lunedì, luglio 23, 2007

L’etoile ha imparato il tango

«Scusi, è qui che si impara il tango?».
Una frase che, nello stesso tempo, fa parte dello spettacolo e della vita.
Perché Luciana Savignano, superati i 60 anni con la forma invidiabile e la levità delle donne destinate a emanare sempre fascino, ha smesso le scarpette basse di danzatrice classica, ha lasciato da parte il celebre Bolero in versione Bejart e le altre coreografie che hanno costellato una mirabile carriera, per indossare scarpe con dodici centimetri di tacco e “imparare” il tango. La celebre étoile ha raccontato così la sua prima volta: «Non avevo mai ballato il tango finora. La mia prima lezione era da filmare. Mi sembrava di non aver mai danzato. Mi sono affidata ad Alejandro Angelica che mi ha insegnato con dolcezza e durezza. Mi ha costretta a lasciarmi condurre. Alla fine l’ho seguito e i passi si sono succeduti uno dopo l’altro con una naturalezza che mi ha stupita. Ma alla sera non sentivo più le gambe».

Questa è la vera forza di chi è capace di rimettersi in gioco. Con la coscienza che la danza è anzitutto un istinto e nulla meglio che il tango può farlo venir fuori. Così, infatti, si racconta la Savignano: «Sono un’istintiva, ho sempre sentito la necessità di presentarmi per quello che sono e di circondarmi di tutte le cose più vere, più genuine. Io ho bisogno di limpidezza e, mio malgrado, raramente ne trovo. Questo a volte mi porterebbe a nascondermi, a ripararmi… ma poi entro in palcoscenico, non vedo più nessuno, e respiro uno “stato di grazia” nel quale riesco a venir fuori io. Non ho mai ballato per diventare qualcuno. È stato un mio bisogno, che mi ha fortificato».

Nessuna meraviglia, dunque, che, partito da Milano lo scorso maggio, prodotto dal Teatro Parenti, Tango di luna, quasi uno spettacolo da camera, giri l’Italia dandoci una nuova versione di una delle più famose danzatrici del mondo. E rivelandoci l’anima profonda del tango. Sì, perché Angelica, che balla con la Savignano le coreografie di Susanna Beltrami, è un tanguero duro e puro, che “snobba” perfino il grande Astor Piazzolla: «Non amo gli spettacoli di tango che puntano su un folclore esteriore senza spiegare l’essenza del ballo argentino. Qui i principi del tango sono rispettati: c’è chi porta e chi segue. E abbiamo utilizzato le vere musiche del tango scegliendo Osvaldo Pugliese e tralasciando Piazzolla».

Tango di luna è la storia di cinque lezioni, un intreccio, dal tempo indefinito, di danza e di passione, di mondi e musiche diverse (c’è anche un intermezzo wagneriano), di passati che si scontrano e di un presente che unisce. Anche se non si sa per quanto. Ambientato in una milonga abbandonata, ha anche un terzo personaggio (interpretato da Matteo Bittante), un cameriere dal fare ambiguo, sempre al servizio di ciò che accade. Ma ormai in quella milonga, ancorata ad anni lontani e a uno splendore che c’è solo nei ricordi, nulla sarà come prima.

Tratto dal periodico "La Galleria"

Adios Muchachos



Adiós, muchachos, compañeros de mi vida,
barra querida de aquellos tiempos.
Me toca a mí hoy emprender la retirada,
debo alejarme de mi buena muchachada.
Adiós, muchachos. Ya me voy y me resigno...
Contra el destino nadie la talla...
Se terminaron para mí todas las farras,
mi cuerpo enfermo no resiste más...

Acuden a mi mente
recuerdos de otros tiempos,
de los bellos momentos
que antaño disfruté
cerquita de mi madre,
santa viejita,
y de mi noviecita
que tanto idolatré...
¿Se acuerdan que era hermosa,
más bella que una diosa
y que ebrio yo de amor,
le di mi corazón,
mas el Señor, celoso
de sus encantos,
hundiéndome en el llanto
me la llevó?

é Tango

E' TANGO e' un prodotto editoriale che si affaccia sul mercato come LA RIVISTA a carattere nazionale dedicata interamente al Tango Argentino.
Collaborare e promuovere la rivista significa valorizzare il culto di questa danza disciplina, che vanta ormai nel panorama italiano un migliaio di scuole, associazioni, circoli distribuiti nell'intero territorio nazionale e che si dedicano all'insegnamento del tango.
Orchestrali, musicisti, dj-set sempre piu' qualificati. Centinaia i maestri Argentini professionisti che insegnano stabilmente in Italia con stage, corsi intensivi, Accademie stabili. Decine i Festival internazionali che sempre piu' determinano attrazioni catalizzanti, composti da corsi intensivi, esibizioni, spettacoli. Cinematografia, spot pubblicitari, coreografie nel mondo della moda utilizzano sempre piu' frequentemente il pathos e l'eleganza di un tango.
Questo e' il mondo del tango oggi in Italia, un connubio ed un incontro importante di due culture, quella Argentina e quella Italiana, che convergono, anche se geograficamente molto lontane, in quelle origini latine cosi' comuni quando si parla di passione e sentimento.
E' tango si propone come LA RIVISTA di settore, puntando principalmente nella qualita' di contenuti ed immagini ed ,in primis nei propositi.
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