di Franco Finocchiaro
Lo spirito danzante che è all´origine dell´opera di Horacio Ferrer, sia quella creativa del poeta sia quella critica dello storico, è sedimentato in una parola che risuona nell´epoca contemporanea come la più significativa tra quelle dei personaggi che hanno posto la propria biografia al servizio della cultura del tango. Il poeta di natali uruguayani ha speso la vita a indagare e a nutrire il tango con ostinata fedeltà, agendo con una scrittura tanto originale da rivoluzionare i caratteri popolari del genere e conquistarsi un posto nel Parnaso novecentesco con una candidatura al Premio Nobel per la letteratura (2004).
Dal suo canzoniere emergono elementi pittorici, sensuali, conoscitivi, enigmatici, mistici e guizzanti: questo impasto inusitato porta con sé grappoli iridescenti di immagini metaforiche che s´inseguono evaporando in aromi imprendibili di pura musicalità. Astor Piazzolla, spirito danzante anch´egli, già dal 1955 agitato e inquieto in un mondo del tango che aggiungeva alla sua decadenza una posizione di chiusura, attendeva che qualcuno condividesse le sue aspirazioni al rinnovamento. In Ferrer, Piazzolla trovò il partner ideale con cui coltivare la sua passione per il tango cantato. Con Ferrer, Piazzolla diede vita a una nuova estetica del tango canción, vivificandolo con un´immaginazione funambolica e spingendolo oltre, fino al concetto di libretto per il teatro musicale, con María de Buenos Aires. Proprio con questa operita nasce nel 1967 la mitica dupla Piazzolla-Ferrer, che nel corposo carnet di settanta composizioni avrebbe saputo dare la cifra esatta dell´equilibrio che rende narrative le melodie e musicali le parole. Sotto i filtri di questa magia, la loro arte è arrivata a risolversi nell´opera nuova dello spirito metropolitano di Buenos Aires. La veemenza delle innovazioni ha in alcune circostanze modificato il ruolo del poeta, che non è rimasto una eminenza grigia dietro le rime, ma ha dato loro vita in prima persona con una recitazione che porta tuttora Ferrer sui palcoscenici di tutto il mondo.
La sua voce cangiante, ora aristocratica e sinuosa, ora oracolare e melanconica, ora tagliente e sulfurea, è al centro dello spettacolo El Poeta y la Música insieme alla musica di Piazzolla, interpretata dalla Orquesta Típica di Alfredo Marcucci.
In contrappunto e sinergia con i versi, la formazione è chiamata per l´occasione a modularsi in organici a otto, sei e quattro elementi, fino a ridursi a un solo strumento solista in colloquio con Ferrer. Questa strategia, inusuale nel tango, apre un variopinto catalogo di sensazioni timbriche, che caratterizza con colori diversi l´evidenza plastica delle pagine piazzolliane, svelandone il segreto della loro vocazione pittorica e il senso di vertigine liberatoria. Prima in Italia a inseguire tenacemente il progetto di diventare un´orchestra típica di tango, in breve tempo questa compagine ha realizzato il suo sogno, scegliendo con acume la guida di un leader competente, esperto, generoso ed entusiasta qual è Alfredo Marcucci. Il sorprendente lavoro di questo straordinario bandoneonista e arrangiatore ha peraltro trovato a Torino la collaborazione di strumentisti d´eccellenza che, dando prova di talento e flessibilità stilistica, hanno raccolto con umiltà e passione i segreti per accedere nel cuore del linguaggio del tango, informazioni preziose che possono essere ereditate solo con la prassi d´orchestra.
Orchestra Marcucci
Completano il quadro dei protagonisti altri due spiriti danzanti, Silvina Agüera e Sebastián Romero: il loro contributo coreografico raccoglie la sfida simbolica lanciata dalla complessità della musica di Piazzolla. Di fronte a essa è imperativo aprire un varco nei codici del tango per prestare l´abbraccio dei corpi e il gesto intenso delle sue figure a una danza aperta a suggestioni molteplici.
El Poeta y la Música è la sinergia di questi elementi, in una serata che offre agli spettatori l´ebbrezza di un viaggio impossibile, quella vellutata ora dello spirito danzante proustiano che «non è soltanto un´ora: è un vaso colmo di profumi, di suoni, di colori, di atmosfere».
Tratto da sistemamusica.it
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