lunedì, febbraio 19, 2007

RIFLESSIONI DI UNA TANGHERA ATTEMPATA

tratto dal post di creaturadelbuio su tangoquerido
Il mio maestro dice sempre agli uomini:
"Se una donna vi rompe (non sai fare il passo, non sai fare la marcatura, non sai fare la sacada, non sai fare niente......), depositatela al suo posto e non invitatela più: ci sono moltissime altre donne che non aspettano altro che di ballare con voi!!".

Beh, per gli uomini è più facile, ma per noi donne, poiché siamo invitate, se incocciamo con un cavaliere rompic..... che facciamo? Esaurite tutte le scuse classiche - mi fanno male i piedi, mi gira la testa, questo tango l'ho già promesso a lui,abbrancando al volo un meschino tanghero di passaggio al quale sussurriamo velocemente "aiuto!!" - non ci resta molto da fare. Si sfodera un educato sorriso ed un garbato cabeçeo e seguiamo il rompic.... in pista, adottando il cosiddetto "stile da scopa" nella speranza che il tizio si scocci di ballare con noi. Sono convinta di non essere la sola a cui è successo.

Così ho tirato fuori il mio innato senso dell'umorismo e spero di cuore che queste righe siano lette da voi tutti, ma, in particolare, spero che giungano direttamente al.......

TIPO TANGHERO N.1: IL SALSERO

Il tipo tanghero n. 1 di solito è alto tra il metro e settanta ed il metro e settantacinque: Ha testa ovoidale scarsamente capelluta, occhi da furetto, bocca carnosa e tumida che, lungi dall'essere allettante, risulta al contrario quasi repellente.

Il suo abbigliamento è, di solito, del tutto fuori luogo: laddove sarebbero sufficienti sobri pantaloni e comuni camicie, o finanche una maglia nera da euro 2,00 reperibile dai cinesi, il nostro sfoggia luminescenti bluse costellate di palme e bicchieri di caipirina, opportunamente abbinate a pantaloni color arancio tarocco siciliano. Per carità! Antonio Banderas, vestito così, sarebbe ovviamente il benvenuto (se è per questo sarebbe il benvenuto anche svestito!!!), tuttavia il nostro, del tutto impermeabile alle urla avvilite dello specchio, si crede ovviamente irresistibile ed assolutamente originale! Possiede due spallette a bottiglione, inutilmente sottoposte alle palestriche torture, magrissime gambe da fantino, piedi alle dieci e dieci, classico "culu nta schina" (espressione amata dalla mia cara Zia Santa, morta orgogliosamente signorina all'età di 75 anni!!). Alla faccia di Lord Brummel, il nostro si fa notare senza indugio!

In sala il n.1 si svela ulteriormente: esegue una periscopica mirada su tutte le donne presenti, scartando immediatamente 1) quelle troppo giovani (lo snobbano), 2) quelle troppo vecchie (lo sgamano), 3) quelle troppo brutte (non sono per lui, caspita!), 4) quelle troppo bone (manco lo guardano); tutto ciò che resta è terreno di caccia! Adocchiata la preda si parte da lontano con felpati passi di danza, utilizzando lo sguardo 33bis del suo manuale: quello che, secondo lui, dovrebbe metterti in fibrillazione le ginocchia! Allunga generosamente una mano verso la prescelta e con voce roca e labbra tumidescenti concede:" Vuoi ballare?", ma non attende neanche l'assenso: la dama è già sollevata di peso dalla sua poltroncina e portata in due mosse e tre movimenti al centro della pista!

Quivi il nostro si scatena, sì proprio!! Dovete sapere, infatti, che il n.1 approda al tango dopo aver frequentato almeno sette corsi di danze standard: conosce, pertanto 24 balli diversi, ma naturalmente, non sa ballarne bene neanche uno.

Tuttavia questo per lui non è un ostacolo: credendosi un coreografo mancato, il tizio contamina allegramente tutti i passi delle danze conosciute, passando da una "mariposa" ad una "calecida", da un'apertura al due ad un cha cha cha, imponendo alla dama un voleo con giravolta finale che a stento non si conclude in un ruzzolone.
La malcapitata che lo segue, tenta teneramente di bloccarlo, prendendosi più battute per eseguire un lento incrocio e sperando che il tizio capisca che si tratta di un tango e nulla più. Ma il nostro non demorde, anzi, contrariato da tali inopportune iniziative, diventa didattico: "No, guarda, devi andare a destra, ecco brava, adesso devi fare due passi a sinistra, no sbagli, quella è la destra, dico la MIA sinistra, ora in avanti di corsa, adesso indietro con piegamento, flessione a destra, testa indietro, guardami negli occhi, non i piedi, gli occhi, gli occhi caspita!!". Il tutto, naturalmente, accade mentre il tipo si incolla a ventosa alla malcapitata che, solo a stento, non sviene per mancanza di ossigeno!
A tango concluso la stremata ballerina sorride educatamente e si dirige, senza parere, verso il miraggio del divanetto, respirando boccate di aria degne di un sopravvissuto del Titanic, ma il n. 1 la abbranca di nuovo per un braccio e le sussurra eroticamente all'orecchio: "Vieni, balliamo di nuovo, vediamo se stavolta hai capito come si fa!" Come Trozskji, la meschina si chiede: "Che fare?", ma mentre cerca una scusa credibile, il n. 1 l'ha già riportata al centro della pista, ove nuovamente le elargisce e dispensa, fra uno strattone e l'altro, le sue perle di saggezza tanghéra.

Volete sapere qual'é il colmo di tutto questo? A serata conclusa, mentre ci si cambia le scarpe, il tizio se ne esce dicendo: "Beh, adesso me ne vado nell'altro locale a ballare la salsa; lì si che ci si diverte....... altro che tango!!!"

Anche un'educanda, a questo punto, non può che pensare: "Ma che c..... ci sei venuto a fare qua?"

SUNT LACRIMAE RERUM

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