lunedì, febbraio 12, 2007
Carlos Gavito, la sua vita il suo tango
Un ballerino leggendario, un artista del tango, il creatore di uno stile che poteva solo chiamarsi stile-Gavito. In un libro di 272 pagine Massimo Di Marco racconta per la prima volta la sua vita sorprendente, a volte inimmaginabile, strabordante di storie e di episodi vissuti in ogni angolo del mondo con Mirta ed Hellen, infine con Marcela sulla scena di Forever Tango. Monica Fumagalli, ballerina e coreografa oltreché scrittrice, non descrive soltanto il suo modo emozionante di interpretare il tango. Svela l'origine a volte curiosa di certe movenze ed un passo dopo l'altro si stringe nell'abbraccio di Carlos Gavito, parla della sua tecnica, della sua pausa ormai famosa, sino all'ultima creazione, in apparenza provocatoria, di un tango senza passi. Certe annotazioni di María Plazaola, la sua attuale partner, completano un ritratto fedele del grande ballerino bohémien, protagonista di un tango quasi zingaresco e mutevole, da spettacolo sulla Tour Eiffel o al Moulin Rouge di Baghdad, a ingranaggio di una vita che è poco definire avventurosa, non solo ricordando il giorno in cui una bomba gli ha rovesciato in testa il letto nel quale stava dormendo. Il maestro che per due anni ha insegnato il tango a Sally Potter (ecco forse una rivelazione) ha compiuto 63 anni in aprile. Ha vissuto l'evoluzione del tango dai tempi del giovane Osvaldo Pugliese alle note dei compositori più attuali, ascoltando nella scuola della strada i pensieri dei poeti che hanno contribuito a far diventare lui stesso un poeta del tango. Nato per danzare, ha fatto gare di rock'n'roll, ha ballato il flamenco, il tip-tap, tutto. Eppure a sette anni studiava il bandoneon. Poi è diventato Gavito
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