venerdì, gennaio 11, 2008

Mirada "imbranada"

Se ci penso mi agito. E' inevitabile. Chi l'avrebbe detto? Eppure sono sfrontata al punto giusto, timida ma non troppo. Peròòòòò quando sono in milonga non ci riesco. M'imbarazza! Mi prende la timidezza e mi giro dall'altra parte! Quindi, se mi giro dall'altra parte come posso fare una mirada??? Popolo tanghero devo confessare il mio imbarazzo: la mirada mi rende "imbranada"! Non ce la posso fare. Appena incrocio lo sguardo di un tanghero abbasso gli occhi!!!

Che vergogna! Non ho nessun problema ad invitare un uomo, ma guardarsi negli occhi per quei secondi interminabili che precedono l'invito...o mamma mia!...beh, è tutto un altro discorso! Briiiividooo! Non resisto. Scarlett diventa scarlatta!

Il guardarsi negli occhi è un contatto così intimo che, soprattutto con i tangheri con cui mi piace ballare di più, mi emoziona fino a crearmi imbarazzo.

Per questo motivo volto lo sguardo fino a quando non sento che il poveruomo è ormai giunto nella mia zona Cesarini e sta per far gol con un bell'invito verbale! Evviva! Pericolo mirada scampato!

Attraverso gli occhi si può passare dentro l'anima delle persone, dietro le parole invece riusciamo a nasconderci, a difenderci. Lo so, sono una femminella, ma che ci posso fare se mi vergogno???
Questa è la mia sensazione. Non sarò mai una vera tanghera...

C'è qualcun altro che prova lo stesso mio imbarazzo o sono l'unica con la "mirada imbranada"?!!

8 commenti:

  1. Beh io penso che sia normale, in fondo gli occhi sono lo specchio dell'anima quindi è proprio un contatto molto intimo!!! Anche a me a volte capita con determinate persone... :)

    Nene

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  2. non sei l'unica. anche io mi imbrano tantissimo. alle volte invito io, così evito il problema; altre volte ho provato ad aspettare l'uomo/l'invito (mi dicevano che è questo che la donna deve fare) ma il risultato è stata una scusa fasulla ed un'attesa infinita, sino alla fine, con un "alla prossima volta"... bhé, che consolazione... in realtà, ho constatato che se si vuole veramente qualcosa o qualcuno/a, non c'è poi tanto tempo in mezzo: lo/a si prende poiché lo/a si desidera).
    ci sono poi altre volte ancora in cui l'invito viene fatto gentilmente alla dama seduta accanto, cosa che non mi spiace (figurati!) ma immaginatevi una 'presunta' mirada eppoi una virata dell'uomo all'ultimo secondo... bhé, forse avevo capito male io... che egocentrismo!
    insomma, no, non se ne parla. altro che mirada! si guarda in maniera generica. si saluta. si sorride. nulla di più, né di meno.
    cmq è bello quello che scrivi, Scarlet: queste sono emozioni e se uno sguardo ti emoziona perché ti tocca in profondo, forse dovresti lasciare che accada. arrossire, perché no?! se a te questo capita, se balli con sentimento e se ti capita con chi ti piace ballare di più, evviva l'imbranataggine. che poi, tuttosommato, non è quella sulla pista, visto che sei una tangueraa, oltre che bella, anche brava!

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  3. Ragazze, vi assicuro che anche l’essere osservato può causare un po’ d’imbarazzo… ma la mirada tradizionale è comunque breve, non dura mica parecchi minuti (tipo la scena medievale in chiesa con Trosi e Benigni)… se lui non ricambia lo sguardo o preferisce guardare altrove pazienza, mirate anche voi altrove. A me non piace essere invitato palesemente da una donna. Se da una parte mi gratifica dall’altra mi sembra un‘inversione delle parti che poco c’entra con lo “spirito” del tango. Credo in ogni caso che questo gioco è assolutamente paritario: se la donna non guarda infatti l’uomo non si sogna neanche lontanamente un cabaceo… di converso, se lui non ricambia lo sguardo la dama non lo guarderà più. Ed entrambi eviteranno il rischio di un rifiuto verbale. Certo, il rischio di un cabaceo di massa c’è e indi la fine della Mondani con Vianello che le corre incontro e poi devia c’è anche (vi ricordate, siamo a metà anni settanta;)) Ma comunque se fossi donna e potessi mirare mi sentirei una regina, in fondo sono io che scelgo! O no? Così facendo eviteremmo le serate in cui invitano le donne (come se la cosa non avviene puntualmente a qualsiasi serata) e individueremo in modo concreto i nostri ballerini/e evitando le “tirate di denti”.
    Il problema forse sta tutto in questo. Ci si conosce tutti, perlomeno di vista, e la furtività di un incontro, l’occasionalità, il dubbio, le speranze e le illusioni che si concentrano in una tandas sono cose da vivere oltre oceano. Io, comunque, se individuo una mirada ricambio con cabaceo… piccoli passi per (forse) grandi cambiamenti. Ma questa è una frase di Craxi. La cancello. Anzi no.
    Ciao

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  4. Oh Scarlett...confesso ke io ancora nn ho ben inteso queste mirade... raramente me ne accorgo o le cerco, perkè so' di essere totalmente "imbranada" e l'ho pure dikiarato a qualke cavaliere; ke ballava e rideva alle mie confessioni!
    In quest'ultimo periodo avrò collezionato una ventina di figuracce.. Ma non è un problema.
    Cmq a volte ci sono sguardi ke vorrei tanto incrociare ed altri no; e se inizio a mirare poi me ne pento x l'imbarazzo... e per mille ragioni. Ebbene si caro Aliento la donna si sente una Regina, ma attenzione a non essere come la regina di Biancaneve!
    W l'"IMBRANADAGGINE" !
    Personalmente la mia IMBRANADAGGINE mi sta permettendo di gustarmi attimi splendidi! Grazie a chi me Mira e pure a chi non me Mira. ;-)

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  5. Personalmente non mi e’ mai capitato,fino ad ora,di ballare con una dama a seguito della mirada(ne fatta ne tantomeno ricevuta).Credo che l’approccio debba essere,per quel che mi riguarda,diretto e senza preamboli se la dama accetta l’invito bene altrimenti ….... Credo che tutti tendiamo cmq ad invitare od a sperare di essere invitate per le dame dalle persone con cui abbiamo stabilito gia’ in precedenza un certo feeling.Riguardo l’imbranadaggine,credo di essere fra i pochi tangheri ad esserlo in pieno ogni qualvolta invito una dama con cui non ho mai ballato proma(brava o meno)a volte riesco a superarla dopo un paio di pezzi ma altre…spero che la dama sia piu’ imbranata di me(almeno si prende a riderci su) !

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  6. tutto sommato, forse per/con alcune donne, la mirada ed il cabaceo non sono necessarie. intendo dire: l'uomo desidera ballare con qualcuno, le si avvicina e la invita. tutto scorre liscio. altre volte, altre donne danno l'impressione (magari non veritiera) di essere distaccate o magari freddine. magari sono timide, magari imbranate, magari preferiscono non mirare per varie ragioni. ecco, queste sono le donne che non vengono invitate o non invitate da chi vorrebbero. ohi ohi, masochismo?!?
    è vero: la donna può scegliere con la mirada, ma non è perché non si voglia scegliere che alcune donne non vogliono mirare.
    ho anche notato che esistono donne che se ne stanno un pò lontane dalla mischia: non rischiano inviti che vorrebbero rifiutare e vengono cercate ed invitate da chi va a cercarle ed invitarle.
    o ancora altre che preferiscono ballare con i ballerini 'sicuri', bravi, o della stessa scuola. non amano i rischi. essere sballottate contro un'altra coppia, però, o avere un tacco sul piede può capitare lo stesso.
    dice una canzone dei beatles che, dopo tutto, è facile. io aggiungo, dovrebbe essere facile, ma i sentimenti che il tango porta con sé sono così delicati e profondi che si preferisce celarli per non essere feriti o ferire. ma va bene anche questo.
    quante cose in un semplice invito!

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  7. TaoTango concordo con te quando dici che spesse volte con alcune donne non è necessaria la mirada, e questo sembra abbastanza evidente in quanto nelle nostre milonghe (europee) è quasi inesistente questo tipo di cultura, noi andiamo alle serate ci incontriamo chiacchieriamo, ci salutiamo.. e tra un saluto, un drink, un breve dialogo su come abbiamo trascorso gli ultimi giorni lavorativi, ci si catapulta in maniera quasi diretta in pista a condividere una bella tanda. Tutto semplice, senza sforzare gli occhi a puntare in maniera diretta lo sguardo della prescelta a debita distanza senza giocare con smorfie strane e soprattutto senza contorcere i muscoli facciali. Ma come ben dici questo purtroppo penalizza molto la stramaggioranza delle donne che magari arrivano in milonga e non hanno instaurato con la cerchia di tangheri quella confidenza tale da consentire loro di “mirare” e magari li scappa l’imbarazzo della donna a dover fare un gesto che magari non vede fare da altre che vengono invitate in maniera quasi diretta o che addirittura (io a mio parere personale non ci trovo nulla di male in questo anzi è un bel gesto di cui non bisogna vergognarsi) solo loro stesse ad invitare l’amico tanghero. Quindi il voler imporre la tecnica della mirada e cabeceo logistico (che io metterei pure in pratica se la situazione lo richiederebbe) la trovo quasi una forzatura, spero che questa consuetidine tradizionalistica ed efficiente ( che eviterebbe sicuramente gli imbarazzanti rifiuti all’invito) prenderà il suo avvento in maniera naturale. Nulla toglie che malgrado il disordine che persiste nella fase di invito/rifiuto/accettaz. le mirade “non ufficiali” ci sono sempre, a tutti noi capita di guardare un tanghero/a e pensare .. “prima o poi noi due balleremo” questo tradotto in sguardi potrebbe essere una forma di mirada spesso “dilazionata nel tempo” (e che può durare pure diverse milonghe :D) basta cogliere l’attimo giusto nel momento giusto e le leggi della statistica e del caos, prima o poi ci consentiranno di ballare con chi desideriamo. E cmq. Nei casi particolari la soluzione (a mio modesto parere) rimane sempre quella di guardare intensamente (a scanso di equivoci) la “preda” e se si vuole avere la “quasi” certezza di voler condividere il ballo.. basta comunicare con gli occhi.

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  8. Credo che quello della mirada e cabaceo, per quanto anacronistico possa sembrare, sia un modo intimo e discreto di inviarsi il messaggio d'invito. Sicuramente più imbarazzante, ma più avvolgente e caldo dell'invito verbale. Quando avviene è come se per quei pochi secondi il resto della sala sparisca, come un attimo di fermo immagine in cui gli unici impulsi che riceviamo sono quelli che ci trasmettono gli occhi di chi ci mira.
    Lo trovo affascinante.
    Imbarazzante, ma di certo affascinante. L'invito ha molti elementi che appartengono alla fascinazione: lo sguardo, la voce, i profumi e infine il contatto dei corpi.
    In linea pratica preferisco l'invito verbale perchè, a livello conscio, non ho l'attitudine alla fascinazione ed un invito diretto mi solleva dall'imbarazzo; ma quando sono riuscita a sostenere mirada e cabaceo ho sperimentato che il tango, inteso come rituale, inizia proprio da quei semplici sguardi che racchiudono tutto un mondo di attese, desideri, aspettative e, ammettiamolo, paure ed insicurezze.
    Speriamo che con la pratica milonghera si riesca a superare anche questa timidezza e ad affinare la tecnica "miratoria".
    :-)
    Besitos

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