L'immensità del mare rispetto all'amore, entrambi rappresentano qualcosa di grande, lui scelse il mare ma ricevette un addio dall'amata, ma l'ossessione della scelta rimane un segno indelebile, come il ricordo dell'ultimo sguardo, e fu cosi che il destino diventa prigioniero di quel mare fraterno che gli ha fatto perdere l'amore e la speranza, ma che non ne cancellerà mai il ricordo.
A tutti voi voglio dedicare questo tango intitolato "Tristeza marina" di Horacio Sanguinetti nella versione di Carlos Di Sarli e voce Roberto Rufino
|
"Tristeza marina" 1945 / Testo:Horacio Sanguinetti - Musica:José Dames / Roberto Flores
"Tú quieres más el mar,
me dijo con dolor
y el cristal de su voz se quebró.
Recuerdo su mirar
con luz de anochecer
y esta frase como una obsesión:
"Tienes que elegir entre tu mar y mi amor".
Yo le dije: "No"
y ella dijo: "Adiós".
Su nombre era Margó,
llevaba boina azul y
en su pecho colgaba una cruz.
Mar...
Mar, hermano mío...
Mar...
En tu inmensidad
hundo con mi barco carbonero
mi destino prisionero
y mi triste soledad.
Mar...
Yo no tengo a nadie.
Mar...
Ya ni tengo amor.
Sé que cuando al puerto llegue un día
esperando no estará Margó.
Mi pena es tempestad
que azota el corazón
con el viento feroz del dolor.
Jamás la olvidaré
y siempre escucharé
sus palabras como una obsesión:
"Tienes que elegir entre tu mar y mi amor".
Triste, dije: "No"
y escuché su adiós...
Su nombre era Margó,
llevaba boina azul
y en su pecho colgaba una cruz.
;) Giannicola
Questo brano mi rievoca qualcosa di molto, molto Intenso... la ragazza di quella foto così come la nostra Margò, forse SCEGLIE di dire Adiòs, ma non credo lo rimpiangerà, piuttosto avrà il rimorso di aver detto : "Tienes que elegir entre tu mar y mi amor".
RispondiElimina(Ma nn gliel’ha spiegato mai nessuno ke , non si mette MAI.. e dico MAI , un uomo di fronte ad una scelta del genere!?)
Certo è ke … se nn avesse detto : “No Amore No, io non ci sto… non posso più dividermi tra te e il mare!”, noi oggi ce lo sognavamo un tango meraviglioso come Tristeza Marina.
L’Immensità del Mare e l’Infinito Viaggio del Vento saranno sempre protagonisti di grandi Emozioni…e le grandi Emozioni sono figlie di quell’istinto primordiale, caro Giannik…
Pertanto , siano Gioie o Dolori … va bene comunque… purchè Ti Facciano sentire Viva !!
Bravo! Ti stai acculturando ;) Non hai idea (o molto probabilmente ce l'hai) di quanto bene possa fare al "tuo" tango... l'interesse sotto l'aspetto poetico e musicale apre la mente e invita a una visione completa del tango. E' la visione che manca a noi europei che non riusciamo ad "entrarci dentro" veramente nonostante le origini della cultura tanguera siano parecchio europee. Notate bene: Buenos Aires dista 200 km dal mare; è bagnata però da un enorme fiume. Il fiume rievoca il mare a coloro che scrissero i testi di molti tangos (un altro esempio potrebbe essere Verdemar)... guarda caso erano figli di immigrati italiani, prevalentemente meridionali e, la cultura del mare, sotto l'aspetto evocativo, tipico per esempio della musica partenopea o genovese fu esportata al punto di divenire parte integrante di molti tangos. La coppia Di Sarli-Rufino è di certo una delle migliori degli anni '40. Il loro lirismo raggiunge gli apici. Invito all'ascolto anche di "Decime que paso" oppure "Griseta"... sono scrigni apprezzati e ricordati anche dai non appassionati del genere.
RispondiEliminaNon è un tango, ma a proposito di mare...ecco "Alfonsina y el mar" di Mercedes Sosa...
RispondiEliminaPor la blanda arena
Que lame el mar
Su pequeña huella
No vuelve más
Un sendero solo
De pena y silencio llegó
Hasta el agua profonda
Un sendero solo
De penas mudas llegó
Hasta la espuma.
Sabe Dios qué angustia
Te acompañó
Qué dolores viejos
Calló tu voz
Para recostarte
Arrullada en el canto
De las caracolas marinas
La canción que canta
En el fondo oscuro del mar
La caracola.
Te vas Alfonsina
Con tu soledad
¿Qué poemas nuevos
Fueste a buscar?
Una voz antigüa
De viento y de sal
Te requiebra el alma
Y la está llevando
Y te vas hacia allá
Como en sueños
Dormida, Alfonsina
Vestida de mar.
Cinco sirenitas
Te llevarán
Por caminos de algas
Y de coral
Y fosforecentes
Caballos marinos harán
Una ronda a tu lado
Y los habitantes
Del agua van a jugar
Pronto a tu lado.
Bájame la lámpara
Un poco más
Déjame que duerma
Nodriza, en paz
Y si llama él
No le digas nunca que estoy
Di que me he ido.
Te vas Alfonsina
Con tu soledad
¿Qué poemas nuevos
Fueste a buscar?
Una voz antigüa
De viento y de sal
Te requiebra el alma
Y la está llevando
Y te vas hacia allá
Como en sueños
Dormida, Alfonsina
Vestida de mar.
Parlando di Alfonsina Storni potete leggere qui link.
RispondiEliminae qui trovate il video, il testo e la traduzione -> link;)
Il mare rievoca e risveglia grandi "emozioni" ed ha sempre ispirato l'uomo, dall'artista.. al semplice pescatore. Noi isolani abbiamo la fortuna di trovarlo sotto casa... grazie Sergio per aver evidenziato il post su "Alfonsina y el mar", mi hai preceduto ;)
RispondiEliminaEggia'!! Voi avete la fortuna di averlo sotto casa..noi abbiamo solo l'Idroscalo!!!
RispondiEliminaUna ...sirena in città..
Dori
Il mare rievoca, il mare risveglia, il mare porta via e restituisce, il mare lava via, il mare copre e inabissa, il mare scopre, il mare respira e soffia i suoi aliti su di noi, che contempliamo immobili il suo divenire. Il mare ispira riflessioni, sussurra rivelazioni, conforta cuori e smarrisce menti.
RispondiEliminaIl mare innamora, accoglie, accompagna, accarezza, avvolge, travolge.
Il mare è un'onda indecisa sul destino, un'anima in continua evoluzione, come quella dell'uomo che si abbandona ai suoi flutti.
E sul fondo, nel silenzio, i pensieri acquistano spessore; in quella morte apparente senza distrazioni di vita, nell'immobilità che è incubatrice del divenire, si fa strada una rivelazione, un'idea che non avevamo mai pensato e quell'idea, come un braccio che ci afferra e ci strascina in alto, ci tira su dal fondo e ci riporta alla luce... (http://scarlettword.blogspot.com/2008/03/onda.html)
Stupenda....meravigliosa...
RispondiEliminacomplimenti jean...
bacioni