lunedì, giugno 04, 2007

TANGO – is – tetigi – tactum - ere 3° tr.

Una piccolissima perla di cultura... se volete anche pedante, tipica di una prof. di lettere ;-)

Studiando un po' di latino, in vista di un esame... l'occhio mi è andato a finire sul verbo TANGO ... quanto di mai più gradito e curioso poteva verificarsi in una giornata di studio 'matto e disperatissimo' e, aggiungerei, anche pallosissimo, come quello di oggi!

Il verbo in questione significa, nella sua prima accezione, 'toccare' e, se spulciamo tra i significati figurati, troviamo anche 'sedurre', 'commuovere' ed 'eccitare'. E' interessante notare come l'essenza di questo ballo, il tango per l'appunto, sia racchiusa così mirabilmente in questo verbo coniugato nelle sue varie forme ... attraverso il con-tactum (già participio perfetto) tocco i corpi, seduco le menti e commuovo gli animi (indicativo presente)!
In definitiva, un solo verbo (o un solo ballo?), che muove, in sincronia, le tre parti di cui consta l'uomo... l'intelletto... l'anima... e la materia... Non credo che si possa sperare di più!!!

E vista l'origine neolatina dello spagnolo... è presto fatto... la distanza tra noi e gli argentini, per certi versi, è solo un fatto materiale, di chilometri... in fondo, e nemmeno tanto in fondo, sono pur sempre nostri fratelli!!!



P.s. "Magari l'etimo di TANGO non sarà questo... però, a me, piace pensare che lo sia!"

2 commenti:

  1. Ciao Donatella... sperando che le tue siano perle di saggezza..e non pirle... devo dire che mi e' piaciuta anche a me.... questa tua interpretazione dell'etimologia della parola " TANGO"...
    Per dirla tutta.. a dire il vero... devi pensare che fino un paio di anni fa...per me... il "TANGO" era il pallone con cui da piccolo giocavo a calcio in cortile!!!! immagina quindi la mia cultura in materia!!!! heheheh!!!
    buona sacada a tutti!!!

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  2. Brava Donatella! E' bellissimo scavare dentro le etimologie; è come se attraverso la parola, che di per sè costituisce un grosso limite al pensiero, riuscissimo a trovare una chiave che ci permette di aprire uno scrigno: questo scrigno racchiude, una ad una, le sensazioni inspiegabili che tale parola ci trasmette, senza che la nostra mente ne sia consapevole o possa lucidamente distinguerle.
    E quando poi analizziamo il "verbum" facciamo un viaggio dentro tutto quello che ci evoca.
    Un bacione

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