martedì, aprile 29, 2008

Tango. Tutto il resto è noia.

Ma non vi capita ogni tanto di fermarvi a pensare che tutti i discorsi, le polemiche, i giudizi, le prese di posizione sul tango abbiano stancato davvero? Almeno, hanno stancato voi come stancano oggi me? Più che stanchezza è noia. Ecco, io mi sto annoiando a morte a leggere ed ascoltare sempre le stesse storie su come ballano le donne che non si dedicano completamente al partner, come ballano gli uomini che non permettono alle donne di esprimersi, su chi è il ballerino più bravo, la scuola tanghera migliore, la milonga più figa, il gruppo più "cool", etc. etc.

Può darsi che sia soltanto un mio momento di stanchezza, capita, e forse farei meglio a prendere distanza da blog, opinioni e gruppetti di discussione.

Ma forse no.

Forse semplicemente voglio ricordare a me stessa e a voi che il tango è quello che si balla in milonga IN DUE, quello che si ascolta, e tutto il resto, questa gran bagarre che facciamo noi intorno al tango, è solo fumo, chiacchiera inutile, noia, perchè in fondo quel che importa è quello che si prova mentre si balla (o si suona, si ascolta...).

E' da un pò di tempo che noto che non c'è nulla di davvero stimolante nel nostro mondo tanguero cittadino. Si susseguono maestri, stage, lezioni, milonghe...tutte uguali perchè tutte "speciali", tutte da fare, sfare, dire...Insomma un carosello senza fine di cui però inizio a percepire l'inconsistenza. Sento che Tango è altro, è qualcosa che percepisco ma che ancora non vivo.

Chiuso il capitolo lezioni, arriviamo alle serate e lì... che noia gli occhi puntati addosso in milonga. Che noia la presunzione di sapere cos'è tango. Che noia la convinzione di essere migliori. Che noia la chiusura verso l'altro.

Che importa chi? Che importa dove? Che importa perchè?
Il tango non doveva essere incontro, fusione, condivisione, abbandono?

Credo che l'unica cosa importante siano quei 3 minuti tra le braccia del partner.
Tutto il resto, come dice qualcuno, è noia.

9 commenti:

  1. Cara scarlettina, comprendo la tua noia ma... non è che sia dovuta ad aspettative superiori alla realtà?
    Diversamente da te, a parer mio, il tango non lo si balla in due, ma la l'ambiente entro cui sviluppi la tua interpretazione è imprenscindibile. Forse da donna hai difficoltà a comprendere il ruolo di noi uomini ma, perchè il ballo sia veramente piacevole, non si può non seguire la ronda e adattare il proprio modo di ballare a quello del gruppo. So che tale condizione è triste. Si tarpano le ali della libera interpretazione per rispettare le altrui emozioni ma... è l'unico modo per vivere in democrazia (se ancora oggi esiste.. ho qualche dubbio in proposito). I migliori ballerini son quelli, sempre a parer mio, che riescono a interpretare il tango di turno, con piccoli movimenti, che riescano ad esaltare determinati accenti e le emozioni che cerchi stanno nelle diverse interpretazioni che un sigolo brano può offrire.
    Per quel che riguarda le discussioni sterili su tango salon, tango milonghero, tango nuevo, le ho abbandonate da un bel po', reputando tali argomenti futili e privi di un fondamento istruttivo e costruttivo. I figuri convinti di possedere la verità sul tango lasciano il tempo che trovano, siano essi nuovisti o milongheri. Pensiamo a ballare e a far drizzare i nostri peli al suono di un gran D'arienzo o dei mitici Gotan.
    Sperando in un futuro migliore, e non solo tanghero, auguro a te a tutti il massimo godimento in ogni tanda!!!
    Che le sacadas vi assistano... SIEMPRE!!!

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  2. Il tango si balla in due..
    due esseri umani.
    Il tango è il popolo, è terra, siamo noi, diceva l'altra sera il mio maestro argentino..
    Amore, odio, invidia, passione, tutto ruota attorno al tango ed ai suoi protagonisti..
    Perchè meravigliarsi..

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  3. condivido in pieno, tra le braccia del partner/ della partner!
    1 saluto
    Kinghited

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  4. Beh, se devo essere sincera, pur essendo innamorata persa del tango, anch'io a volte "temo" l'interpretazione del tango come elemento "totalizzante":voglio dire che nella mia vita c'è il tango, ma la mia vita non è il tango..
    Altrimenti il rischio è quello della noia, come ben dice Scarlett.
    Noi tangueri , comunque esigui numericamente,rischiamo di girare intorno sempre alle stesse "manfrine",e continuiamo a "parlarci addosso" spesso, molto spesso.
    E il rischio della casta è in agguato....

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  5. Ragazzi, sono d'accordo con tutti voi. Grazie per aver dato risposta al mio sfogo...

    @Tangoinomane, spero anch'io in tempi migliori...

    @Tanghero61: è vero, in fondo perchè meravigliarsi? la natura umana è questa.

    @kinghited: benvenuto! non so se ci saranno altre milonghe alla Terrazza, ma se guardi il calendario qui in calce al blog trovi tutte le milonghe di catania (di cui abbiamo notizia ovviamente).

    @sirena: ciao "cosa duci", verissimo (per fortuna),la vita non è solo il tango!

    E comunque... Viva il gran filosofo Califfo siempre! :-)

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  6. Scarletta... hai ribadito il tuo pensiero, anche se mi pare più uno sfogo del momento (la Primavera è da sempre il periodo tanghisticamente più noioso) che una convinzione assoluta.
    C'è anche il fatto, non lo scordare, che "crescendo" nel tango ci sono cose che prima, durante l'inziale età dell'innocenza, ci stupivano e ci interessavano perchè erano scoperte "nuove" (anche in realtà era come scoprire l'acqua calda) e ancora emozionanti e ci faceva piacere parlarne, condividerle anche nella loro banalità. Poi passa il tempo molte cose le cose che una volta ci emozionavano diventano un dejavù un dejaecoutè. Col passare degli anni le cose del del tango che ci emozionano davvero si restringono a quelle davvero essenziali (ad esempio per te oggi i tre minuti dell'abbraccio) e le altre si riducono al "solito" blàblàblà... (sai quante volte ti ho letta e mi ha davvero intenerito il tuo entusiamo per cose che a me oggi annoiano). Questa tua noia sembra una febbre di "crescita", ci siamo passati tutti...
    Se può confortarti...voglio dirti che la noia da tango è un male necessario, quanto l'eccessivo entusiasmo da tango. L'importante è non confondi la "nostra" noia personale con il tango stesso (il tango rimane sempre quello! nel bene e nel male. E' il nostro sguardo su du lui che si modifica) ... potrebbe essere pericoloso. Io nel tùnnellèllelle della noia da tango ci sono stata due anni, prima di capire che il problema ero io, non il tango, le mie aspettative che col tempo crescono in un senso ben preciso ed è sempre più difficile tenere alto l'entusiasmo dell'innamoramento dei primi tempi. Accettare il limiti del tango, in fondo, è accettare i nostri stessi limiti.
    Perchè prendersela con quelli che blaterano di tango nei blog (o anche fuori) ... non abbiamo forse fatto altrettano anche noi? Forse ci disturba il non avere più quell'entusiasmo da condividere o quell'ingenuità a volte colorita d'ignoranza. In cambio però ne sappiamo di più e questo dovrebbe farci sopportare meglio la noia e sviluppare la tolleranza per chi ancora racconta "sempre la stessa storia" come fosse la prima volta. No, tutto il resto non è noia, è ancora tango... se ci interessa (ancora) che lo sia.

    Passerà la primavera, vedrai, e anche il tango fuori dai tre minuti dell'abbraccio tornerà a sembrarti interessante. Il tango è anche un ballo social, si condivide con gli altri (amici compresi!). Per questo ci piace, per questo non ci annoia.

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  7. O.T.
    Prima che me lo dimentichi vi segnalo prossima milonga di Alitango

    SABATO 10 MAGGIO 2008

    inizio ore 21,00

    Chiesa vecchia Alì Terme (Me)
    via nazionale 54

    musicalizza: Nuccio

    ingresso: 5 euro

    http://salsabuenavista.sitonline.it/1/alitango_151807.html

    ... spero di incontrarvi per fare a fette la noia... insieme!
    ;-)

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  8. Bellissimo Scarlett!
    Come anche le riflessioni su Caste ,ecc...
    una gran soddisfazione non sentirsi soli in questa mentalità
    Tre minuti e un abbraccio.
    Sennò qui finiamo "come il calcio" tutti ne parlano e nessuno più lo gioca!

    Art (www.tangocazzeggio.splinder.it)

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  9. @Farolit: hai ragione, è una fase della mia "crescita" nel tango. Passerà? Non passerà? Vedremo... Per ora mi tengo i miei 3 minuti e vado avanti così, in apparente immobile divenire.

    @Arturo: grazie e benvenuto!

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