lunedì, febbraio 05, 2007

Stage si - Stage no

Tratto dal post di caren42 su tangoquerido

Leggendo i commenti sui videoclips diversi mi son chiesta se, e perché, è bene quando si fa uno stage con i maestri X&Y, farne un altro con i maestri M&M il fine settimana successivo e poi un altro con A&O.
Per me - almeno per il momento - bastano i maestri della mia scuola, non penso che mi non possono insegnare più.
Offrono anche workshops come "Tecnica per le donne", "Milonga", "Vals", etc.
Un avvantaggio della mia scuola è che le due (una coppia brava) non insegnano insieme ma si alterno in ogni corso. Così impariamo tutti e due gli stili (e non penso ai passi): maschile e femminile.

Ho ballato con quasi tutti gli uomini alla mia milonga. Almeno tre 'principianti-avvanzati' (loro che ballano tra 1 e 3 anni) sono andati a prendere lezioni da altri insegnanti e la cosa che ho sentito è che dopo hanno ballato peggio, non sono stati più capaci di separare gli stili diversi o trovare un proprio stile.
Ho parlato con qualche 'veterano': anche loro hanno detto che non sempre fa bene, a volte gli insegnanti sono cari e/o insegnano male. Secondo me nel primo/secondo anno è meglio concentrarsi su una scuola *se è buona e se si sta bene*.
Lo trovo anche molto difficile decidere se una coppia di maestri (X&Y, M&M, A&O) è brava o no perché non la conosco.
Ad esempio: c'è un tango-festival ad Amburgo in agosto, i maestri sono Ezequiel & Geraldine Paludi e Guillerma Merlo & Fernanda Ghi. Devo andare o no? Non lo so perché non ho nessun idea che cosa mi aspetterebbe.

Come sempre ho delle domande non-retoriche:

* Perché andate voi a fare uno stage?
- Perché il tema è interessante
- Perché i maestri sono famosi
- Perché gli amici ci vanno
- Perchè i vostri insegnanti lo hanno consigliato

Dopo uno stage: che cosa ha cambiato? Dopo un 2-giorni-workshop "Milonga", ad esempio, ho dimenticato veloce qualche nuovo passo, e non solo io

Va bene anche per i principianti o è meglio essere avanzati per differenziare chi fa bene e chi no?

(*puh* moooolto difficile spiegarmi!!! Spero che mi capite ) E grazie per la vostra pazienza con me!

Il testo è stato leggermente modificato ma il contenuto rimane

7 commenti:

  1. Caro Sergio

    mi è venuto un mezzo colpo stamattina ritrovarmi sul vostro sito.

    per quel che mi riguarda posso dire che nei miei primi tempi tangueri mi piaceva fare gli stage con maestri diversi.
    Adesso mi interessa poco spendere soldi per imparare qualche passo che poi spesso si dimentica.

    Dopo un pò di tempo credo che il tanguero inizi a farsi una mezza idea di quale debba essere il suo Tango e così cerca le chiavi, la grammatica del proprio ballo non i singoli movimenti.
    Per cui consiglio di scegliere maestri con la M maiuscola, e non necessariamente il grandissimo ballerino, che ti aiutino a capire ciò che cerchi. Lo stage saltuario non aiuta in questo.

    E poi ballare, ballare, ballare... rubare i movimenti di altri e trasformarli...

    ma poi, in definitiva, fate come vi pare:
    basta divertirsi!!!
    Daniele

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  2. Grazie :))
    Un abbraccio!
    Caren

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  3. Dopo aver attraversato varie fasi, tra cui quella della "stagemania", ad oggi ritendo che gli stages siano utilissimi, ma purtroppo fin troppo spesso sono anche un'operazione molto commerciale.

    Molti stages sono seguiti da 20+ coppie, e di livello molto eterogeneo, perchè parecchi organizzatori - anche se scrivono a chiare lettere il livello richiesto sui manifesti - alla fin fine si rivelano poco selettivi per riempire gli stage.

    La scusa degli organizzatori è che "l'allievo deve essere conscio da sè del suo livello", ma sono balle: molti, specie dopo 1 anno - 1 anno e mezzo, non sono coscienti del proprio livello, e per giunta vengono confusi da definizioni ambigue quali "intermedio", "avanzato", e simili che ogni scuola adotta in modo diverso semplicemente per distribuire in modo efficiente le persone fra i corsi, ma non sulla base dell'abilità.
    Perchè l'abilità non corrisponde all'anzianità.

    La conseguenza è che se un paio di coppie si iscrivono ad un corso "fuori livello", ne pagano le conseguenze anche le altre coppie che assistono al corso, perchè gli insegnanti - che sono esseri umani, per fortuna - non abbandonano mai completamente i malcapitati che si trovano fuori posto. E' umano ed apprezzabile, ma è meno apprezzabile che le altre coppie non riescano a trarre il massimo da uno stage che costa mediamente 25 euro all'ora (o sui 20 se uno acquista pacchetti).

    Detto questo, gli stages servono, questo è sicuro.
    Pero' a mio avviso servono per perfezionare passi/movimenti *che uno ha già provato e riprovato*.
    In sostanza, io seguo gli stages su argomenti che ho già afffrontato a lezione, e nei quali non sono soddisfatto dei risultati in milonga per via di errori piu' o meno gravi.

    Un'altro criterio per scegliere uno stage, indipendente dall'argomento, è quello di *fidarsi della persona*.
    Specialmente quando abbiamo già conosciuto una coppia di maestri che ci ha dato molto a lezione, puo' valer la pena seguire uno stage "a scatola chiusa", ma questo solo se ci fidiamo davvero.
    Da notare che in questa fiducia non c'entra niente la bravura degli insegnanti *come ballerini*, perchè ci sono tanti bravissimi ballerini inadatti ad insegnare.

    Infine, l'altro tema del post di Caren era il fatto che ci puo' sembrare che i nostri maestri siano i migliori e pu' che sufficienti per studiare.

    Questo puo' essere, pero' secondo me cambiare è sempre utile: cambiare mastro/maestra è un po' come quando in milonga si balla con persone diverse.
    Si è obbligati a ballare in modo diverso, adattandosi al nuovo partner, e si impara di piu', ci si arricchisce. Mentre se invece balliamo sempre con la stessa persona senza provare cose nuove, ci si fossilizza solo su uno stile di ballo.

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  4. Bravissimo Chamaco67!!! Concordo pienamente su tutta la linea!!! Magari tutti pensassero così...magari lo fanno solo che poi i risultati son diversi...uhm..forse sto diventando impossibile.

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  5. Cara Demetra, solo una domanda... ma da quanto tempo balli? E dove studi?

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  6. e' chiaro che per prendere lezioni ci vogliono dei soldi ed e' chiaro che per gli stages ci vogliono tanti altri soldi (la cosa non e' che sia tanto bella) tutto questo e' dovuto al fatto che il Tango ancora e' poco praticato/insegnato poi se parliamo degli argentini (che sono diventati imprenditori) stanno esagerando un po'
    in argentina con il costo di uno stage si fa Tango per 3 mesi

    nella mia scuola la lezione con gli argentini e' un diversivo piacevole e ci sta, ma non credo che le figure spiegate da X e Y (argentini)non possano essere spiegate dai maestri (siciliani)

    poi pur essendo un nuovo del Tango sono convinto che per ballare non serve solo saper fare figure, ma il sentimento, mi accorgo che nelle varie milonghe solo una decina di persone lo dimostrano nelle espressioni lette sul proprio viso
    buon tango a tutti

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  7. Caro Giuseppe solo una risposta..quanto basta per rendersi conto di alcune cose...e tu?

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