Note di pianoforte
fatto di acqua e onda
malinconiche e velate
capaci di alzarti al cielo
per ri-poggiarti
fino a lasciarti in lacrime
nell’Onda di luce.
Cupa e gravosa
e gravida
come il violoncello
che spera
e t’insegna severo
il Senso della terra.
Anche leggiadra
come soffio di
bandoneon:
tappeto volante
in notti di Shahrazàd.
Oppure
fiamma ardente
che ti trasforma
in alchimie vitali
di arco teso
e corda di violino.
E in ultimo…
o in primis
un Canto
antico
afono e arcaico
radiante d’Etere.
testo di Fedele Boffoli
quadro di Francesco Mignacca
(3 marzo 2006)
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