lunedì, marzo 10, 2008

In occasione dello stage, due parole su Susana Miller


Ho avuto il dispiacere di conoscere Susana Miller nel dicembre del 2005. Ballavo da circa un anno e affrontavo le palesi difficoltà del principiante “in via di sviluppo”… qualcosa si muoveva dentro me ma non sapevo esternarlo, il tango era ancora un desiderio, un’idea che non prendeva corpo nei miei movimenti e poi , per me, allora tutto il tango era uguale e tutto era ancora sconosciuto…
Osannavo già alcuni maestri e mi doleva la loro irragiungibilità.
L’incontro con Susana fu devastante. Il primo (e pessimo) approccio con quello stile definito “milonguero” che infastidiva la mia coscienza nel suo minimalismo ma stuzzicava curiosità e prurigini culturali. La doccia fredda subita dalla Miller sarà indimenticabile. Mi aspettavo di imparare qualcosa di nuovo, di aggiungere qualche nuova figura al palmares di sequenze che già abozzavo ma… niente di tutto questo. Ebbi il sentore di non aver imparato nulla nel primo anno.

Forse per Susanna è solo una tecnica, un modo di essere. Un carisma che si gratifica e si autoalimenta col metterti in difficoltà, col farti capire che è meglio dedicarsi al ballo liscio o ricominciare da zero.

Fino ad allora avevo pensato del “milonguero” un tango chiuso e null’altro. Come pensano i più.

Iniziammo con alcuni esercizi di respirazione e mi sembrò strano trovarmi in una sala dove si stava per praticare una disciplina ayurvedica al posto del tango ma… ad un certo punto il nostro respiro fu bloccato, l’asse fu leggermente inclinato in avanti, i piedi distanti tra di essi e un equilibrio nuovo sembrava palesarsi… sembrava, ma non fu così. Fui massacrato. Spingevo col busto e non dovevo, tornavo diritto e lei mi richiamava, mi fece notare come il braccio e la mano destra li usavo per indicare e il sinistro era alto, e poi basso, l’allungo del piede troppo lungo e poi gli occhi… Oddìo gli occhi… gli occhi guardavano a terra e lei non voleva… “Fammeli vedere questi occhi!!!! Alzali!!!” e arrivò a mettermi le mani sul viso! Non ce l’aveva con me, faceva con tutti così… sembrava delusa. Ad un certo punto si sedette. Accese una sigaretta. La fumò sconsolata nonostante il divieto della palestra. E noi restammo in silenzio. Si ricominciò da capo e lei propose una figura banale. Un pretesto. Una cosa semplice in fondo. Evidentemente non le interessava altro che la postura, la pulizia dei movimenti e la chiarezza della marcacion. Andammo avanti con l’altra lezione e toccò nuovamente a Simona subirmi (l’unica nota positiva dello stage sembrava il fattore “C” che mi fece fare le lezioni con la Puleo come supporter)
Alla fine della lezione la Miller ci prese uno per uno e ci “provò”… si congedò dicendoci “Non ci sono uomini con cui ballare in questa città”… Avevo due lezioni pagate il giorno dopo. Ne feci solo una. Non mi andò più di essere umiliato.

Susana Miller impostore o guru del tango?
Sono passati circa due anni e mezzo. Oggi voglio reincontrarla. Mi piacerebbe capire se in quei giorni era “nera” per i fatti suoi o quello è davvero il suo carattere. Negli anni successivi ho conosciuto la sua discepola più eletta, Maria, e ho fatto germinare il seme che mi impose Susana. E mi piacerebbe oggi, con un pizzico di sfida, farle vedere che è cambiato qualcosa.
E magari ringraziarla… perché, pur odiandola in primis, con lei iniziai un percorso che non ho più abbandonato. Fegato signori, siete avvisati. Troverete un personaggio del tango che sarà consegnato alla storia. Nel bene e nel male.

The power of Tango - Orchestra (a)tipica in BA

A BuenosAires signori miei ci si può imbattere pure in queste situazioni "atipiche" e magiche, "Orquesta típica feria de San Telmo", qualcosa di simile la vidi personalmente con gran stupore nei meandri della metrò nella romantica "Paris" dove giovani ed eccellenti maestri(a gruppi di 5-10 elementi formavano piccole orchestre) regalavano ai passanti opere di musica classica di alto spessore.
Beh trovare su uno strettissimo marciapiede un'orchestrina formata da
3 bandoneon - 4 violini - 1 violoncello - 1 piano ed una voce, non è una cosa normale..


In situazioni analoghe, a quanto pare, la giustistia è costretta ad intervenire anche in queste casi cercando di tutelare i diritti dei cittadini (venditori e mercanti) che trovano intralcio, disagi e disservizi in tali forme d'esibizione, ma il potere del tango, la magia che esso crea.. e "la cultura"(come descrive il pubblico appagato che si ribella al tentativo di interruzione da parte della polizia) che rappresenta, fanno si che lo spettacolo continui tra le note magiche che si mescolano tra i suoni naturali del barrio San Telmo.
Il tutto ricomincia dal suono di una trillante campanella di una dolce e nostalgica nonnina che nn ha mai smesso di vivere e sognare nel tango e che dice semplicemente "BEEP...i musicanti portano felicità nel nostro quartiere".
;)
PS.:"i dialoghi sono in spagnolo ma sottotitolati in inglese, cmq. facilmente interpretabili"


Ciaux Giannicola ;)
Métempsycose Isabel Camps Laredo Montoneri Gianluca Leone MicMac Giannicola Manuela Anania Sergio La Pigna

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