venerdì, giugno 01, 2007

Appunti di viaggio di Renato Vicinanza

Buenos Aires come sempre è meravigliosa.
Ormai non conto più le volte che sono stato in questa città ed ogni volta apprendo cose nuove. Continuo a scoprire le grandi contraddizioni, sue e di questo Paese immenso. Questo viaggio per me ha riservato delle graditissime sorprese, mi ha fatto scoprire mille sfaccettature che nei miei viaggi precedenti non avevo avuto modo di vedere. Il fascino della Capitale Federale Argentina resta intatto e cresce sempre più il suo magnetismo sui milioni di turisti che la visitano ogni anno. Cambio favorevole per noi europei, basti pensare che in questi giorni( maggio/giugno 2006 ) siamo ad 1 euro = 3.85 di pesos, praticamente uno dei cambi più alti negli ultimi 3 anni. In questa epoca è a pieno ritmo la stagione teatrale ed in Avenida Corrientes, dove c’è una nutrita schiera di teatri, si può assistere dalle riviste musicali a classici, anche italiani tipo Filumena Maturano in cartellone in questo momento, a riviste brillanti. Con la spesa di 50 pesos (quasi 13 euro) si ha diritto ad una poltrona tra la fila 1 e la 10 della platea.

Il divertimento ed il godimento per gli occhi è assolutamente assicurato . Il cosiddetto “salotto buono” della città portena trova ampio successo di turisti in Av. Santa Fè – Av. Callao – Av. Alveares e potrei continuare a lungo….finendo alla Calle Florida, cuore pulsante nel centro di Bs As, via incastonata tra una miriade di negozi di ogni genere, dall’alto livello per finire alla moltitudine dei “ KIOSKO “ dove si può comprare dalle bibite, alle merendine, caramelle…. alle ricariche per il telefono cellulare. Si incontrano moltissimi lustrascarpe pronti a far luccicare le scarpe degli avventori al prezzo di 2, 50 di pesos.

Ammirando le vetrine di questa strada lunga circa 3 Km,può capitare anche di essere fermati da una “ improbabile “ giornalista di Canale 7, rete nazionale ,che vi chiede una intervista……si chiama Alfonsina, minuta, capelli scuri mossi,con un paio di occhiali dalla montatura fuori moda di colore nero e dal bel sorriso. Se non siete perfettamente a conoscenza della lingua spagnola è poco probabile che vi lasci parlare,giustificando la cosa col fatto che il suo è un programma per casalinghe, gente semplice….e che quindi non sempre a conoscenza di altre lingue per poter comprendere ciò che eventualmente si dice. Vi imbatterete senz’altro in artisti di strada che più che per onore all’arte, cercano di “ sbarcare il lunario “ offrendo la loro arte ai milioni di passanti, nella speranza di ricevere una moneta. Questo che una volta era uno dei salotti buoni della città, incomincia ad essere da un po’ di tempo anche un luogo dove si incontra sempre più gente che chiede la carità…….veramente impressionante vedere a lato di vetrine scintillanti, donne, sedute per terra e con un bimbo in braccio chiedere l’elemosina o vedere una persona anziana tendere la mano in attesa di un quarto di pesos o di una qualsiasi moneta, e molte volte con a fianco un cartello scritto con calligrafia incerta dove si legge “ Una ayuda para vivir “ – Un aiuto per vivere – Molte di queste persone “ vivono “ con una pensione sociale che arriva ad essere di circa 200 pesos mensili.

Abitano nei barrio ( quartieri ) periferici dove le case sono modeste e al di sopra di quelle che accolgono gente ancora più emarginata, i cosiddetti abitanti di “ villa miseria “ una specie di favelas con case fatte, molte volte, di lamiera e nei casi più fortunati con mattoni recuperati nelle discariche. Amici argentini mi raccontano che gli abitanti di queste “ villa miseria “ per lo più disoccupati o comunque destinati ai lavori più umili, sono “ ingaggiati “ da questi o quel politico perché sfilino in dimostrazioni a favore dell’uno o dell’altro……pagando loro una cifra irrisoria che viene accordata con i “ punteros “ più o meno i capi delle varie “ villa miseria “ Vorrei anche mettervi in guardia su un paio di cose che ho avuto modo di apprendere grazie alle numerose amicizie che ho in Bs As, una di queste è che può succede, specialmente di notte, magari all’uscito da un ristorante alla moda in Puerto Madero o in Recoleta, di prendere un taxi di passaggio, bene, attenzione al fatto che questi azioni il tassametro in maniera sicura, tenetelo d’occhio perché olti di questi “ signori “ approfittando della distrazione del turista manovrano con un bottoncino solitamente messo vicino alla leva del cambio o al comando del tergicristallo o delle luci, il quale premuto fa lievitare il prezzo della corsa, e questo quando si è ancora in auto e percorrendo l’itinerario, quindi attenzione ad ogni eventuale “ salto “ di cifre del tassametro. Attenzione inoltre a non pagare con biglietti di taglio grosso ( 100 o 50 pesos ) potrebbe capitare che il tassista ve lo cambi facendovi credere che quello che gli avete appena dato è rotto su un angolo e che quindi gli procura problemi per cambiarlo……..se ciò avviene sappiate che non è vero……il vostro biglietto era perfettamente in ordine e quello che vi viene mostrato è uno falso del tassista stesso che vuol rifilarvelo per vostro per poi arraffarne un altro buono lasciandovi quello falso a voi. Quindi, fatevi scorta di pezzi da 5 – 10 massimo 20 pesos per pagare il taxi e se ci dovessero essere dubbi non esitate a farvi accompagnare al primo Commissariato di zona.

Anche questa è la Argentina che tanto amo e che “ conosco “ abbastanza. Questi riscontri sono solo una goccia nel mare delle contraddizioni di questo Paese che comunque fuori della Capitale Federale ha gente che è molto più vera dei portenos ( abitanti di Buenos Aires ). Nonostante questo immenso dissesto sociale, l’amore patrio degli argentini è molto forte ad ogni livello , le tradizioni molto radicate e le cerimonie per commemorare gli eventi sono a dir poco di una spettacolarità unica. Per la Festa della Repubblica si vedono addobbate le vetrine dei negozi, la gente porta al bavero della giacca un nastrino con i colori della Patria, le donne vestono con un accessorio che ricorda gli stessi colori, auto private e taxi sono imbandierati, insomma si nota e si respira questo avvenimento in maniera molto pregnante. Io stesso ho avuto modo di vivere in prima persona una esperienza che per uno straniero è abbastanza unica. Ho avuto il piacere di essere invitato alla Caserma dove ha sede lo storico Reggimento dei Granatieri per la festa della Repubblica Argentina che cade il 25 maggio. I Granatieri sono la Guardia Presidenziale, l’esatto corrispondente dei nostri Corazzieri. Qui tra un folto pubblico, intervenuto passando dall’ingresso a piedi per Avenida Luis Maria Campos 554, alle ore 23.00 del 24 maggio c’è l’annuale esibizione della Fanfara Militare del Reggimento denominata “ Alto Perù “ ed alle 24.00 in punto l’esecuzione dell’Inno Nazionale sulle cui note tutto il pubblico presente canta, ed a seguire si serve la tradizionale cioccolata calda.

Tutto questo avviene sul prato antistante la Caserma suddetta, con i Granatieri in alta uniforme, mentre nei saloni di gala della Caserma stessa un nutrito e selezionato gruppo di invitati degusta le prelibatezze di questa terra intrattenendosi in cordiale convivio e godendo oltre che dei sapori , anche della gradevolissima e puntuale ospitalità dei Granatieri, sempre attenta e cortese e delle magnificenze architettoniche della Caserma stessa, non ultima la Cava per la conservazione e la degustazione di vini opera dell’architetto Adriana PIASTRELLINI, di chiara origine italiana. Alla pomposità delle cerimonie ufficiali per la Festa della Repubblica si contrappongono cerimonie ed atti più semplici e forse per questo più belli, che fanno sì che questo Paese continui ad occupare un posto nel mio cuore in maniera speciale. Passeggiare per Plaza de Mayo, luogo di ritrovo per qualsiasi evento nazionale, fatto salvo l’Obelisco, dove solitamente si festeggiano le vittorie sportive o dove ci si riunisce per concerti, e le strade vicino al Congreso de la Nacion (Il Parlamento), potrebbe capitare di incrociare una scolaresca di bimbi accompagnati dalle proprie insegnanti che distribuiscono dei disegni fatti da loro ed un piccolo questionario dove ti ricordano che loro festeggiano il 25 di maggio 1810 e ti chiedono, in maniera molto gentile , come ricordi il tuo 25 di maggio da bambino, dove vivi, come lo festeggia il tuo quartiere e terminano con “ Un abrazo y muchas gracias “ assicurandoti che se lasci un recapito ti risponderanno, oppure potreste imbattervi in una signora completamente attorniata dai piccioni, richiamando alla mente una scena del film “ Mamma mi sono perso a New York “. Buenos Aires certamente non è famosa nel mondo per i suoi monumenti, ma sicuramente per il tango che, fuori della Capitale è molto meno “ sentito “.

Generalmente si è portati ad identificare l’Argentina con il tango, ma sarebbe più giusto identificare Bs As con questo ballo e non tutto il Paese. Qui nella Capitale Federale pullulano le milonghe, luoghi culto dove praticare questo ballo, magari sorseggiando del “ mate “ . Quest’ultima è la bevanda nazionale, come dire “ salsiccia e friarielli “ per i napoletani o “ piadina e prosciutto “ per i romagnoli o “ ricci di mare “ per i pugliesi e così via. Le milonghe, dicevo, non hanno bisogno di essere “ alla moda “ ma di fare semplicemente il proprio mestiere, ovvero offrire a chi le frequenta di poter ballare e “degustare” la musica del tango. Ve ne suggerisco una molto singolare che si trova esattamente in calle 11 settembre esquina Sucre; è una milonga all’aperto strutturata a forma di gazebo ottagonale, completamente aperta su tutti i lati, di medie dimensioni ha una scala per accedervi ed è al centro di un giardino pubblico. La particolarità di questo luogo è che si inizia a ballare verso le ore 19.00 e i “lampadari “ che illuminano il ballo sono fatti da candele poste all’interno di bottiglie di plastica rovesciate e private del fondo, infilate in basi di polistirolo poste al centro della pista da ballo ed altre poste in coppia ai piloni di metallo che sorreggono il tetto del gazebo. Questa semplicità e rusticità dell’ambiente, rende ancora più melanconica e dolce la musica di Gardel. Bs As città offre moltissime cose, è sempre sveglia,praticamente “ no dorme nunca “ non dorme mai e forse non dormireste nemmeno voi se per caso vi venisse in mente di prendere in affitto un qualche alloggio, monolocale per lo più, vicino al Congresso, in Av. Callao. Qui si concentrano molte delle manifestazioni , condite da assordanti tamburi e da folle più o meno corpose che con la loro presenza paralizzano una arteria così importante, facendo derivare ulteriore “ ruido “- rumore- da parte degli automobilisti. Senza tralasciare che trattandosi di una delle arterie più importanti della Capitale è continuamente assediata da un traffico pressoché continuo e da un susseguirsi di sirene di ogni tipo.

Affittare un monolocale, completo di ogni confort , dalla tele via satellite, al microonde al reparto cucina, cavo per collegamento internet, impianto stereo, può arrivare a costare anche sui 200 dollari USD per settimana. Sempre meglio che scegliere di alloggiare in un albergo della medesima zona o in Av. Santa fè che agli stranieri chiedono il pagamento, per lo più delle volte, in dollari USA. In questo mio ennesimo viaggio in Argentina, a proposito di Festa della Repubblica, ho avuto modo di partecipare alla commemorazione della Festa della Repubblica Italiana, il 2 giugno, a Pinamar che è una nota cittadina balnearia sita a circa 350 Km da Bs As. Qui esiste una forte presenza di discendenti italiani, molti dei quali soci della “Associazion Mutual Cristoforo Colombo “, presieduta dal sig. Juan Antonio PIUNNO che proprio quest’ anno ha festeggiato il decimo anniversario della nascita di “ Piazza Italia “ , oltre che al sessantesimo anno della nascita della nostra Repubblica. Nel pomeriggio del 2 giugno si è svolta una manifestazione ufficiale alla quale sono intervenute tantissime Autorità , per citarne alcune: il Segretario del Governo della città Architetto Alberto CANISSA, il sig Raffaele VITIELLO Presidente del COMITES ( Comitato Italiani all’estero ) la signora Claudia Solina ( Presidente del H.C.T.), il Segretario al Turismo e tantissime altre. E’ stata una cerimonia davvero emozionante, pensare che mi trovavo a tantissima distanza da casa e vedere queste persone che sulle note di Mameli intonavano l’inno italiano,dopo aver intonato quello argentino, mi ha fatto veramente emozionare. Bisogna vivere tale esperienza per poterla gustare. La Cerimonia ha avuto inizio con la passerella delle bandiere argentina – italiana e della provincia di Bs As cui appartiene Pinamar che hanno preso posto ad un lato dx della piazza ed alle cui spalle c’erano i vessilli di tutte le altre varie Associazioni di altri Paesi e con un posto d’onore occupato dai “ bomberos voluntarios “ - Pompieri Volontari – i quali proprio il 2 giugno hanno festeggiato il loro 121° anno di vita , nati da una iniziativa di Don Tomas LIBERTI , italiano anch’egli. C’è poi stato lo scoprimento di una targa marmorea commemorativa , la declamazione di una poesia in italiana da parte di una bimba , Agustina PARASOLE, nipote di emigranti italiani ed infine i discorsi ufficiali nei quali si richiamavano i valori della Costituzione Italiana.

Alla fine della Cerimonia non poteva non mancare un tocco di quella italianità che è nel nostro DNA ed infatti, finita l’ufficialità sono stati offerti limoncello ed altre prelibatezze di “ casa nostra “ La sera , a conclusione dell’evento,presso il teatro “ De la Torre “ si è tenuto un concerto con due tenori che si sono esibiti in un repertorio di classici italiani e l’esibizione del Coro della Associazione “ Cristoforo Colombo “ diretto dal Maestro Javier DAMESON . Questo coro ha radici giovani, ma ben salde, ha vinto vari premi nella Provincia di Bs As, classificandosi spesso al primo posto, si esibisce in varie città di questo Paese e si sostiene solo con il sacrificio dei propri appartenenti e con un modesto aiuto da parte dell’Autorità locale. Ho personalmente avuto modo di stare vicino e dentro questa Comunità, apprezzandone i valori umani di ogni appartenente, la dedizione e lo spirito di sacrificio, l’impegno personale di ogni appartenente a questa Comunità fa si che non solo siano organizzati in varie attività ricreative, ma sono una vera e propria famiglia. Vivono la loro vita facendo i lavori più svariati, da imbianchino a commercialista ad architetto, a commerciante a casalinghe, ma non dimenticano quelle che sono le origini dei loro padri, nel rispetto dei valori di questo Paese che è il loro, non tacciono l’amore che provano per la loro “amata Italia “. Un paio di esempi su tutti, basti vedere con che amore, pazienza e dedizione, nei giorni precedenti all’evento preparavano i nastrini con i colori dell’Italia e dell’Argentina, che avrebbero poi indossato al momento della Cerimonia, con quale impegno si sono dedicati all’impastare la farina e le uova per farne tagliatelle da condire con sugo di pomodoro fatto in casa alla vecchia maniera, per poi riunirsi tutti in una cena conviviale la sera del 3 giugno, giorno dell’Emigrante, nei locali dell’Associazione.
Insomma, una grande , bellissima, unica esperienza che mi ha fortemente emozionato e moralmente arricchito facendomi ancora di più apprezzare quanta è bella la nostra Italia,l’italianità e quanto grandi sono questi italiani di Argentina, come lo sono tutti coloro che vivono all’estero di discendenza italiana.

Maggio/giugno 2006

3 commenti:

  1. Dopo questo ennesimo racconto su Buenos Aires...ditemi voi, che devo fare??? Rimango lì a vita? Ho molta paura di lasciar tutto e non tornar...boooo

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  2. eh eh... l'ho postato proprio per te ;)

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  3. Post lungo ma di approfondimento culturale. Complimentissimi! Speriamo sia gradito e letto con passione. Per appassionarsi e comprendere veramente il tango è necessario far divenire un corpo unico il tango e il suo contesto socio-storico-culturale.

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