martedì, novembre 27, 2007

L’invito al femminile. Questo sconosciuto.

Perchè la maggior parte di noi donne vive ancora oggi con grande timore l’esperienza dell’invitare un uomo per un ballo?
Secoli di consuetudini innanzitutto, direte voi. Verissimo. Il ruolo della donna che attende è difficile da dimenticare.

Paura di chiedere e di essere rifiutate aggiungerei io, di scendere dal prezioso piedistallo dell’essere femmina che per secoli ha significato “concedersi”. Non offrirsi, non donarsi, ma concedersi: io mi do a te perchè tu mi fai richiesta, perchè sei tu che mi desideri, non perchè io te lo chieda. Secondo me la conservazione di questa prassi sottintende un’ombra di orgoglio da parte delle donne, che vogliono sentirsi lusingate dall’invito maschile e temono il rifiuto per non apparire in qualche modo ridicolizzate. A conferma di questo, alcune amiche tempo fa mi hanno detto che la cosa le imbarazzava perchè, anche se l’uomo accetta l’invito, non significa che desideri ballare con noi, ma che magari lo fa per educazione e non per reale piacere; questo pensiero le frena dall’invitare. Ma io mi chiedo: non è così pure per gli uomini? Se anche loro si facessero bloccare da questo pensiero nessuno ballerebbe più.

Ne facciamo allora una questione puramente sessista? Questa divisione dei ruoli così netta che il tango ripropone è ancora applicabile? Ci piace? Ci rispecchia?
La ritrosia delle donne a fare l’invito in un’epoca in cui le differenze sociali tra i sessi si sono praticamente appiattite personalmente mi appare anacronistica e ingiustificata.
Credo inoltre che agli uomini faccia molto piacere essere invitati, perchè possono provare anche loro quello che per noi donne è quasi un istinto atavico, quello di sentirsi desiderati, apprezzati, richiesti.
Io adoro lo sguardo sorpreso e spiazzato di certi uomini che ho invitato e apprezzo moltissimo la loro disponibilità nel concedersi e nel ricambiare successivamente l’invito.
Invitare qualcuno è come rilasciargli un attestato di stima e credo sia apprezzabile ricambiare questa stima attraverso la reciprocità della richiesta.

Donne, lasciate le poltrone e fatevi avanti. Perchè dobbiamo restare attaccate al ruolo di tappezzeria o di bel soprammobile se nessuno ci invita?

So che mercoledì sera a Catania ci sarà una milonga ad invito femminile.

Chiederei un esperimento a tutti gli uomini che leggono: non invitate! Costringete noi donzelle ad uscire dal nostro ruolo di “aspettatrici” e a fare il primo passo!

E che le sacadas, le colgadas, le volcadas e tutte le altre femmine del tango ci assistano! :-)
Métempsycose Isabel Camps Laredo Montoneri Gianluca Leone MicMac Giannicola Manuela Anania Sergio La Pigna

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