
Tratta da
Tangomagazine – Novembre 2006

Poliedrico o...

Forse il caldo, che mi prende nelle notti di tango estive, forse gli arabeschi del destino, forse... In pratica guardate cosa ho scovato su YouTube. Mi ricorda il video di Micheal Jackson "Thriller". Ditemi cosa ne pensate. I più attenti lo avranno sicuramente visto nel blog "malena-tango". Allarghiamo la platea, farò bene?

giovedì, agosto 23, 2007

mercoledì, agosto 22, 2007

Félix Picherna al Catania Tango Festival 2007

Voglio dedicare questo post a Félix PichernaIl musicalizador”..

una leggenda vivente nel mondo del tango e delle storiche milonghe argentine, oramai presenza fissa al CataniaTangoFestival, ci ha regalato l’atmosfera di Buenos Aires con le sue tandas y cortinas, ma soprattutto con le sue dettagliate ed enfatizzanti descrizioni dei brani eseguiti durante le magiche milonghe etnee.

Tratto da “Intervista a Félix Picherna” di Miguel Angel García

Siamo seduti ad un tavolino d'angolo a qualche distanza dalla pista, dove persiste, nonostante l'ora tarda, la milonga bolognese dell'associazione argentina. Félix si tira indietro nella sedia e beve un sorbetto di vino. "Lasciami respirare un po', Miguel, e poi ti rispondo". Chiude gli occhi un istante, e riappare il sorriso allegro. Una boccata di fumo e comincia a parlare....



- Non sono nato a Buenos Aires, ma sono più porteño di molti. Avevo quattro anni quando i miei genitori mi portarono da Arrecifes (piccola città della provincia).
Siamo andati a vivere nella via Cerrito, quasi di fronte al teatro Colón, a trecento metri dall'obelisco. Oggi devi immaginarlo quel quartiere, che era di caseggiati malridotti nei quali vivevano centinaia di famiglie. Hanno buttato tutto giù per fare l'ampliamento della Nueve de Julio, quella che le dicono la più larga del mondo.

- Com'è stata la tua infanzia?
- La mia era una famiglia povera. A sette anni mi guadagnavo da vivere distribuendo giornali e riviste nei caseggiati vicini. Molti erano in demolizione; allora, con un gruppetto di amici della mia età ci siamo messi a recuperare piombo e rame dalle montagne di rovine. Ricordo che con i soldi che abbiamo presi, abbiamo comprato scarpe da tennis nuove e un pallone di gomma nera. Avevo otto anni quando conobbi la maledetta sigaretta, ricordo le marche, Tecla, Columbia, Barrilete, Brasil, Gavilán...
Bada bene, io non ero un bambino della strada. Ho fatto le elementari nella scuola Presidente Roca, nella via Tucumán angolo Libertad. Ho avuto la fortuna di essere scelto come il migliore compagno nel terzo e quarto anno, e come premio mi hanno inviato in colonia a Mar del Plata, t'immagini che allegria…

- Non credo che fosse semplice fortuna; già allora eri popolare tra i tuoi compagni di scuola per la tua simpatia, o sbaglio?
- Sì, devo dire che ero un ragazzino molto vivace e curioso. Mi ricordo l'attrazione che sentivo per la via Corrientes, con i suoi caffè, teatri, milongas. Ero ancora un bambino quando conobbi tanti Grandi: Miguel Caló, Firpo, De Caro, Charlo, Alberto Gómez, Scarpino, Caldarella, Di Sarli, Troilo, Eve Bedruni, Fiorentino, Marino, Beniamino Gigli, Miguel de Molina, Pugliese, Canaro ed altri ancora.
- Tanto piccolo ed eri già un appassionato del tango?
- No, è che ho avuto sempre buona memoria, e ricordo tutto. Ma nella mia testa, a quell'età, il posto centrale era occupato dalla 'macchina' di River Plate (nomignolo di una famosa squadra di calcio di Buenos Aires): Muñoz, Moreno, Pedernera, Labruna e Lustou, come vedi ancora ricordo. E anche le formazioni delle altre grandi squadre dell'epoca d'oro del calcio argentino. E i titoli di più di duecento filmati dell'epoca, e i nomi delle sale da cinema della via Lavalle (nota: in cinquecento metri di questa strada di Buenos Aires c'erano più di 150 sale da cinema).
- Qual'è il momento più significativo della tua infanzia?
Ti ho detto che finalmente sloggiarono tutti dalla via Cerrito per l'ampliamento della Nueve de Julio. Il Municipio diede alla nostra famiglia una casa nel quartiere Saavedra. Fu una riga che divise in due la mia vita di bambino, finii la vita di strada del centro, e conobbi invece una quartiere porteño di quelli classici. C'erano due vicini famosi: José María Gatica (che fu campione mondiale di box nella sua categoria) e Goyeneche, che era ancora sconosciuto e lavorava come conducente di un autobus della linea 67. Aveva intorno ai 30 anni, ed era noto nel quartiere perché cantava nei caffè a cappella e con un bicchiere di ginebra in mano.
- Quando ti sei avvicinato al tango?
- Saavedra, Villa Urquiza, Villa Pueyrredón e Villa del Parque erano quartieri che, nonostante la decadenza degli anni 50, mantenevano una tradizione tanguera, nei club e nelle sale da ballo. Ai quattordici anni sono stato assunto come bidello in un Ministero. Distribuivo mate cocido (bevanda argentina simile al the) e cartelle e corrispondenza, anche nella Casa Rosada (palazzo di governo) che era a duecento metri di distanza. Tutte le sere ascoltavo Radio Colonia di Uruguay, da dove Julio Jorge Nelson, detto "la Vedova", faceva da Dio un'ora di dischi di Gardel. Nelson diceva di lui che era "il bronzo che sorride", e spaziava tra le 800 registrazioni che si conservano di "quel che sempre canta meglio". Per un altro bicchiere di vino te le canto tutte…
- Certo che t'invito con un vino, Félix, ma al momento m'interessa di più la tua vita.
- Sicuro che non conosci una perla, il vals "Aromas del Cairo"?

- No, ma ricordo che dicevano "aromas del Cairo" (profumi del Cairo, Egitto) all'odore del Riachuelo (fiume nel sud di Buenos Aires, molto contaminato), e dalle mie parti all'odore del porto di Berisso (porto della città di La Plata), quando arrivavano i carichi di guano dal Peru…
- Continuo con la mia storia. A 16 anni frequentavo già le piste e sale di ballo dei quartieri vicini; è stato allora che mi si è svegliato lo spirito del firulete tanguero, l'amore per il tango ballato.

- Cosa che sarà stata fondamentale quando hai iniziato il tuo lavoro come musicalizzatore…
- È vero; bisogna indovinare quel che gli chiede il corpo al ballerino in ogni momento della notte, e quello con diversi pubblici. Ma è importante anche la memoria: oltre quelli del grande Carlitos che ti ho detto, ho memorizzato titoli, autori e a volte le parole di tutti i tanghi delle grandi orchestre degli anni '30, '40 e '50. Credo di avere intorno ai 4.000 temi nella mia testa.
- Com'è che ti sei messo a fare il musicalizadór?
- Mi piaceva ballare e frequentavo i boliches tangueros. Negli anni 60 le orchestre apparivano sempre meno, e alla fine sparirono. Passare dischi costava meno, e nelle milongas entrava sempre meno denaro. Io avevo bisogno di soldi e selezionare dischi era un lavoretto che mi veniva naturale. Il mio vizio era il gioco, mi sono sempre piaciute le corse di cavalli e i casinò. Nonostante frequentassi ambienti "pesanti", mai mi sono drogato né sono finito in un Commissariato di polizia.
- Ti credo, con l'età che hai sembri un ragazzo. Adesso ti faccio una di quelle domande maledette: quali sono i tuoi tanghi favoriti?
- Sono tanti, fratello! Vediamo, scrivi e fermami quando vuoi:
El flete - D'Arienzo
Comparsa criolla - Tanturi
El taladro - De Angelis
Pablo - Troilo
Inspiración - Troilo, Canaro
Café Domínguez - D'Agostino
Qué te importa si te lloro - Caló
Malena - Demare
El monito - De Caro, Pugliese
La carcajada - Firpo
La Tablada - Donato
Canaro en París - Rodríguez
Tinta verde - Di Sarli
Ninguna - Siro Fernández
La cumparsita - Matos Rodríguez
El Yaguarón - Biagi
Criolla linda - Lomuto
La torcacita - Di Sarli
Tigre viejo - Fresedo

- Fermati, fermati che qui facciamo la mattinata! Per finire, dimmi una cosa di tango che ti piace, o che adoperi quando lavori.
- "Se murió el morocho y allá en la barriada los puntos más bravos maldiciendo están, vos eras el hijo de todas las madres, eras el amigo más bueno y más fiel, qué triste se queda sin vos Buenos Aires, que Dios te bendiga, ¡Carlitos Gardel!"
"È morto il brunetto e là nel quartiere i tizi più duri maledicono il destino. Eri il figlio di tutte le madri, eri l'amico più buono e fedele, che triste rimane senza di te Buenos Aires, Dio ti benedica, Carlitos Gardel!"

Finii piano il mio whisky mentre Félix, sempre in movimento, ordinava le sue interminabili pile di cd e parlava animatamente con Patricio. Ha la stampa del porteño di un tempo, pensai: milonga, corsa dei cavalli, donne e gioco. Più che un musicalizadór, è una corda che unisce il Buenos Aires del passato con questa bella gente di Bologna, Parigi, Amsterdam, Barcellona, Lubeck e Marsiglia. Se io fossi del governo, giuro che lo nominerei ambasciatore della cultura argentina. Ma non sono del governo.
Misi il giaccone, salutai gli amici, e m'indirizzai piano verso casa mia.

Miguel Angel García
Bolonia, febrero de 2001

Signori silenzio, balla Frumboli

Nel video, girato in Slovenia lo scorso inverno, Chico Frumboli ed Eugenia Parilla ballano Poema (F.Canaro - R.Maida 1935)
Per me il suo stile è la più attuale congiunzione tra classico e moderno nel mondo del tango. Non stonano le colgadas e le volcadas su un brano degli anni trenta e si miscelano perfettamente ad alcuni passi e cambi di ritmo tipicamente milongheri. Geniale.




p.s. Per sapere di più su You Tube trovate dei commenti molto interessanti sul video.

Esibizione di "Pablo Ojeda y Beatriz Romero" al CTF2007

Pablo Ojeda y Beatriz Romero (www.pabloybeatriz.com) si esibiscono durante le serate del Catania Tango Festival 2007.

Giannicola

martedì, agosto 21, 2007

Los Palmeras - El Bombon Asesino

Chi ha visto sà... chi invece non era presente capirà a breve.


Ella se agita, toda la noche mueve la cinturita
y pa colmo usa pollera cortita
el meneo la levanta todita

Ella bonita, baila mueve se menea se exita
y cuando se le va parando solita
ella sigue porque sabe que irrita

Es que ella tiene un bombon asesino
se sabe un bombon bien latino

Es que es un bombon suculento
con ese bombon casamiento

Sabe del bombon y lo mueve
menea el bombon cuando quiere

Parece un bombon insaciable
seguro un bombon masticable
me como el bombon

Le strade blu - Radio sis

Intervista ad Angelo Grasso e Olga Greco andata in onda su radio sis circa un mese fa.
Si parla del tango a Catania e in generale, dei Bajo Fondo Tango Club e un po' di pensieri sparsi.



durata: 36 minuti
dimensioni: 25 MB

Esibizione "El Indio" Y Sofia Saborido al CTF 2007

Pedro Benavente "El Indio" y Sofia Saborido durante le esibizioni presso il "lido Azzurro" in occasione del Catania Tango Festival 2007.



Giannicola

lunedì, agosto 20, 2007

CTF 2007, Back "stage"...Angelo's Angels



Perdonate la primitivita' del ciak video ma volevo condividere un altro ricordo di come erano....
in quella calda estate affollata di seguidore ...and that is all Folks!
Parola di Sisilly

Pantera Tanguera


Dancer: Daniele Trovato y Olga Greco

Declaraciòn

Spettacolo di danza e tango contemporaneo "Declaraciòn" di Domenica 12 agosto presso il teatro "Le Ciminiere" di Catania



guarda il trailer di Declaraciòn

domenica, agosto 19, 2007

MARIANA AVENA - CAMBALACHE


HISPANIC TANGO SINGER FROM ARGENTINA
LEONARDO MARCONI SEXTETO FROM BUENOS AIRES

Tango
1934
Music: Enrique Santos Discepolo
Lyric: Enrique Santos Discepolo

CambalacheRigattiere
Que el mundo fue y será una porqueríaya lo sé...
(¡En el quinientos seis y en el dos mil también!).
Que siempre ha habido chorros,
maquiavelos y estafaos,
contentos y amargaos,
valores y dublé...
Pero que el siglo veinte
es un despliegue
de maldá insolente,
ya no hay quien lo niegue.
Vivimos revolcaos
en un merengue
y en un mismo lodo
todos manoseaos...

¡Hoy resulta que es lo mismo
ser derecho que traidor!...
¡Ignorante, sabio o chorro,
generoso o estafador!
¡Todo es igual!
¡Nada es mejor!
¡Lo mismo un burro
que un gran profesor!
No hay aplazaos
ni escalafón,
los inmorales
nos han igualao.
Si uno vive en la impostura
y otro roba en su ambición,
¡da lo mismo que sea cura,
colchonero, rey de bastos,
caradura o polizón!...

¡Qué falta de respeto, qué atropello
a la razón!
¡Cualquiera es un señor!
¡Cualquiera es un ladrón!
Mezclao con Stavisky va Don Bosco
y "La Mignón",
Don Chicho y Napoleón,
Carnera y San Martín...
Igual que en la vidriera irrespetuosa
de los cambalaches
se ha mezclao la vida,
y herida por un sable sin remaches
ves llorar la Biblia
contra un calefón...

¡Siglo veinte, cambalache
problemático y febril!...
El que no llora no mama
y el que no afana es un gil!
¡Dale nomás!
¡Dale que va!
¡Que allá en el horno
nos vamo a encontrar!
¡No pienses más,
sentate a un lao,
que a nadie importa
si naciste honrao!
Es lo mismo el que labura
noche y día como un buey,
que el que vive de los otros,
que el que mata, que el que cura
o está fuera de la ley...
Che il mondo fu e sará una porcheria giá lo so...
(Nel cinquecento sei e nel duemila anche!).
Che sempre ci sono stati ladri,
macchiavelli e truffatori,
contenti e amareggiati,
valori e falsitá...
Ma che il ventesimo secolo
è uno spiegamento
di malvaggitá insolente,
giá non c'è chi lo nega.
Viviamo arrotolati
in una meringa
e nello stesso fango
tutti umiliati...

Oggi risulta che è lo stesso
essere retto che traditore!...
ignorante, saggio o ladro,
generoso o truffatore!
Tutto è uguale!
Niente è meglio!
Lo stesso un asino
che un grande professore!
Non ci sono bocciati
ne graduati,
gli ignoranti
ci hanno uguagliati.
Se uno vive nell'impostura
e l'altro ruba per sua ambizione,
fa lo stesso che sia prete,
materassaio, re di bastoni,
facciatosta o vagabondo!...

¡Che mancanza di rispetto, che soppruso
alla ragione!
Ognuno è un signore!
Ognuno è un ladrone!
Mescolato con Stavisky va Don Bosco
e "La Mignón",
Don Chicho e Napoleóne,
Carnera e San Martín...
Uguale che in una vetrina irrispettosa
dei rigattieri
si è mescolata la vita,
e ferita da una sciabola senza repliche
vedi piangere la Bibbia
contro uno scaldabagno...

Ventesimo secolo, rigattiere
problematico e febbrile!...
Quello che non piange non si allatta
e quello che non ruba è un fesso!
Dai ancora!
Dai che va!
Che lí nel forno (crematoio)
andiamo ad incontrarci!
Non pensi più,
siediti a un lato,
che a nessuno importa
se sei nato onorato!
É lo stesso quello che lavora
notte e giorno come un bue,
quello che vive degli altri,
quello che ammazza, quello che cura
o sta fuori della legge...

sabato, agosto 18, 2007

Esibizione al CTF2007 - Walter Cardozo y Margarita Klurfan

Esibizione, al Catania Tango Festival 2007, dei maestri argentini Walter Cardozo e Margarita Klurfan durante le serate del festival.


a presto con le altre esibizioni..
Giannicola

Baile de Bienvenida al CTF2007


Giovedi 9 Agosto - Lido Azzurro , La Plaza
BAILE de BIENVENIDA, presentazione dei Maestri del Festival;
Pedro Benavente "EL INDIO" y Sofia SABORIDO - Pablo OJEDA y Beatriz ROMERO
Walter CARDOZO y Margarita KLURFAN - Javier ANTAR y Maria TRUBBA
Presenta Angelo Grasso

venerdì, agosto 17, 2007

"Tanghéri" al Catania Tango Festival 2007

Dalla serie... c'eravamo pure noi...slideshow in continuo aggiornamento ;)




..prossimamente le foto delle serate e delle esibizioni dei maestri argentini..


keep in touch.

Giannicola

giovedì, agosto 16, 2007

Tanghetto

Tanghetto è una band argentina guidata da Max Masri (sintetizzatori e programmazione) e da Diego S. Velázquez (chitarre) creata nell’anno 2001. Il nome “Tanghetto” (la combinazione delle parole “tango” e “ghetto”) è ispirato alle “piccole Argentine”: le comunità di emigrati argentini all’estero.

Negli anni ’90, Max Masri (uno degli ultimi e più giovani discepoli del leggendario compositore argentino Virgilio Expósito) ritornò a Buenos Aires dopo vivere interessanti esperienze insieme agli emigrati argentini in Germania, riportando con se un’idea: creare un nuovo linguaggio musicale. Alla fine del 1998 iniziò a lavorare con il compositore e strumentista Diego Velázquez ed allora registrarono i primi pezzi di “Electrotango”. Nel 2001 l’idea fu rivisitata con un suono più moderno, composizioni al 100% originali ed un nome: Tanghetto era nato.

La formazione odierna conta anche con Hugo Satorre (bandoneón), Matías Novelle (batteria acustica ed elettronica), Gabriel Clenar (pianoforte) e Chau Xu (violoncello e l’strumento ad arco cinese erhu).

Nel dicembre 2003 uscì il loro album debutto “Emigrante (electrotango)”. Fu subito un successo di vendite in Argentina, giungendo ai primi posti di importanti classifiche (1° in Tower Records o Zivals). Nominato ai Latin Grammy Awards nella categoria “Miglior Album Strumentale” il 14 luglio 2004, diventava disco d’oro nell’inizio del 2005

Nel 2004 la band ha incrementato i show dal vivo, tra i più importanti: II Mondiale di Tango, VII Festival Buenos Aires Tango (4000 spettatori), Festival della Avenida Corrientes (realizzato ai piedi del monumento simbolo di Buenos Aires: l’obelisco) con più di 15000 presenze, Teatro ND Ateneo (pieno 2 volte), Club del Vino, ecc. Il 2005 è stato l’anno dei primi concerti in Europa. La band si è esibita in Italia e Francia nel mese di dicembre. Fra i progetti per il 2006 ci sono una tournée nella West Coast degli Stati Uniti e la seconda tournée europea.

Per Tanghetto la danza è molto importante, essenziale. Tra i professionisti che hanno collaborato con la band ci sono Sebastián Arce e Mariana Montes, Fabián Salas e Carolina del Rivero, Mariano “Chicho” Frumboli e Celine Ruiz.



Il 10 dicembre 2004 i musici di Tanghetto hanno pubblicato un progetto parallelo sotto lo pseudonimo “Hybrid Tango”. Questo album porta la fusione tra tango ed elettronica più in là rispetto a quello fino ad allora sentito, dando vita ad un progetto che si avvicina di più alla world music, con richiami al flamenco, ai ritmi latinoamericani ed al jazz. Il disco è stato ugualmente apprezzato dai critici e dal pubblico in generale, condividendo –assieme a “Emigrante (electrotango)”– le classifiche di musica alternativa. Diversi pezzi di “Hybrid Tango” sono oggi parte del repertorio della band. Il 23 agosto 2005 anche questo album è stato nominato ad un Latin Grammy Award, questa volta nella categoria “Miglior Album di Tango”, cosa che ha destato controversia negli ambienti di tango più tradizionalisti.

A febbraio 2005 la casa discografica Constitution Music ha pubblicato una compilation chiamata “Tangophobia Vol. 1”, che contiene 5 pezzi inediti di Tanghetto, oltre a registrazioni di altri artisti.

Tra marzo e settembre 2005 Tanghetto ha lavorato alla realizzazione di remixes house/trance/progressive di 12 dei loro pezzi insieme a rinomati DJ’s argentini. Così è nato “Buenos Aires Remixed”, che contiene anche 2 covers (“Enjoy the Silence” dei Depeche Mode e “Blue Monday” dei New Order), pubblicato nel mese di ottobre dello stesso anno. Il disco ha esaurito 2 riedizioni.

Al momento la band lavora al loro primo DVD e sta registrando il prossimo album in studio (successore di “Emigrante (electrotango)”.

mercoledì, agosto 15, 2007

NisiDanceFestival - Messina

Un saluto speciale a tanghéri, tanghére, blogghettàri e lurker!

Siccome al termine del Festival di Catania non avremo i piedi abbastanza cotti (Aliento e el Torito possono confermare), ecco una soluzione per ridurli definitivamente in pappa: il Nisidancefestival a Fiumedinisi (ME)!

Quando e dove
Le serate di ballo saranno a Fiumedinisi (ME) nei giorni 17, 18 e 19 agosto a partire dalle ore 21:00
con presenza (e relative esibizioni) di Alejandro Angelica y Tali Gon.

Venerdì 17 in Via Bottari alle 21:30
Sabato 18 in Piazza Matrice alle 21:00 (musicalizza Angelo Grasso)
Domenica 19 in Piazza S.Pietro alle 23:00
I luoghi sono a rotazione perché negli stessi giorni, ci saranno serate di Folklorrore, Hip-Hop, Liscio, Danze caraibiche e Latrino-americane :(

Quanto?
Aggràtise, con il bonus di una bella passeggiata, milonga sotto le stelle e la possibilità di fare il bagno a fiume (òccio che è freddo!!)

Lezioni
A causa di problemi logistici credo non si sia organizzato un calendario delle lezioni, ma i maestri sono disponibili ad eventuali lezioni private.

Se sarà raggiunto un determinato numero di iscritti, effettueranno una lezione per ogni sera ma non conosco i costi (bisogna chiamare il responsabile al numero sottoindicato)
La lezione sarà alle alle ore 20 per consentire a quanti lo desiderano, di non dover effettuare due volte nella stessa giornata il tragitto per giungere a Fiumedinisi.

Info e prenotazioni
Per prenotazioni e informazioni: Mr. Marco Catania +39.338.755.73.84
Ci si vede in milonga!

Jorge Torres y Mariela Franganillo



Performance by Jorge Torres and Mariela Franganillo at Sat. Milonga of NYC Tango Marathon, April 8, 2007

martedì, agosto 14, 2007

Bajo un cielo de estrellas (Calò-Beròn) Julio e Coryna Siracusa 27.07.07


Vi attenziono questi due miei allievi che, sono certo, faranno strada.


Siracusa Tango Festival: Julio Balmaceda y Corina De La Rosa.

lunedì, agosto 13, 2007

Teniamola d'occhio

Il post di oggi lo dedico alla chica Juana Sepulveda, tra le migliori allieve di Naveira. Insieme a Chicho Frumboli ha partecipato al congresso internazionale di tango Paris 2007.


Musica: Amor Porteno / Gotan Project

Tango - Vals




Gabriel Missè and Guillermina Wilson

The Log Driver's Waltz

National Film Board of Canada 1979.




Otros Aires - Allerdings


Tercer videoclip de la banda de tango electrónico. Grabado en vivo en distintas performances de la gira europea 2006, y en un show realizado en el teatro Empire de Buenos Aires en el 2007

domenica, agosto 12, 2007

Bajo fondo tango club - Exodo II


Concerto dei Bajofondo tango club a Zafferana, Catania.

sabato, agosto 11, 2007

VIDA - Alfonsina Storni

VidaVita
Mis nervios están locos, en las venas.
La sangre hierve, líquido de fuego
Salta de mis labios donde finge luego
La alegría de todas las verbenas.

Tengo deseos de reír; las penas,
Que de domar a voluntad no alego,
Hoy conmigo no juegan y yo juego
Con la tristeza azul de que están llenas.

El mundo late; toda su armonía
La siento tan vibrante que hago mía
Cuanto escancio en su trova de hechicera.
¡Es que abrí la ventana hace un momento

Y en las alas finísimas del viento
Me ha traído su sol la Primavera!
I miei nervi stanno impazzendo, nelle vene.
Il sangue ribolle, liquido di fuoco
salta dalle mie labbra dove poi finge
l’allegria di tutte le feste popolari.

Ho il desiderio di ridere , le pene
che di domare la volontà non dichiaro,
oggi con me non giocano ed io gioco
con la tristezza blu di cui son piene.

Il mondo palpita; tutta la sua armonia
la sento così vibrante che la faccio mia
Quanto sidro versato nel suo verso d’ammaliatrice.
Sarà perchè ho aperto la finestra un momento fa

E nelle ali finissime del vento
mi ha portato il suo sole la Primavera!

venerdì, agosto 10, 2007

Karina Levine - "Corazón al Sur"


Artist: Karina Levine
Song: Corazón al Sur

giovedì, agosto 09, 2007

mercoledì, agosto 08, 2007

La pulpera de santa lucia - Ignacio Corsini



Ignacio Corsini (1891-1967) canta el vals LA PULPERA DE SANTA LUCÍA (1929), una de las obras cumbres de la música popular argentina.

Ignacio Corsini nació en Sicilia (Italia) y en 1896 emigró a la Argentina. Se formó con los legendarios creadores del canto y el teatro argentinos, el payador Bettinotti y Pepe Podestá. Durante los años '30, fue la máxima estrella de la canción porteña, junto con Carlos Gardel y Agustín Magaldi.

'La pulpera de Santa Lucía' fue compuesto por el músico Enrique Maciel y el poeta Héctor Pedro Blomberg en 1928. Para decepción de los autores, la pieza fue rechazada y descartada hasta el año siguiente, cuando Ignacio Corsini la estrenó en Radio Prieto, convirtiéndola rápidamente en un éxito y dando origen a la leyenda.

Era rubia y sus ojos celestes
reflejaban la gloria del día
y cantaba como una calandria
la pulpera de Santa Lucía.

Era flor de la vieja parroquia.
¿Quién fue el gaucho que no la quería?
Los soldados de cuatro cuarteles
suspiraban en la pulpería.

Le cantó el payador mazorquero
con un dulce gemir de vihuelas
en la reja que olía a jazmines,
en el patio que olía a diamelas.

"Con el alma te quiero, pulpera,
y algún día tendrás que ser mía,
mientras llenan las noches del barrio
las guitarras de Santa Lucía".

La llevó un payador de Lavalle
cuando el año cuarenta moría;
ya no alumbran sus ojos celestes
la parroquia de Santa Lucía.

No volvieron los trompas de Rosas
a cantarle vidalas y cielos.
En la reja de la pulpería
los jazmines lloraban de celos.

Y volvió el payador mazorquero
a cantar en el patio vacío
la doliente y postrer serenata
que llevábase el viento del río:

¿Dónde estás con tus ojos celestes,
oh pulpera que no fuiste mía?"
¡Cómo lloran por ti las guitarras,
las guitarras de Santa Lucía!

Vedi anche I Siciliani del tango
Métempsycose Isabel Camps Laredo Montoneri Gianluca Leone MicMac Giannicola Manuela Anania Sergio La Pigna

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