martedì, luglio 31, 2007

Nostalgias



Nostalgias - 1936
Música (ir a la partitura): Juan Carlos Cobián
Letra: Enrique Cadícamo

Quiero emborrachar mi corazón
para apagar un loco amor
que más que amor es un sufrir...
Y aquí vengo para eso,
a borrar antiguos besos
en los besos de otras bocas...
Si su amor fue "flor de un día"
¿porqué causa es siempre mía
esa cruel preocupación?
Quiero por los dos mi copa alzar
para olvidar mi obstinación
y más la vuelvo a recordar.

Nostalgias
de escuchar su risa loca
y sentir junto a mi boca
como un fuego su respiración.
Angustia
de sentirme abandonado
y pensar que otro a su lado
pronto... pronto le hablará de amor...
¡Hermano!
Yo no quiero rebajarme,
ni pedirle, ni llorarle,
ni decirle que no puedo más vivir...
Desde mi triste soledad veré caer
las rosas muertas de mi juventud.

Gime, bandoneón, tu tango gris,
quizá a ti te hiera igual
algún amor sentimental...
Llora mi alma de fantoche
sola y triste en esta noche,
noche negra y sin estrellas...
Si las copas traen consuelo
aquí estoy con mi desvelo
para ahogarlos de una vez...
Quiero emborrachar mi corazón
para después poder brindar
"por los fracasos del amor"...
Voglio ubriacare il mio cuore
per affogare un pazzo amore
che più di un amore è stato una sofferenza
Vengo qui per esso,
per cancellare antichi baci
con i baci di altre bocche.
Se questo amore durò solo un giorno,
per quale motivo è rimasto per me
sempre una crudele ossessione?
Voglio alzare il mio bicchiere
per dimenticare la mia ostinazione,
e di più mi sorprendo a ricordarla.

Nostalgia
di sentire le sue pazze risate
e sentire arrivare alla mia bocca
come un fuoco il suo respiro.
Tormento
di sentirmi abbandonato
e pansare che un altro accanto a lei
presto, molto presto le parlerà d'amor.
Amico,
io non chiedo di umiliarmi,
non la chiamo, non la imploro,
e dirle che non posso più vivere a lungo.
E dalla mia triste solitudine vedrò cadere
le rose morte della mia gioventù.

Piangi bandonéon il tuo tango grigio
forse ferisce anche te
un qualche amore sentimentale.
Piangi mia anima fantoccia
sola e triste in questa notte,
notte buia e senza stelle.
Se dal bicchiere ricevo conforto,
resto qui con il mio tormento,
cercando di annegarlo.
Voglio ubriacare il mio cuore
per poter poi brindare
per i fallimenti di un amore.


Silvana Deluigi vocal, Leading Ladies of Tango Orchestra. Live recording December 2006.Video by John Campbell.

Foto concerto "Richard Galliano" e LibertangoQuintet - 29/07/2007

Richard Galliano TangariaQuintet
Composizione: Richard Galliano
Fisarmonica / Alexis Cardenas violino / Philippe Aerts contrabbasso / Rafael Mejias percussioni / Clarence Penn batteria

LibertangoQuintet
Composizione: Francesco Calì fisarmonica/Gino De Vita chitarra / Marcello Leanza flauto e sassofoni /Giovanni Arena basso /Ruggero Rotolo batteria




a presto...

Giannicola

Festival di Siracusa

Cari habitué del blog, il tempo di rimettermi dalle fatiche del festival di Siracusa, ed eccomi pronto a narrarvi le mie umili impressioni sul sopraccitato.
Innanzitutto un bel 7+ all’organizzazione del festival, Claudio e Barbara e tutto l’entourage.
Tranne alcune pecche, migliorabili, il festival si è svolto in maniera assolutamente ineccepibile.
Grandi maestri, grandi milonghe, grandi tangheri.
Il caldo, naturalmente ha un po’ limitato le evoluzioni in pista, ma dopotutto siamo a luglio e in Sicilia…
Le milonghe, sature, straripanti, afose, multicolore, babeliche… belle.
Mi è pure toccato in sorte, di ballare con una ragazza Russa. Un’altra ancora era di Firenze, abitava a Londra, in vacanza in Sicilia. Spero che non mi abbia preso in giro.
Certo, ballare in piazza del duomo o alla fonte aretusa ha il suo fascino, quando la milonga però non è più un evento privato dei tangheri ma diventa di tutti, un po’ mi imbarazza. E a voi? Ditemi le vostre impressioni. A me sembra di essere allo zoo, con i curiosi che ti guardano, dall’altra parte della recinzione. Forse esagero, anzi sicuro.

Affascinante al chiaro di luna, la milonga con cui abbiamo tirato l’alba. Condotti da un barcone, i milongueri si sono spostati a “punta del pero”, dove un trascinante supersabino ha tirato fuori una playlist incredibilmente bella. I migliori del tango. Certo il pontile, che ci permetteva di avvicinarci alla spiaggia privata, forse andava ancorato meglio. Lisergico.
Come primo festival internazionale di tango di Siracusa è andato bene. I tavoli nella milonga del sabato in piazza, forse andavano sistemati meglio, inezie.
Come sempre il mio cuore sussultava per Andrea (Missé n.d.r.), per la sua sincopata eleganza negli adorni (insuperabile) e nell’abbigliamento strepitosssssssooooo.
Io ho preso alcune lezioni con Rodriguez-Missé e Julio e Corina, detti Julio e Rosina da una mia amica, forse non abbastanza documentata.
L’unico voto sotto la sufficienza che mi sento di dare al festival è stata l’organizzazione dei corsi.
Troppe coppie, altro che numero chiuso, i maestri non riuscivano a seguirci tutti quanti. Questo comunque è un problema comune a quasi tutti i festival, migliorabile.
Uscendo da Ortigia per tornare all’agognata(per i miei piedi)pensione e al mio lettino, usato poco, altro non rimaneva da fare che passare da un panificio sul corso e prendermi una pagnottella con nutella, scusate il gioco di parole.
A presto, con i video che ho girato dell’esibizione dei maestri.
Métempsycose Isabel Camps Laredo Montoneri Gianluca Leone MicMac Giannicola Manuela Anania Sergio La Pigna

Ultime inserzioni