mercoledì, ottobre 31, 2007

Giovedì Empire


Straordinariamente per questa settimana la serata all'Empire si sposta al giovedì.

Tango&Lounge - Empire

L'appuntamento resta invariato alle 22.00 e si continua a ballare fino alle 2!

Anche in questa serata, come ogni mercoledì di fine mese saranno le donne ad invitare e il fatto che ci sarà Roberto Reis come ospite in sala sarà un incentivo per tutte coloro le quali vorranno deliziarsi del suo abbraccio.

EMPIRE, via Zolfatai n. 12 (ultima traversa a sx di v.le Libertà)

Tanghero futuro

Sono andato a ballare sia venerdì che sabato e, in entrambi i casi, sono stato “toccato” dalla cafonaggine di parecchi tangheri, se così possono essere definiti. Di Ronda, neppure a parlarne.

Il tango dovrebbe essere stile, eleganza, portamento, ed invece....

Penso tra breve saremo costretti ad andare a ballare così:





Non mi lamento dei tacchi che hanno più volte incontrato la mia caviglia, né degli spintoni accidentali. Parlo di figuri che utilizzano il proprio corpo per farsi spazio, gomiti ben alzati pronti a fracassare le costole altrui, tacchi delle partner utilizzati a mo’ di fendenti, spintoni alla schiena perché stai andando più lento di quanto loro vogliano e, una volta superatoti, si girano ad osservarti con l’aria di chi ti minaccia e ti avverte di lasciargli spazio.

E’ mai possibile sentire il tanfo di un atteggiamento “mafioso” anche in ambienti che prima ne apparivano scevri?

Cosa si può fare per evitare che tali individui (tangheri mi sembrava eccessivo) siano in grado di rispettare l’altrui spazio? O si è costretti, pur di non scendere allo stesso infimo livello, a rintanarsi in piccole milonghe private passando pure per coloro che si sentono superiori?

Il peggio è che a creare questo mio malessere sono in pochi, ma sufficienti a farti preferire il focolare domestico ad una sana ballata.

Sperando in un futuro migliore… che la “ronda” (leggi “buona educazione”) li assista…

lunedì, ottobre 29, 2007

domenica, ottobre 28, 2007

venerdì, ottobre 26, 2007

Esteban Morgado

Eccellente chitarrista, compositore e arrangiatore, Esteban Morgado nasce a Buenos Aires nel 1958. Dopo aver seguito i corsi dei maestri Hector Stafforini, Manolo Juarez, Miguel Angel Girolet e Gabriel Senanes, lavora sia in ambito locale che internazionale, collaborando con numerosi musicisti, cantanti e attori: Alfredo Zitarrosa, Isabel Parra, Ranko Fuchisawa, Roberto Goyeneche, Litto Nebbia, Raúl Lavie, Ernesto Acher.

In veste di musicista e arrangiatore si trova spesso ad affiancare la cantante Adriana Varela, mentre partecipa, sempre in collaborazione con musicisti ed orchestre, ad eventi prestigiosi, tra cui l'Encuentro de las Américas, organizzato da Quincy Jones a Miami nel 1994, La cumbre de los países de Iberoamérica, a Cartagena (Colombia) nel 1993, il Festival del Rey, a Barcellona, nel 1998.

Con il quartetto che porta il suo nome, nonché a fianco di artisti come Lidia Borda e Brian Chambouleyron (con cui sviluppa il progetto Patio de Tango), Morgado si esibisce in occasione di svariati festival internazionali, prendendo parte anche a programmi televisivi come “Letra y Música”, condotto da Silvina Cnediek.

Oltre a svolgere regolarmente, sin dagli anni ottanta, l’attività di insegnante attraverso numerosi laboratori, corsi e seminari, nel 2002 Morgado imprime una svolta alla sua carriera iniziando ad esibirsi da solo in uno dei locali più importanti di Buenos Aires, il 36 Billares: il successo è tale che l’anno seguente si raccolgono ben 12.000 persone per ascoltarlo. Nel 2003 il disco Cuesta arriba gli guadagna il Premio Carlos Gardel nella categoria miglior artista di tango, a conferma della sua lunga e prestigiosa attività al servizio di questa rinnovata tradizione musicale.
tratto da romaeuropa.net

Alcuni brani tratti dall'album "Cuesta Arriba Tango" da ascoltare con il realplayer

Alas De Tango (Gurevich L. / Scherman Alicia)
Artist : Esteban Morgado Cuarteto
Sings : Leon Gieco

Cinema Paradiso (Ennio Morricone)
Artist : Esteban Morgado Cuarteto

Soledades (Esteban Morgado)
Artist : Esteban Morgado Cuarteto

Potete ascoltare il resto dei brani e acquistare il Cd su Tangostore

http://www.estebanmorgado.com.ar/

giovedì, ottobre 25, 2007

Viaggio nei quartieri di Buenos Aires - La Boca, anima genovese

Come tutti saprete, ci sono parecchi quartieri di Buenos Aires che, insieme ad altre zone dell'Argentina, a cavallo tra il XIX e il XX secolo sono stati popolati da emigranti italiani: in ognuno di questi quartieri hanno trovato dimora il carattere e le peculiarità di diverse nostre Regioni come la Liguria, la Campania e la Sicilia.
Mi emoziona sempre leggere delle vicende che i nostri connazionali vissero in quei luoghi che sento vicini per la passione che nutro per il Tango, soprattutto se penso che lo sviluppo di questa musica e di questo ballo è anche merito di noi Italiani, che abbiamo contribuito a crearlo e a connotarlo con le note malinconiche dell’emigrante che abbandona la sua terra e i suoi cari, che combatte per il pane e per farsi una posizione sociale, che cerca nelle note di una canzone una via di fuga da realtà fatte di nostalgia, degrado e povertà.
Uno di questi luoghi di raccolta delle nostre ondate migratorie è stato il quartiere bonariense de La Boca.


La Boca del Riachuelo.
Primo porto della città, collocato a sudest di Buenos Aires, è chiamato così perchè si trova dove il fiume Riachuelo sbocca nel Río de la Plata. Il quartiere è stato protagonista di ingenti immigrazioni, provenienti soprattutto dalla nostra Genova, che giunsero in questa zona portuense tra il 1880 e 1930.
Nei primi decenni del secolo scorso infatti, appena si arrivava in questo quartiere si aveva la sensazione di essere proprio nella città di Colombo, grazie alla presenza di pittori e poeti, commercianti , artigiani e marinai, casalinghe e prostitute che riproducevano una piccola Genova in terra argentina, con i sapori e i profumi della focaccia calda e della farinata, il dialetto genovese, la tempra industriosa di lavoratori e faccendieri che i genovesi esportarono in tutta la zona. “Anticlericali convinti di fede massone, socialista e anarchica, raccolti in quella che è l'oramai centenaria associazione mutuale La Ligure, questi vecchi genovesi resero la vita difficile a più di un parroco della chiesa locale” (cit. Emanuela Guano).
Quasi tutti abitavano nei conventillos, le case dalle pareti in lamiera che ospitavano anche fino a sei famiglie, che condividevano i servizi e si ammassavano in stanze dormitorio; i muri esterni dei conventillos erano dipinti con le vernici per le barche, avanzate nei cantieri, e hanno caratterizzato fino ai giorni nostri il volto pittoresco e multicolor della Boca.
Il porto di Genova è stato il luogo da cui iniziò questa emorragia umana, che arrivò a contare più di 20 milioni di Italiani emigrati verso le Americhe nel periodo che và dal 1860 alla vigilia della seconda guerra mondiale; come oggi si assiste inermi allo sbarco di uomini dall’Africa e dai paesi dell’Est Europeo verso le nostre coste, in quegli anni l’Argentina visse una vera e propria invasione, in parte scatenata dalla politica estera del paese che aveva tentato di attirare immigrazione “qualificata”, ma che invece dovette inaspettatamente accogliere moltitudini di genti per lo più analfabete. Il Governo, influenzato dal generale Roca, promosse infatti l’immigrazione europea con la promessa di terre e facilitazioni per abitare le campagne, ma accadde il contrario: le campagne rimasero disabitate, mentre Buenos Aires si popolò di immigrati.

A differenza delle immigrazioni successive, quella genovese dei primi decenni fu più fortunata, più industriosa e qualificata, tanto che già intorno al 1860 i genovesi erano diventati commercianti e imprenditori de La Boca, nonché proprietari di residenze nelle campagne intorno a Buenos Aires; pare che in quegli anni quella genovese fosse la comunità italiana più numerosa in Argentina, contava circa 71.000 individui nel censimento del 1869.

Nel corso dei decenni questo quartiere non ospitò solo l’operosità dei suoi abitanti, ma anche l’espressione delle loro anime attraverso la pittura ed il Tango: intorno alla seconda metà del ‘900 pittori come Benito Quinquela Martin, il pittore dei porti, dipingevano per le strade o sulle barche, caratterizzando questo quartiere con i colori delle loro creazioni, così come oggi avviene nelle innumerevoli esposizioni d’arte che si susseguono nelle sue vie.

Per quanto riguarda il tango, mi piace riportare ancora una volta le parole di Emanuela Guano “Del tango, la Boca é uno dei luoghi mitici. Lo é perché il tango esprime la malinconia degli immigrati. E lo é anche perché l'angiporto forniva lo sfondo adeguato per un ballo di origine postribolare, e per canzoni i cui testi (letras) erano scritti in lunfardo, il gergo della malavita infarcito di espressioni dialettali italiane, spesso genovesi. Fino a non molti anni fa, il tango lo si ballava fino all'alba nelle pizzerie (cantinas) della Boca, tra una porzione di faina' e un bicchiere di vino”.

Oggi La Boca è uno dei quartieri turistici più visitati di Buenos Aires, con la sua strada del Caminito, i suoi caffè, i musei, lo stadio del Boca Juniors, che ancora viene chiamato "xeneises" ("genovesi", nel dialetto genovese), i resti delle barche lasciati dalle inondazioni del Rachuelo, le case multicolor, le esposizioni di artigianato, le gallerie d'arte, gli spettacoli di strada ed il Tango ballato all'aria aperta.
Per maggiori informazioni sulla Boca dei genovesi potete visitare il portale http://www.liguri.net/

Come passa il tempo...

Salve a tutti, primi ballerini e prime ballerine della nostra amata Sicilia.
Mentre il festival di Palermo si avvicina a grandi passi (31 ottobre - 4 novembre), il nostro umore, mutevole come il tempo, ci accompagna
tra le milonghe, regalandoci abbracci e ganchos. Attenzione però a chi segue...
Il video proposto, festeggiava i 12 anni del Club Gricel, milonga de B.A.
Pareja de baile: Alejandro y Marisol.
Buona vita e buon tango.

martedì, ottobre 23, 2007

CRETE SENESI -Toscana, Siena

Dal 31 ottobre al 4 novembre 2007
"Vacanza tanguera" nelle:

CRETE SENESI

con: Fernando Serrano y Caterina Perre in: Hotel Montaperti****
a pochi km da Siena e dalle Terme di Rapolano
Costo Totale: 420,00 euro
incluso stage e serate di milonga con l'esibizione dei maestri
musicalizador: Horacio Quota
supplemento singola: 20,00 euro al giorno
prenotazione e anticipo: 150,00 euro
corsi per tutti i livelli anche principianti assoluti

A due passi dal sito della storica battaglia di Montaperti,come una terrazza su Siena, il colle del Montaperti Hotel offre ad Ovest il tramonto sulla Città del Palio e ad Est l’alba sulle Crete Senesi, in un contesto paesaggistico e storico fra i più belli d’Italia.
corsi e serate aperti anche ai residenti:
Costi: lez 1h principianti: 15,00 euro
1 lez 1h 1/2: 20,00 euro
2 lez: 40,00 euro
Pacchetto completo 3 lez 55,00 euro

PROGRAMMA DEI CORSI:
Giovedi 1
H16,00-17,00 principianti -tango
H 17,00- 18,30 intermedi - tango
H 18,30 – 20,00 avanzati- tango
Venerdì 2
H16,00-17,00 principianti- tango
H 17,00- 18,30 avanzati- tango vals
H 18,30 – 20,00 intermedi - tango vals
Sabato 3
H16,00-17,00 principianti- tango
H 17,00- 18,30 intermedi - milonga
H 18,30 – 20,00 avanzati- milonga

serate di milonga:
31 /10, 1 e 2/11: dalle 22,45 ingresso libero!!!!

sabato 3 novembre: dalle 22,45 milonga, h 24,00: esibizione dei maestri - ingresso: 8,oo euro

l'Hotel Montaperti è famoso per il suo:Ristorante "1260"
In una terra dove la gastronomia è sovrana il Ristorante “1260” interpreta perfettamente i gustosi matrimoni fra i piatti stagionali preparati esclusivamente con prodotti freschi e gli uvaggi più profumati della terra toscana. Facendosi interprete di questa antica sapienza il nostro Chef saprà introdurvi ai sapori più raffinati quanto ai piatti più tradizionali della cucina regionale.

esempi di menu:

Sformatino di porcini con crema di pecorino - Gnocchi verdi con salsa di asparagi e parmigiano - Arista al forno con crema di mele Renette -Patate al forno - Tortino di frolla con mele e pesche
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Crostini toscani - Crespelle con radicchio e crema di noci - Bocconcini di manzo alla birra
Tortino di patate - Crostata all’albicocca
nella mezza pensione sono inclusi: acqua, vino e caffè

Le Terme
sconto sull'ingresso con tessera "ARGENTINOtango"

A Rapolano Terme ci sono due stabilimenti termali: una è l' Antica Querciolaia, dove anche Giuseppe Garibaldi si è curato la ferita dell' Aspromonte. L'altro stabilimento termale si chiama Terme di San Giovanni, a 2 Km dal paese, circondato da un bosco di lecci. Entrambe hanno una sorgente di acqua a 38-39 °C, piscine e ambulatori pecializzati, dove le acque sono utilizzate per le cure termali: idromassaggi, inalazioni, nebulizzazioni, aerosol e fanghi.
Le acque sulfereo - solfato - bicarbonato - calciche hanno infatti un' azione antiflogistica, antiinfiammatoria, antianafilattica, fluidificante e econgestionante, trovando applicazioni nella nella prevenzione e nella cura delle malattie delle articolazioni, della pelle e dell' apparato respiratorio.

LE CRETE SENESI, un parco fotografico tra calanchi e biancane
Le crete senesi sono un'area compresa nei comuni di Asciano, Buonconvento, Monteroni d'Arbia, Rapolano Terme, Trequanda e San Giovanni d'Asso.E' un'area di grande valore paesaggistico per i panorami ampi e suggestivi, fatto di dolci colline interrotte da grandiosi fenomeni erosivi come calanchi e biancane.
Gli alberi sono praticamente assenti, se non raggruppati in piccoli boschetti. Mancano anche le colture arboree come vigneti ed oliveti. Il terreno è infatti argilloso, ed è coltivato solo a grano e foraggere (lupinella, sulla): l'economia agricola è da sempre legata a questi due prodotti. Ecco che che nella zona troviamo mulini ad acqua, un mulino a vento e granai fortificati (grance), oltre ad alcuni allevamenti di pecore per la produzione del pecorino.

Il territorio è ricco di acque termali, tra le quali spicca quella dell' Acqua Borra , a pochi km da Siena. Il sottosuolo, oltre che l'acqua calda, offre il famoso tartufo bianco delle crete senesi.
La zona è piaciuta anche agli Etruschi, che hanno lasciato preziose testimonianze.
e a soli 6 km..........

SIENA
La città è universalmente conosciuta per il suo patrimonio artistico e per la sostanziale unità stilistica del suo arredo urbano medievale. È stata dichiarata dall'UNESCO patrimonio dell'umanità.

Per informazioni: "ARGENTINOtango" Alessandro e Francesca Argentino 333.9449790 - 349.3716672

lunedì, ottobre 22, 2007

Milena Plebs y Miguel Angel Zotto


El tangazo "chiqué" bailado por Miguel Angel Zotto y Milena Plebs

domenica, ottobre 21, 2007

Indovinate CHI ? - Notte Bianca 19 ott. 2007

Chi potevano essere questi stoici ballerini Tanghéri ? ai telespettatori della diretta televisiva l'ardua sentenza..

p.s.:"A.A.A. cercasi disperatamente video della diretta"

tratto da "La Sicilia" del 21 ott. 2007 - pag.43

sabato, ottobre 20, 2007

TangheriX

"una nuova era di agenti contaminanti "


;) giannicola.net

giovedì, ottobre 18, 2007

Feromoni Tanghéri

Credete negli stimoli olfattivi scaturiti dalla secrezione dei feromoni ?
La scienza ci illumina dicendoci che oramai l’uomo ha perso durante lo stadio evolutivo questa caratteristica animale, ma tuttavia alcuni esperimenti sembrano dimostrare che la specie umana produce sostanze assimilabili ai feromoni.
Beh esistono delle tracce aromatizzanti artificiali o personali(sudore) che solitamente etichettano gli individui ed in questo caso la sottospecie “Tanghéri” visto il contatto stretto che spesso li accomuna.
Una cosa è sicura, che la mucosa olfattoria, è strettamente collegata alle aree cerebrali che archiviano ed elaborano le emozioni, quindi i profumi e odori richiamano spesso reazioni di piacere o disgusto legate all'inconscio.
Tirando le somme, prima che la nostra parte razionale e conscia possa ricordare dove abbiamo già sentito un certo profumo, l'inconscio risponde rievocando la sensazione che abbiamo impresso nella nostra mente.
Potrebbe questo fattore giustificare in parte le scelte del parner di ballo ? Oppure decretiamo, togliendo il velo di ipocrisia, che l’estetica è il fattore predominante ?
Mi auguro che le ragioni siano ben altre e un po’ più profonde dell’ultima ipotesi descritta.

Perche si invita “lei/lui” e non “l’altra/o” ?
-Questione chimica ?
-Estetica ?
-Talento ?
-Timidezza ?
-Stile tanghero o scuola di appartenenza ?
-Paura di deludere ?

A voi la parola...

Julio Bocca sceglie il Tango per il suo addio


Julio Bocca è il più grande danzatore e coreografo argentino del nostro tempo.
La prima volta che ho assistito a un suo spettacolo è stato 15 anni fa al teatro antico di Taormina.
Ero una ragazzina che studiava danza classica e rincorreva gli spettacoli più belli in giro per la Sicilia. Ero molto timida, testona più di oggi (e vi ho detto tutto!), difficiiiiiiiile all'adulazione, però ricordo che alla fine di quello spettacolo andai dietro le quinte per riuscire a parlargli, a vederlo da vicino e miracolosamente passai le guardie all'ingresso del backstage e bussai alla sua porta.
Ero totalmente annebbiata dall'emozione e dall'ammirazione per quell'uomo che durante quelle ultime due ore di magia si era svelato ai miei occhi come l'incarnazione del mio ideale di danzatore.
Avrei voluto sprofondare per la vergogna ma sono entrata e sono riuscita a farfugliare dei complimenti.
Lui era meravigliosamente sudato e non proprio vestito... :-D è stato gentile e affascinante oltre ogni immaginazione. Ricordo ancora il suo sorriso, come scordarlo! Ragazze, solo voi mi potete capire in questo momento...!
L'ultima volta che l'ho visto è stato circa un mese fa, ancora a Taormina: accompagnava la sua partner di sempre, l'etoile Alessandra Ferri, la divina, nel suo addio alla carriera. Sublimi. Una coppia di ballerini meravigliosi, perfetti da ogni punto di vista. Tecnica, interpretazione, musicalità, bellezza, eleganza, stile. I migliori della scena attuale. Stavolta non ho avuto la sfrontatezza di avvicinarmi ai camerini...l'età rende saggi e vigliacchi ahimè!
Adesso è lui che ci vuole salutare e farci omaggio della sua arte, prima di chiudere una carriera costellata di successi, generosa e preziosa. Che peccato che debba finire! Indovinate cosa ha scelto come ballo di addio? Proprio il nostro amato Tango! Se potete, non mancate di andare a vederlo...

Dal 18 al 21 ottobre 2007, Julio Bocca sarà al Teatro Ventaglio Smeraldo di Milano con lo spettacolo intitolato 'Bocca Tango'; sul palco oltre a lui ci sarà un gruppo etereogeneo composto da ballerini, due cantanti e sei musicisti. Insieme interpreteranno alcuni dei più bei Tanghi tradizionali argentini: "Pavadita", "Negracha, "El día que me quieras","Naranjo en Flor" insieme ad "Oblivion" di Piazzolla, "Invierno Porteño", "Romance del Diablo", "Michelangelo 70" ed "Años de Soledad".
Bocca Tango è stato rappresentato per la prima volta nel Novembre ed Ottobre 2001 al Teatro Maipo, una delle più tradizionali sale di Buenos Aires, in cui fu visto da più di 20.000 spettatori.

Julio Bocca fu scoperto nel 1986 dal grande Mikhail Baryshnikov ed in seguito è diventato primo ballerino dell'American Ballet Theatre. Ha contribuito al successo di Alessandra Ferri: dopo che ebbero danzato insieme, il New York Times li paragonò alla leggendaria coppia della danza classica formata da Rudolf Nureyev e Margot Fonteyn. Da allora Bocca ha girato i teatri di tutto il mondo, ha fondato la sua compagnia di danza, il Ballet Argentino, con cui si è esibito in spettacoli con star di livello internazionale. Dal Novembre 2006 Julio Bocca sta calcando i palcoscenici in cui è stato protagonista in tutti questi anni, portando in scena il suo spettacolo di addio fino a Dicembre 2007.
La tournée lo porterà ad attraversare da nord a sud tutto il continente americano, fino a congedarsi dalla sua Argentina.

Dopo Milano, sarà al Teatro Sistina di Roma dal 23 al 28 ottobre. Accanto a Bocca vedremo Cecilia Figaredo ed i ballerini Victoria Balanza, Lucas Oliva, Benjamin Parada e Lucas Segovia; i cantanti Gisela Sara ed Esteban Riera; al bandoneon Carlos Schiarreta, al violino Leonardo Ferreyra, al pianoforte Franco Polimeni, alla chitarra German Martinez, al contrabbasso Andres Serafini e al flauto e sax Julian Vat. Le coreografie di Bocca Tango sono di Ana Maria Stekelman, i costumi di Jorge Ferrari.


Potete acquistare i biglietti su http://www.ticketone.it/

L'ultimo abraccio

16 Ottobre 2007. Patagonia, Argentina: Scoperta nuova specie di dinosauro.
La notizia è di quelle eccezionali, il terzo fossile più grande di sempre. Una nuova specie di dinosauro gigante, ottimamente conservato. A 90 km dalla città di Neuquen.
L'importanza del ritrovamento risiede nelle dimensioni dell'animale ma soprattutto nel suo eccellente stato di conservazione. "È il terzo più grande fossile di dinosauro mai scoperto", ha dichiarato il paleontologo argentino Jorge Luis Adrian Peloso, dell'Università Galattica di Alpha Centauri. "E' il più completo finora trovato", ha aggiunto, "circa il 70% dello scheletro".
Fin qui la nuda notizia, rimbalzata dalle agenzie internazionali di stampa.
Ora ad una settimana esatta dalla strabiliante scoperta scientifica, si apre tra gli esperti del settore argentino un confronto serrato.
Il pomello della discordia, tra gli addetti ai lavori, riguarderebbe un non meglio precisato portamento o figura, in cui si è trovato il fossile o più esattamente i fossili.
Infatti, mentre in un primo tempo si supponeva fosse uno il reperto archeologico, ad una successiva e più attenta analisi, si è potuto verificare che i fossili appartenessero a due dinosauri. Precisamente un esemplare di sesso maschile ed uno di sesso femminile. Trovati in, come ha chiarito l’esperto argentino Peloso, un abrazo milonguero. Apriti cielo, adesso è intervenuto, a lanciare benzina sul fuoco delle polemiche, l’esperto archeologo nuevo Mariotto Chino Tromboli.
“E’ assolutamente falso e tendenzioso, l’uso che fa il collega Peloso della posizione di rinvenimento dei grossi rettili”, spiega un collerico Tromboli alla stampa intervenuta.
“Come si può scorgere, dalle foto, i due rettili, sono stati trovati ad una distanza di 20 metri l’uno dall’altro. Quindi tutto lascia ipotizzare un tipico abrazo nuevo”.
Il mondo tanguero era diviso(come sempre) in guelfi e ghibellini. La vertenza stava a cuore a tutti e ognuno voleva sgraffignarsi la paternità dell’abrazo. Il mondo non piangeva così dai tempi della morte della scimmietta di Remì.
Adesso, tutta la diatriba interpretativa, passa nelle mani di pool di rodati giuristi internazionali. Composto dalla crema degli esperti di settore tanguero abrazoso, tra cui:
Pulitzer-dipendenti, iscritti al sacro ordine massone dei giornalisti professionisti;
Musicalizadores pugliesi, siciliani, genovesi ed argentini;
Nani da circo;
Sacerdoti e gran mogol di blog galatic-abrazoso;
Milongueri saccenti, esperti in parquet, marmo, graniglia ed altre superfici di ballo;
Gente della strada, preferibilmente con laurea in giurisprudenza, con almeno due anni di pratica di tango, ecc. ecc.
Sentiti gli esperti, il tribunale internazionale dell’Aia, emetterà il verdetto in data 24 novembre 2007.

Questo pezzo ha il solo scopo di farvi sorridere.
Cito rigorosamente le mie fonti, in ordine sparso.
Corriere della sera, per la notizia in parte vera. Marlene Kuntz, per il sottofondo musicale. Il bar all’angolo per l’ottimo cappuccino. Luke Skywalker per i consigli.
P.S.: Mentre tutti si preoccupavano del tipo di abrazo, nessuno si domandò se i due dinosauri si fossero amati, o fossero semplicemente compagni di ballo.

mercoledì, ottobre 17, 2007

Lucas di Giorgio e Soledad Chaves all'Empire (CT)


Esibizione del 3 Ottobre 2007

Cos'è il Tango?

Per me che ho il maledetto vizio di scrivere è impossibile non fermare su un foglio i pensieri che mi affollano la mente quando il "sentimento" del Tango mi coglie.Difficile resistere, ne sono sopraffatta.
Nei momenti più inattesi riaffiorano ricordi di milonghe e sensazioni che implorano di avere una forma, di esistere in modo tangibile.
Forse capita anche a voi.

La riflessione fa sgorgare parole e parole e parole, che in parte servono a non sentirsi soli; in parte ci aiutano a guardare in faccia il nostro stesso pensiero, affrontarlo nero su bianco mentre giace indifeso su quel foglio di carta e non può più farci male perchè lo abbiamo esorcizzato.
Rileggendo quello che scriviamo spesso scopriamo qualcosa che non ci eravamo detti.
Ci si svela a noi stessi, protetti come se fossimo dietro le pareti di un confessionale, dove nessuno ci sta ad ascoltare, tranne il foglio che assorbe e tace. Riversare su di lui emozioni è liberatorio come un sospiro.
E' quello che ho fatto in queste poche righe: liberarmi di pensieri che si rincorrevano nella mia testa.

Mi piacerebbe "ascoltare" anche i vostri.

(immagine tratta dal film "The Tango lesson")

Cos’è il Tango?
è un ballo, una musica, una passione
è una moda, una distrazione, uno sfogo, un’illusione

Il Tango è la sublimazione di tutto ciò che avremmo voluto e che non abbiamo avuto
è la proiezione di un desiderio struggente, la speranza che domani sia migliore
è il bisogno di essere rapiti e di tornare a sognare

Il Tango è la voglia di essere abbracciati come bambini impauriti che implorano amore
è la fame di non essere soli, di non restare nel buio di esistenze banali
è la catarsi di un dolore mai sopito

Il Tango è due occhi adulti sgranati per la meraviglia, la sorpresa, la rivelazione
è l’incontro con lo Spirito inquieto
è ballare con la Vita mentre la Morte resta a guardare

Il Tango un è balsamo d’anima sulle cicatrici della passione
è una coperta calda che diventa rifugio negli inverni del cuore
è un velo sugli occhi che ripara dai lampi della realtà

Il Tango è una verità possibile nell’impossibilità dell’esistenza umana
è un’intuizione, una fede, un’ossessione
è la mano che non ci lascia cadere nel vuoto

Il Tango siamo Noi, piccoli figli di questo creato
fragili, potenti, vigliacchi, eroi
alla continua ricerca di Noi stessi tra le note di una canzone.

E per voi, cos'è il Tango?

Tango français - Nitta-Jô !



There are artists whose names become so quickly forgotten and the fate (?) in the instance of this singer seems to be unjust . Nitta-Jô could be called another 'la tragedienne de la chanson' yet, it is hard to find a note on her date of birth or death in present digital or on-line sources. For me, judging by recordings which I know, she is an interesting artist in the history of French chanson and absolutely worth attention.
It may be also interesting, in the interpretation here presented, how tango became step by step absorbed by French music, the result of which was a new kind and type of a song and its expression being a 'mélange' of overseas rhythmical base and domestic line of melody as well as lyrics.
"Roule" -- a song about crowd and how devastating it can be for a sensitive individual.

martedì, ottobre 16, 2007

Tango nella Notte Bianca di Catania

In occasione della Notte Bianca di Catania, venerdì 19 Ottobre, saranno organizzati eventi d'arte e musica nelle principali strade della città.

Nel suggestivo scenario di Piazza Duomo sarà ospitata una Milonga in cui si potrà ballare Tango tutta la notte, fino allo sfinimento, dalle ore 23:00 in poi!

Ingresso gratuito.

Organizzazione di Enzo Mercuri (omertango)

DJ -Melenita
L'organizzazione fa sapere che qualora dovesse piovere la milonga sarà spostata al Salon di Mascalucia.

Nuova milonga a B.A.

Salve cari nologo tangheri, sommerso dalle scartoffie settimanali, tra la polvere di toner e il rumore delle macchinette 2PostiCheRiversanoDecibelMtvGeneration, auspico per tutti una buona settimana. Prendiamoci una pausa Javier.
I nostri, danzano per inaugurare una nuova milonga a B.A. "mano a mano, milonga tradicional con la mente abierta". Il video è ripreso da YouTube ed è una cortesia di 2xtango.

lunedì, ottobre 15, 2007

Attenzione! Pericolo di plagio!

Carissimi,

vi ricordiamo, quando riportate qualcosa su post o commenti, di essere attenti nel citarne l'autore od il luogo di pubblicazione.

Vi ricordo che nel diritto d'autore "il plagio consiste nell'appropriazione, totale o parziale, di un'opera dell'ingegno altrui nel campo della letteratura, dell'arte, della scienza, o comunque coperta dal diritto d'autore, che si voglia spacciare per propria" (wikipedia).

Certi della vostra buona fede, vi auguriamo un buon inizio di settimana!

Lo staff di Tanghéri

sabato, ottobre 13, 2007

Ricomincia la Pratica presso "LA TASCA"

Cari amici,
riprende il consueto appuntamento del lunedì sera (21:30) alla serata di libera pratica presso La Tasca in Via Ventimiglia 126 a Catania.
Per chi ancora non lo sapesse non si tratta di una milonga bensì di un momento informale di approfondimento in cui praticare e/o allenarsi in assenza di maestri o senza le doverose attenzioni necessarie in milonga.
L’invito è aperto a tutti e senza esclusione alcuna: allievi e non, di qualsiasi livello e di qualsiasi associazione di tango argentino.
Il biglietto d’ingresso è di soli 4 euro ed è compresa la consumazione e gli stuzzichini che Emiliano propone.


Vi attendiamo

Annibal Troilo


Bandoneonista, compositore e direttore. Nacque l'11 luglio del 1914.
Era il figlio minore di Anibal Carmelo Troilo e Felisa Bagnolo, aveva 2 fratelli: Marcos (anche lui bandoneonista) e Chochita che morì poco dopo la sua nascita. A solo 11 anni "Pichuco", come lo chiamava suo padre, scoprì la sua vocazione per il bandoneón e dopo solo 6 mesi di lezioni con il professore del suo quartiere (Juan Amendolaro) entrò a far parte di un quintetto dove interpretava brani semplici.
La sua prima apparizione professionale fu suonando per le pellicole dei film muti al cine Petit Colon. Nel periodo dal 1925 al 1930 fece parte di vari gruppi: nel trío insieme a Miguel Nijensohn e Domingo Sapia, nel quinteto (come direttore) nel cine Palace Medrano, insieme ad Alfredo Gobbi (h) e nella formazione di Juan Maglio "Pacho" come secondo bandoneón. Nel 1930 integrò il sexteto Vardano-Pugliese con niente di poco meno che: Elvino Vardano e Alfredo Gobbi ai violini, Osvaldo Pugliese al piano, Sebastián Alesso al contrabasso e Miguel Jurado con Troilo ai bandoneones. Dopo passò per il complesso "Los Provincianos" (1931), La Orquesta Típica Victor (1931), La Orquesta Sinfónica de Julio De Caro (1932), Elvino Vardano (1933), Angel D´Agostino (1934), Juan D´Arienzo (1935), Alfredo Attadia (1935), Cuarteto del 900 (1936) y Juan Carlos Cobián (1937).
A metà del 1937 Ciriaco Ortiz scioglie la sua orchestra e Troilo convoca alcuni dei musicisti per creare la sua prima orchestra, con la quale debuttò l' 1 luglio di quell'anno nel cabaret "Marabú" con la seguente formazione: Reynaldo Nichele, José Stilman y Pedro Sapochnik ai violini; Juan Fascio al contrabasso; Juan Rodriguez, Roberto Yanitelli e lo stesso Troilo ai bandoneones e Francisco Fiorentino voce. Dopo la morte di Gardel i cantanti si accompagnavano alle bande intonando solo i ritornelli dei loro brani, essi venivano relegati in secondo piano per dar più risalto ai musicisti. Troilo, in maniera innovativa, dà spazio ai suoi cantanti in modo che musica e voce siano congiunte. Per questa ragione i suoi cantanti erano in primo piano, alcuni dei quali poi continuarono le loro carriere come solista. Passarono dalla sua orchestra: Francisco Fiorentino, Amadeo Mandarino, Alberto Marino, Floreal Ruiz, Edmundo Rivero, Aldo Calderón, Jorge Casal, Raúl Berón, Carlos Olmedo, Pablo Lozano, Roberto Goyeneche, Angel Cárdenas, Elba Berón, Roberto Rufino, Nelly Vázquez, Tito Reyes y Roberto Achával. Per quanto riguarda la sua carriera come compositore meritano di essere menzionate: "Barrio de Tango" (Letra: Homero Manzi.1942), "Garúa" (Letra: Enrique Cadícamo. 1943), " Sur" (Letra: Homero Manzi.1948), "Che, bandoneón" (Letra: Homero Manzi.1950), "Discepolín" (Letra: Homero Manzi.1951), "Una canción" (Letra: Cátulo Castillo.1953), "La última curda" (Letra: Cátulo Castillo.1956), "Mi tango triste" (Letra: José Maria Contursi). Con una grande parabola, muchos aportes para el arte del tango e tutto il rispetto del pubblico e dei critici, Anibal Troilo morì il 18 di Maggio del 1975.

Perdonate la mia traduzione forse un pò imperfetta....ma è il meglio che so fare da autodidatta. Un beso

Traduzione del pezzo in lingua originale tratto dal "El Portal del Tango"

venerdì, ottobre 12, 2007

Una verde milonga...

Cari abitatori abituali della comunità di tangheri anonimi, rieccomi qui, portato dal vento di ottobre. Scarico quindi in questa digitale comunità un pò della mia "saudage". Ho saputo dal mio uomo sul campo, che nella città di passaggio (Messina), si tiene una nuova milonga. Sono indeciso se darvi prima la notizia o la polemica...
Notizia: Ogni domenica al Guernica, via Castellamare 6, Messina, milonga pomeridiana organizzata da OkTango <www.oktango.it>. Dalle 17,30 alle 19,30 pratiche di tango. Dalle 19,30 alle 22 classica milonga.
Ingresso alle pratiche + milonga + consumazione + socializzazione = 7€



Polemica: Naturalmente aperta(la milonga) a tutti, proletari, precari(molti), circensi(pochi), nueva nobiltà tanguera, sangue blu e principesse, a questo proposito consiglio di leggere art. interessante di zietta farola sul suo blog. La milonga si svolge nella città dei passaggi frettolosi (Messina), dove i frequentatori di quest'ultima, diverso dall'essere di Lei abitanti, la vedono ogni giorno soffocata dal cemento abusivo ma poi condonata, violentata dalle istituzioni, commissariata nelle istituzioni, precarizzata.
Finalmente a maggio, forse, si riandrà a votare. Fioriranno rose e nuove facce(rifatte) da eleggere, che campeggeranno sui muri. Si darà una risposta definitiva ai problemi dei messinesi, un bellissimo ed avveniristico ponte ad arcata unica.
So long.

giovedì, ottobre 11, 2007

Boris Kovac & LaDaABa Orchest "Tango Apocalypso"



Cosa fare nell'ultima notte prima della fine del mondo? Balliamo e cerchiamo di essere felici ancora una volta... almeno.
A dispetto (o forse proprio in ragione) delle tragedie che hanno sconvolto i Balcani nell’ultimo decennio, la vita culturale Jugoslava è in grande fermento, basti pensare ai successi cinematografici di Emir Kusturica e a quelli musicali di Goran Bregovic.
Uno dei più attivi animatori di questa feconda scena culturale è Boris Kovac, compositore, strumentista e artista multimediale nato nel 1955 a Novi Sad, capitale della regione multietnica della Vojvodina, situata nella Pianura Pannonica ai confini con l’Ungheria.
Molti dei suoi progetti sono legati al teatro. Nel 1982 Kovac ha fondato il Ritual Nova Ensemble, un gruppo aperto e flessibile formato da musicisti, artisti visivi, attori e ballerini e dal 1989 guida il Chamber Theatre of Music Ogledalo e ha partecipato a decine di festival in Europa e America.
Dopo lo scoppio della guerra, Boris Kovac ha vissuto per alcuni anni in Italia, Slovenia, Austria e Canada, prima di rientrare in ex-Jugoslavia mosso dal desiderio di partecipare alla ricostruzione culturale del suo Paese.
Ispirandosi idealmente al lavoro svolto da Bela Bartok 70 anni fa, Boris Kovac si pone all’intersezione tra musica e cultura tradizionali e scena musicale contemporanea.
La ricchezza culturale della mia regione e della mia città - ha dichiarato recentemente - consiste nella coabitazione di una ventina di differenti nazionalità: è così di fatto impossibile stabilire da quale folklore viene la mia musica. Il fattore decisivo, comunque, è l’uso delle fonti tradizionali come cibo indispensabile per nutrire la creatività.
La medesima feconda mescolanza si palesa anche nei membri della sua orchestra. Fisarmonica, violino, chitarra, contrabbasso, clarinetto e percussioni sono suonati da musicisti mezzi serbi e mezzi ungheresi, mezzi rom e mezzi macedoni, le cui ascendenze sono impossibili da ricostruire chiaramente.
Il linguaggio musicale di Boris Kovac è ancor più vario e contaminato di quanto non lascino immaginare le sue origini: le sue composizioni e il suo stile posseggono una sorprendente, affascinante unicità. Il suo ultimo progetto, The Last Balkan Tango (sfociato nella realizzazione del disco omonimo che ha ricevuto ogni sorta di riconoscimenti, tra i quali vale la pena di ricordare le 4 f di Telérama, ovvero il massimo da una delle massime referenze musicali in Francia), è un dance party apocalittico capace di integrare le radici serbe, ungheresi e rumene del compositore con l’influenza del folklore balcanico, del jazz, del valzer, del tango e di perdute atmosfere mitteleuropee. Il risultato è assolutamente indescrivibile a parole: bisogna immaginare dei fuochi di colori diversi che ardono insieme, l’orchestra del Titanic che suona a festa, il letto del Danubio coperto di fiori mentre le luci e i suoni di una balera galleggiante trasformano la sera in un sogno...
In fondo, come Boris Kovac ama dichiarare, - la musica è l’ultima consolazione tra il cielo e la terra, l’ultima gioia prima della fine del mondo -.

"El portal del Tango" e stage Linares y Carrazco

Sabato 13 Ottobre 2007 alle ore 21.30 presso la Galleria Vittorio Emanuele di Messina,
l'Associazione Tangoquerido organizzerà l'evento
"El Portal del Tango"
Il programma della serata prevede:
  • Musica dal vivo - Tango Canciòn col duo per chitarre & voce Eugenio Favano (tenore) e Nicola Oteri
  • Esibizione dei maestri argentini Pablo Linares & Patricia Carrazco
  • Letture di tango con l'attore Luca Fiorino
  • Milonga querida (ingresso gratuito)
Evento realizzato grazie alla partecipazione della Provincia Regionale di Messina e del Comune di Messina.

In concomitanza con l'evento, il 13 e 14 Ottobre si terrà uno stage con gli stessi maestri argentini, Pablo Linares & Patricia Carrazco.
A seguire il programma delle lezioni:

sabato 13 ottobre:

  • 15.30 - 17.00 Classe Biagi - D'Arienzo (INTERMEDI) - Secuencias combinadas con giros y sacadas
  • 17.15 - 18.45 Classe Troilo - Pugliese (AVANZATI) - Voleos y gancios
domenica 14 ottobre:
  • 15.30 - 17.00 Classe Biagi - D'Arienzo (INTERMEDI) - Tecnica de improvisacion
  • 17.15 - 18.45 Classe Troilo - Pugliese (AVANZATI) - Colgadas y Volcadas
  • 19.00 - 20.00 Lezione gratuita per PRICIPIANTI ASSOLUTI



L'iscrizione si effettua mediante prenotazione con acconto che si deve versare al TangoClub entro martedì 9 Ottobre (dalle ore 20.00 alle 22.00) - Ogni classe non supererà il numero di 15 coppie di iscritti
L'orario dello Stage potrebbe ancora subire modifiche
COSTO € 45.00

Info: Rosetta 090 388785 - 340 5819772

mercoledì, ottobre 10, 2007

Stage di Tango a Reggio Calabria - Chaves y Di Giorgio

19, 20 e 21 ottobre 2007

Tornano i maestri e ballerini di Buenos Aires
Soledad Chaves y Lucas Di Giorgio

Programma delle Lezioni

Venerdi 19/10:
* Tecnica uomo e donna – adornos (livelli intermedio e avanzato)
Sabato 20/10:

* livello principianti assoluti – primi passi
* livello intermedio - Elementi nuovi nel tango salon (volcadas, boleos)
* livello avanzato – Elementi nuovi nel tango salon (volcadas, colgadas, boleos)
Domenica 21/10:
* livello principianti assoluti – primi passi 2
* livello intermedio - Barridas
* livello avanzato – Sacadas e Barridas

Non è necessario essere in coppia - Età minima dei partecipanti anni 16

Info: 338 5724908 – lucasluctango@gmail.com

Venerdì 19
saremo tutti ospiti in una villa privata
con un panorama mozzafiato e ci sarà una milonga a seguire,

Sabato 20 e domenica 21
ci vedremonei locali offerti dalla Palestra Vip Club.

Pacchetti
* 1 giorno intermedio avanzato 25 € - 3 giorni 60 €
* 1 giorno principianti 20€ - 2 giorni 35 €

Ecco i Links ai video delle esibizioni del 3 e 5 ottobre in occasione del pimo stage:
* Video Esibizione #1
* Video Esibizione #2
* Esibizione alla Confiteria Ideal di Buenos Aires

Dove alloggiare:
B&B
* Giorgia 096-5330580 / 328-8915843
* Stephen's Guest House 096-5813514 / 328-9228879
* Febea 096-5341978 / 328-0464378
Hotels
* Lungomare *** 096-520486
* Palace *** 096-526433
* Lido ** 096-525001

martedì, ottobre 09, 2007

Lettera aperta all’autore del Blog

Caro Sergio, uno dei mali che, a parer mio, affligge l'umanità, e non solo questa misera milonga virtuale, è la “presunzione” (Congettura, giudizio fondato sopra indizi o principi di prova) e i “presuntuosi” (chi nutre eccessiva e infondata fiducia nelle proprie doti) aggiungerei io... (intelletuali) nel nostro caso.
A questi, qui, si sommano pure i Catanesi Doc.
Sono quei classici personaggi agli angoli delle strade, nullafacenti, fermi ad osservare il povero lavoratore che cerca di riparare una conduttura o il conglomerato bituminoso. Confabulano tra loro:"Ma cchi sta facennu!!!... Ma accussi si leva a vita e nun cunchiuri nenti!!! Scimunitu… ha fari accussi!!! Talia stu picuruni, u capu cumanna e iddu obbedisci comu nu sceccu!!! bla bla bla…". Prontissimi a criticare e ad andare a cercare il successivo da sbeffeggiare.
Il loro sudore, sta tutto sopra e sotto la lingua!!!
Tu mi sembri uno di quei lavoratori che, alzati gli occhi verso tali osservatori, lasciano gli attrezzi e si dirigono al bar a prendere un caffè. Capisco che il semplice gesto di avvicinare la tazzina calda alle proprie labbra sia più edificante che stare ad ascoltare tali figuri ma, non dimenticare, che stavi realizzando qualcosa di veramente carino e, come hai potuto sentire con le tue orecchie, generando pure una sorta di dipendenza.
Molti non scrivono più, altri hanno deciso di essere addirittura rimossi dal blog e, alla luce di tali accadimenti, non posso che sorridere e suggerirti: “ Non ti curar di loro, ma guata e passa!”.
Rimaniamo in attesa di contribuenti virtuali che arricchiscano il blog con altri punti di vista, con nuove esperienze e ignoriamo i “presuntuosi con picchi di saccenteria”.
Comprendo benissimo il tuo stato di stress e di delusione ma ti invito a riflettere su una cosa. Il piacere sta in ciò che si è fatto, non nel riconoscimento altrui. Prenditi tutto il tempo che vuoi, ma fallo con la consapevolezza che in parecchi ti aspettano!!!
A presto e che l’Apilada ti assista… ora e sempre!!!

HIERBA MATE

leggendo qua e là su internet...

Stimolante come il caffè, ma senza effetti collaterali: scopri i benefici dell'erba mate


Sabato 06.10.2007 17:50
di Ambra Jantar

Per molti italiani non c’è un buon risveglio senza caffè (nelle sue varianti di espresso, caffelatte o cappuccino) eppure ci sono delle piacevoli alternative per uscire dal torpore mattutino. Una di queste è senz’altro l’erba mate che riesce a scuotere anche gli animi più pigri e, a differenza del caffè, non provoca fastidiosi nervosismi collaterali. L’erba mate, o più semplicemente mate, è usata da milioni di persone in Argentina, Paraguay, Uruguay, Brasile e Bolivia. Di solito viene servita in un recipiente tondo, chiamato mate, dal quale si beve attraverso una cannuccia di metallo fornita di filtro. In Sud America il mate è un rito che accompagna tutta la giornata, ma visto il suo effetto stimolante questo infuso è ottimo soprattutto la mattina, per combattere la sonnolenza e partire con lo sprint giusto.

Oltre ad assicurare un piacevole risveglio, il mate è anche un toccasana per la salute. Esso, infatti, rinvigorisce mente e corpo, rafforza e depura l’organismo, libera il sangue dalle tossine, ritarda l’invecchiamento, combatte la fatica, riduce lo stress e aiuta a mantenere la linea. Nonostante il suo effetto stimolante, inoltre, non ha controindicazioni come altre bevande simili e aiuta chi soffre di insonnia regolarizzando il ciclo del sonno. La “hierba mate” deve le sue virtù alla presenza di ben undici tipi di polifenoli, che funzionano come antiossidanti e sembra aiutino a prevenire il cancro. Essi rinforzano le difese naturali dell’organismo e proteggono i tessuti dall’invecchiamento (come il licopene dei pomodori e i flavonoidi dei mirtilli). Oltre a questi fitochimici, il mate contiene anche saponine che stimolano il sistema immunitario e aiutano il corpo a proteggersi dalle malattie. I livelli di antiossidanti sono più alti che nel tè verde e sono presenti anche calcio, ferro, selenio, magnesio e fosforo, oltre alle Vitamine A, C, E e varie del gruppo B. Questo ne fa una pianta dall’alto valore nutrizionale, nonostante si consumi nella semplice forma di infuso.

Ma vediamo come si usa.
L’erba mate è un tè, e di conseguenza può essere usato come tale. Di solito viene venduto in foglie, anche se potrai trovare in commercio comode bustine monouso. Le foglie sono consigliate perché sembra contengano più fitochimici utili, ma se il tempo è poco, la bustina è una buona soluzione.Per prepararlo basta riempire metà tazza di foglie di mate e versare acqua bollente (75-85 gradi). Dopo qualche secondo, quando le foglie l’avranno assorbita, si rabboccherà fino a quando si sarà versata l’acqua necessaria a riempire la tazza. Se non si possiede una bombilla (la cannuccia metallica provvista di filtro) si filtrerà l’infuso in un altro recipiente prima di berlo. La bombilla è invece necessaria quando si vuole preparare il mate in maniera tradizionale. In Sud America, infatti, mano a mano che si beve, si rabbocca ancora con acqua calda, fino a quando il liquido ottenuto non ha più sapore. In questo modo vengono estratti dalle foglie tutti i numerosi elementi benefici.A seconda dei gusti si può aggiungere zucchero o altre erbe (come la menta), mentre molti sostituiscono il latte all’acqua, soprattutto quando usano il mate per i bambini. Infine un consiglio: quando si beve hierba mate per la prima volta il gusto può sembrare inconsueto, ma il palato si abituerà velocemente a questo nuovo sapore ed il corpo ringrazierà.

Nota: la prima volta che ho assaggiato il mate è stato all'ultimo tangofestival di Ct (grazie a "Indio") nella versione estiva allungata con succo d'arancia....mmm..mm....BUONO!! Onor di cronaca...anche Giovanni nella versione più tradizionale, lo ha portato ad una serata del festival e tutti (Torito in testa) ne abbiamo approfittato...ora che ci penso...ma il mate e la bombilla? Almeno mi dici dove posso reperirli?? Così mi "matizzo" anch'io (senza la soma!! ;D)

lunedì, ottobre 08, 2007

Milonga del martedì alla Cappella Bonajuto


Da martedì 9 Ottobre, ed ogni martedì a seguire, alle ore 22:00, l'Associazione Neotango organizzerà una Milonga presso la Cappella Bonajuto, Catania.
E' possibile la prenotazione di tavoli; ci saranno bevande al buffet e il sorteggio di un CD. Selezioni musicali a cura di Ennio.

Inoltre sempre alla Cappella Bonajuto ogni martedì la scuola di Neotango terrà corsi di Tango: domani, 9 Ottobre, potrete provare gratuitamente una lezione per principianti.


Informazioni culturali:
La Cappella Bonajuto, che si trova in via Vittorio Emanuele - 97 , è uno dei pochi edifici bizantini di Catania sopravvissuti al terremoto del 1693; si tratta per l'esattezza di una "trichora" bizantina e cioè di un edificio con tre absidi.
Il nome di cappella deriva dal fatto che, dopo la ricostruzione di Catania, questa chiesa venne incorporata all'interno di un grande palazzo nobiliare, quello della famiglia Bonajuto, che lo utilizzò come luogo per le sepolture di famiglia.
Restaurata e recuperata sapientemente, è composta di numerosi ambienti risalenti ad epoche diverse, in parte medievali e in parte quattrocenteschi, che ospitano le attività a servizio della visita al monumento ed eventi culturali.

Fabian Salas y Carolina del Rivero

Congresso internazionale di Tango di Parigi 2007, esibizione di Fabian Salas e Carolina del Rivero.

E' un Tango assolutamente da esibizione, da palcoscenico, ma credo che offra diversi spunti coreografici per chi anche in milonga, spazio permettendo, ama inserire elementi nuovi.

Il video è stato fatto dagli amici messinesi di OkTango che ringrazio per l'accoglienza di ieri alla loro milonga domenicale del Guernica.

domenica, ottobre 07, 2007

A ciascuno il suo

Dopo una settimana ricca come quella appena trascorsa vi consiglio amici tangheri un pò di sano sarcasmo..

Buon tango :-)

sabato, ottobre 06, 2007

Carlos Di Sarli


Carlos Di Sarli (1903-1960), argentino di origini italiane, che già nel 1925 aveva formato un sestetto; autore di tanghi melodici e sentimentali come “Milonguero viejo” dedicato a Fresedo, “Bahia Blanca”, “Corazón”, “Otra vez Carnaval”, ma anche di tanghi allegri e ben ritmati, Di Sarli suonò nei cabarets, nei teatri, nelle incisioni discografiche ed alla radio. Fu considerato un caposcuola, spesso in contrapposizione alla musica di D’Arienzo, per cui folte schiere di estimatori dei due stili si contrapponevano fieramente nelle milongas della Capitale, fino al punto da separarsi in distinti saloni per non contaminarsi vicendevolmente. Di Sarli fu grandissimo pianista e ottimo arrangiatore. Tuttora apprezzatissime sono le sue interpretazioni di grandi tanghi del passato come “Don Juan” e “Comme il faut”.
Il suo stile, classico e ben ritmato, dai battiti ben distinti, certamente influenzato dai ritmi nordamericani (jazz e boogie), è apprezzatissimo dai milongueros, ed utilissimo per l’insegnamento del tango, grazie alla estrema chiarezza ritmica dei brani musicali. (
dal volume "Tangologia 2" di G.Lala, Sigillo Edizioni)

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La formula chimica della...



Ditemi che stavate scherzando, vi prego!
Mi assento un pomeriggio per fare un esame ed un colloquio di lavoro e... guarda un pò cosa trovo qui! Ma vi rendete conto cos' è in grado di fare l'essere umano?
Anke in un posto virtuale come il Blog l'uomo sa rovinare le cose belle, le minimizza, le annienta...
Ma dove sono i Tanghéri che hanno un volto su ogni foto di quest' anno, dove sono i Tanghéri che ballano con le scope, dove sono i Tanghéri che fanno gli auguri di buon compleanno, dove sono i Tanghéri dei meeting , dove sono le PERSONE VERE che si ritrovano a ballare sullo stesso pavimento...
Chi si congeda, chi è stanco, chi polemizza , chi si cancella dal blog, chi tace sempre... chi scrive cavolate come me, ma non posso pensare che Sergio si faccia da parte o che Aliento vada via.
Allora ciò che diceva Manzi era vero:" ... nel Tango c'è la storia di coloro che perdono ... perdono l'amico, la fidanzata, la fortuna,( la ragione aggiungerei io) , ma il Tango è un sentimento adulto, il Tango sa aspettare!"



... Tristezza

venerdì, ottobre 05, 2007

Congedo dal blog




Cari amici,
preferisco salutare pubblicamente coloro che hanno avuto il piacere di leggermi e anche coloro che se ne sono dispiaciuti. Qualcuno ne godrà, qualcun altro meno. Oggi però credo si sia toccato il fondo e mi vedo costretto a non pubblicare più alcun post né a commentare alcunché. Naturalmente per la flotta di ex iscritti e di anonimi già dipartiti la mia defezione significherà un ulteriore conferma, per me è un po’ una sconfitta perché proprio ad essi volevo dimostrare la possibilità di pluralità e di libertà di parola. Purtroppo però, troppo spesso ho subìto richiami per aver espresso pareri che potevano risultare offensivi e oggi mi sono definitivamente rotto. Sinceramente, sulla base di quanto abbia scritto oggi mi pento di aver tolto i miei innocui commenti ma ho preferito farlo nonostante in cambio abbia ricevuto un laconico post e i commenti altrui ancora in bella mostra… Sono risultato offensivo per aver scritto che coloro che calcano le milonghe di Buenos Aires hanno un modo di esprimersi (quindi postura, senso ritmico, abbraccio, variazioni sul tempo e via dicendo) che io preferisco. Ho detto che Caminito tango preferisce invitare ballerini che hanno alle spalle o nell’attuale esperienze di palcoscenico (vedi Declaracion , pasiones, tango forever) più che di milonghe portene e questa cosa, vedendo Soledad e Lucas è evidente… ma non vedo dove stia l’offesa??!! O dove sia la menzogna!
Mi dispiace che l’invito a Soledad e Lucas sia nato in modo casuale perché secondo me valgono tanto e sarebbe bello vederli più spesso!
Ho scritto che Angelo (che è una persona molto dolce e ha molto più buon senso di chi lo difende da un NON attacco) ha preferito migliorare il suo tango in giro per il mondo tramite figure blasonate tipo Julio Bocca piuttosto che recarsi a Buenos Aires a ballare nelle milonghe popolari… non vedo dove stia l’offesa?!?! E’ il Suo modo di vivere il tango!
Ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire e quindi via con le spiegazioni su cosa significhi per me “modo d’esprimersi” o i richiami privati del tipo “tu hai detto che le altre coppie che porta Angelo non sono brave!” oppure co sta stupidata che io parlo di stili e altre rotture o nel mettermi in bocca cose mai dette…
Ma insomma, ma perché vi prendete ‘ste corna da terra? Perchè non vi date pace se scrivo che Soledad e Lucas sono la migliore coppia che ha calcato una milonga by Caminito ? Ho espresso il mio pensiero. Opinabile e discutibile. Ho visto in loro quello che è un modo di ballare che non appartiene alle coppie viste sin a d’ora a Caminito tango! E’ il mio pensiero, non dev’essere il vostro! Ho detto che loro vivono le milonghe Portene e gli altri vivono quelle italiane, spagnole, i palcoscenici e questo si vede nel loro modo di ballare! Equivale ad un offesa? Mi provocate scioccamente chiedendomi da dove lo si vede (e denunciando anche un po’ di ignoranza) Io preferisco Soledad alla Cionci, Klurfan, Boaglio etc etc. Che c’è di male?
Ma sapete qual è la cosa più triste? Che se, metti caso, al prossimo Catania tango festival Soledad dovesse essere presente sentirò che anch’Ella vi avrà fatto “emozionare”, sarà stata eccellente e con grandi doti umane…. Ragazzi…svegliaaaaaaaaa!!!
Io comunque passo il testimone come hanno fatto altri prima di me. Ripeto peccato, perché speravo che poter dire chi mi piace e chi no potesse essere una scelta di libertà e di dimostrare che in questo posto c’è spazio per tutti. E invece temo anch’io che non sia così. In questo blog va bene dir male del video dei Siracusani, va bene dire che le milonghe di Ennio sono pallose, va bene che al Pegaso ci sono i gay nascosti nel retro e via dicendo. Ma guai se dico che Soledad e Lucas in quanto porteni sono per me (dico PER ME, lo ripeto SECONDO ME) profondamente diversi dagli altri ballerini sponsorizzati da Caminito. Pena di morte a colui che infanga in nome della benemerita! Dagli all’untore!
Per qualcuno ha avuto il sapore di una denuncia penale… mi ritiro quindi in buon ordine in modo che possiate liberamente lodare quanti vi fanno emozionare e magari stare più sereni con un uomo in meno. A questo punto direi di farvi tutti moderatori perché gli altri due che sono rimasti fuori potrebbero anche offendersi nel non esserlo.
Per il resto vi lascio e mi lascio un consiglio: stiamo di meno al pc, forse fa un po’ male. E magari proviamo anche con altre passioni, altri hobby, cimentiamoci di più nel lavoro, nello studio nella famiglia, nelle cose concrete della nostra esistenza. E magari il tango sarà un condimento che darà più sapore alla vita piuttosto che uno sfogo di energie sopite…
Un abbraccio e chi vuole potrà incontrarmi in milonga! Naturalmente in quelle che frequento io e che non ho mai asserito siano le migliori. Sono soltanto quelle che preferisco.


fabio

Tango Mano a mano por Goyeneche junto a Pugliese en el Colón

Tremendo video de los maestros Osvaldo Pugliese y Polaco Goyeneche en el Teatro Colón interpretando el tango "Mano a mano"

Pensieri tristi di un tanghero stanco

Oggi come ieri e come sicuramente accadrà domani mi ritrovo a guardare le pagine di questo blog e a chiedermi perché l'ho fatto. Potevo creare un blog del gioco degli scacchi, un blog che raccontasse il lungo cammino di una lumaca... no... dovevo fare un blog di tango.
Tra le tante parole che vengono dette si perde il vero significato di quello che doveva costituire il mio impegno. Lo so! Era inevitabile... lo scontrarsi di varie scuole di pensiero genera sempre delle incomprensioni.
Ma la mia verità è questa: Non pensavo ci fossero scuole di pensiero. Credevo che il tango fosse il TANGO, senza pregiudizi, senza polemiche. Le stesse cose che venivano dette in milonga prima e dopo aver ballato potevano esser dette qui. Doveva esser un modo per socializzare, invece si è sempre i soliti 4 gatti a battibeccare per non si sa quale problema esistenziale.
Per ora non ho più voglia di impiegare il mio tempo in qualcosa che alimenta solo sterili commenti in milonga, sarebbe uno spreco inutile delle mie risorse e sinceramente ho tanto altro da fare.
Se avete voglia di leggere e vedere filmati ci sono altri blog. Vi consiglio in prima battuta Tangoblivion e in seconda Tangoquerido.
Per adesso mi faccio da parte, quando mi tornerà la voglia di "lavorare" noterete nuovamente la mia presenza, voi fate quello che volete. Buon tango a tutti!

Soledad Y Lucas a la Confiteria Ideal 03-08-07

Métempsycose Isabel Camps Laredo Montoneri Gianluca Leone MicMac Giannicola Manuela Anania Sergio La Pigna

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