Cari Tanghéri,
mi è successa una cosa che come tanghera mi ha intristito e fatto riflettere sul fatto che il tango non è per tutti apertura e incontro.
Vi spiego. Ho contattato l'organizzazione del Siracusa Tango Festival per prenotare delle lezioni. Non ho potuto ahimè prenotarle perchè non ho un compagno e il festival non mette a disposizione dei supporter. Va bene, peccato ma pazienza, mi rifarò ad Agosto a Catania.
La cosa che mi ha intristito però è che mi è stato detto di affrettarmi a prenotare l'ingresso alle milonghe che erano a numero chiuso.
Mi è sembrato di aver letto male, invece era proprio scritto così. Milonghe a numero chiuso... Dovevo pagare un mese prima l'ingresso ad una o più milonghe, che oltretutto hanno un prezzo notevole.
Pensate che io, da tanghera evidentemente troppo ingenua e populista, ero rimasta al concetto di milonga intesa come luogo di incontro con chiunque desideri condividere la passione per il tango. Mi hanno sempre insegnato che la milonga è un luogo libero e aperto a tutti, in cui incontrarsi e confrontarsi, in cui creare liberi scambi e conoscere persone nuove. Ma non consideravo che per altri il tango può essere anche chiusura in nome di pseudo-valori selettivi. La selezione, la chiusura. Brutte parole associate al tango.
La giustificazione che mi è stata data è che per noi avventori questa scelta è sinonimo di serietà da parte degli organizzatori, serietà "che in altri festival manca" e che così si garantirebbe un ambiente più confortevole e più "veritiero" rispetto a quello di una VERA milonga.
Ma una milonga a numero chiuso questo può davvero offrirlo? A Buenos Aires, patria delle milonghe, questa è una prassi diffusa?
Vi prego illuminatemi, perchè io in queste pratiche vedo solo "nero".
L'anno scorso, cara scarlett, ebbi modo di partecipare ad una sola milonga del Sr tango festival. Eravamo ad Ortigia in uno scenario notturno suggestivo con una vista mare da favola... Ma le cose belle per me finirono là... Eravamo non so nemmeno io quanti, in uno spazio così ristretto... non ricordo più quante gomitate e sgambettate beccai in quella serata, per non parlare di quella specie di linoleum nero che serviva a coprire il marciapiede sopra il quale ballavamo... il tutto ad un prezzo non indifferente (non ricordo esattamente ma sui 20 euro di certo... c'erano pure 2 esibizioni in quella serata Rodriguez con partner - Balmaceda y De la rosa)!!!
RispondiEliminaForse quest'anno hanno voluto evitare la calca dell'anno trascorso... non saprei... ma io avrei ritenuto più opportuno valutare altre location magari meno belle ma più funzionali per accogliere il numeroso popolo tanghero che accorrerà sicuramente. Credo che in pochissimi abbiano la palla di cristallo per stabilire un mese prima se potersi recare alla milonga oppure restare a casuzza!!!
Già ero in dubbio se andare quest'anno visti i trascorsi... ora sono ancor meno convinta!?!
besos
Cara Scarlett, io la penso esattamente come te: la milonga è un luogo di aggregazione. Ma ahimè lo spirito di chi organizza non è sempre e propriamente quello della passione per il tango,cio' che conta è molto spesso il guadagno.
RispondiEliminaE non è neppure l'unica variabile.
L'anno scorso dalle mie parti hanno proposto una nuova milonga ( ci musicalizavano anche Niky e Lula)e, per un mese circa, l'ingresso è stato assolutamente gratuito.
Bene, la media, in quel periodo, era di due, tre coppie.
Dunque evidentemente "la puzzetta sotto il naso" di una parte del popolo tanguero fa la sua parte, e favorisce il business!
Intendo dire che se nessuno prenotasse, quella sera in milonga credo che non ci sarebbe il numero chiuso, ma tappeti rossi per chiunque si avvicini.
Insomma il popolo tanguero deve "imporsi" rispetto ai bottegai!!;-) O no?
Ciao! besos
In aggiunta a quanto detto sopra..
RispondiEliminaPer quanto riguarda le esibizioni di quella serata, posso solo prostrarmi alla bravura e all'eleganza delle due coppie... semplicemente FANTASTICI !!!
P.S. credo che la partner di Rodriguez fosse Andrea Misse... ma non vorrei sbagliarmi!?!
Per precisione... Anche l'anno scorso le milonghe sarebbero dovute essere a numero chiuso!
RispondiEliminamah!?!?!
A Buenos Aires mai sentito di milonghe a numero chiuso. Mi sembra che le due cose messe insieme siano una contraddizione in termini. Penso che anche gli stessi organizzatore se ne accorgeranno, a me sentire una cosa del genere di sicuro non fa venir voglia di capitarci.
RispondiEliminaCiò non toglie che forse lo strano sono io.
Io avrei una proposta per tutti quelli che,come me,non si affretteranno ad effettuare la prenotazione e che quindi non troveranno disponibilita' in milonga: ballare fuori dalle transenne...sara' spaziosissimo...economico...e sociale...ci vieteranno di farlo?!!!!....se non sbaglio a Buenos Aires si balla in strada, perche' non possiamo apprezzare anche noi questo modo di vivere il tango?..pensate sia poco rispettoso per chi paga profumatamente l'ingresso? Sono d'accordo ma non e' una scelta, e' solo una costrizione che ci spinge a cercare una valida alternativa. A mali estremi, estremi rimedi!!!
RispondiEliminaRagazzi, la penso come tutti voi. Ovviamente io mi rifiuto di prenotare l'ingresso a una milonga. L'idea di Zahir non è affatto male! Anzi, l'appoggio in pieno. :-)
RispondiEliminaE poi diciamocela tutta, una delle milonghe è organizzata in piena Piazza Duomo, quindi luogo pubblico, e nessuno può impedirci di ballare dove vogliamo all'esterno delle transenne! Tra l'altro ancora devo capire come fa una milonga organizzata in un posto pubbico a costare 25 euro! Ma x questo voglio lasciare il beneficio del dubbio.
Sarebbe fantastico comunque organizzare un gruppo per fare la nostra vera "milonga social" nel resto della piazza! Che ne dite???
El pueblo unido...!
Per la ricerca di un compagno ho scoperto che esiste questo forum
RispondiEliminahttp://www.marcopasqua.ngsitaly.it/forum.Non so come funziona ma se siete alla ricerca potete dargli un occhiata.
Il discorso del numero chiuso è impensabile per i tangheri locali che si vedono "costretti" a decidere un mese in anticipo se andare o meno ad una serata, discorso differente per chi ha già organizzato le sue vacanze in concomitanza con il festival.
Per tutti coloro i quali che come me decido sempre all'ultimo minuto non resta altro che recarsi in piazza Duomo e ballare fuori dalle transenne con la speranza che, sporgendosi un poco, si riesca pure a vedere l'esibizione dei ballerini... non sarà il massimo ma a mali estremi, estremi rimedi... e 20€ in più nel portafogli ;)
Per Zahir: Mi son accorto che in pratica hai scritto lo stesso mio commento... e per giunta con le stesse parole :D io l'avevo scritto prima ma non era stato salvatato perchè aveva sbagliato un tag, uffi! :*
Grazie dell'occasione, Scarlett.
RispondiEliminaNaturalmente dico la mia, come sempre.
Per me non è una questione di "colore": troppe volte ho visto dietro presunti fini "sociali" fini "pecuniari" e credo che tutto il mondo è Paese...
Come mi comporterei fossi in te ? Ma io li manderei affa.. e mi godrei qualche altro bel festival.
Poi c'è un altro aspetto che è quello del tangoesibition. Basta con tutte queste rappresentazioni ed esibizioni supercostose !!! Basta, non se ne può più e costano un casino !!! Piuttosto prendiamo giovani talenti, se proprio...
Ho sentito che un'orquesta de Buenos Aires, tra quelle che io amo di più, chiede 5000 Euro: CINQUEMILA EURO ????????? Arcigulp e SGRUNT !!! :((((((
Se questi personaggi strablasonati debbono incidere sul prezzo di ingresso alla milonga e sulle tasche dei poveri tangueros che se ne stiano a casa...
Abrazos a todos !!!
Niky
..avevo scritto un commento questa mattina ed è andato perso tra le maglie della rete..(!?!)
RispondiEliminaCmq, Scarlett, se proprio ci tieni ad andarci prova a contattare l'organizzazione del festival attraverso la tua associazione/scuola di tango.. chissà..
Un mese fa qui a Riccione c'è stato un evento simile.. all'inizio doveva essere chiuso a tutti gli esterni, milonghe comprese, poi una trattativa con le associazioni del posto ha sbloccato la situazione ed hanno aperto le milonghe agli esterni..
Uno dei motivi dello "sblocco" può essere stato il bisogno da parte loro di supporto maschile alle lezioni.. dato il numero eccessivo di donne iscritte..
Tutto si è deciso negli ultimi giorni..
Tentar non nuoce.
Ma è splendida l'idea della "milonga alternativa"!Il tango è un ballo popolare!!!
RispondiEliminaTifero' per tutti quelli rimasti fuori;-)))
Niki, sei il benvenuto caro ed in effetti quello che tu proponi è quello che ho fatto...
RispondiEliminaFranco, io l'ho già fatto. Ho chiesto informazioni per partecipare e la risposta è quella che ho riepilogato nel post. L'ho fatto da singola, non da scuola o associazione, visto che non ne ho una a cui appartengo. Se poi per partecipare alle milonghe di un festival in modo libero e aperto devo per forza aderire a qualche associazione andiamo di male in peggio! Ma non credo che tu volessi dire questo vero?
P.S. credo che stamattina blogger abbia avuto qualche problema di server perchè anche Chiara e Sergio hanno perso il commento.
Un abbraccio
Eccomi qua qua qua (da brava Nonna Papera!)
RispondiEliminaL'argomento è interessante e controverso.
In generale sono per la libertà...anche di accesso alla milonga.
Avete ragione a dire che la milonga è luogo di aggregazione,
ma hanno ragione (e sono molto coraggiosi) gli organizzatori a voler evitare le resse.
Spesso ci lamentiamo che nei Festival c'è troppa gente,
che le milonghe sono "impersonali",
che sono organizzate in posti poco carini,
più adatti alla sagra della castagna, e solo per far soldi!
Se un organizzatore ha piacere di offrire un bell'evento,
in un luogo suggestivo e caratteristico,
che ha però il maledetto difetto di essere piccolo...
trovo correttissimo e ammirevole il coraggio di tenere chiusa l'iscrizione.
Però sono molto lontana dalla realtà locale e dunque è difficile esprimere un parere sull'evento in questione.
Forse al loro posto avrei cercato comunque un posto carino ma magari più grande.
Vuoi che a Catania o dov'è, non ce ne siano!
Magari altri potrebbero organizzare una seconda milonga per gli esclusi,
con maxy-schermo in collegamento dal festival! :-)
Ecco! una milonga virtuale gemellata!!!
Quasi quasi la organizzo io da qui!
:-D
Un saluto a tutti
Chiara
L'OSSIMORO
RispondiEliminafigura retorica riguardante l'accostamento di concetti contrastanti in un'unica espressione. Alcuni esempi:
...si volse a una pietosa crudeltà (Machiavelli)
...nella cecità infinita della luce (Gadda)
con le braccia colme di nulla...(Ungaretti)
... milonga a numero chiuso (Siracusa Tango Festival)
Buon Tango
Antonio
Ho prenotato, al festival di SR, una sola lezione con julio e corina per far compagnia ad un'amica di Perugia che, con altri "colleghi milongueri Perugini", non ha prenotato alcuna milonga... temo sia difficile che non diano accesso alle milonghe ai turisti. E poi, chi può stabilire con tale anticipo a che serate partecipare? E ancora, credete voi che il numero chiuso sarà rispettato?!? Come l'anno scorso si pagherà un regolare biglietto deciso, guarda caso, all'ultimo... s'è sicuramente trattato di un problema di budget con implicazioni di evidenti cadute di stile. In commercio farsi pagare il venduto anticipatamente è sempre una gran cosa, di converso, "cu pava prima mancia pesci fitusu..." Il Catania Tango Festival a parte una o due coppie non presenterà il blasone dei ballerini di "adozione aretusea" ma, visto quello che può offrire nel percorso formativo di ognuno di noi un festival (cioè IL NULLA)si presenta perlomeno più umile e più generoso...
RispondiEliminaSiracusa Tango Festival....porte chiuse ai Tangheri...., ipotizziamo che una comitiva argentina, ballerini di tango, turisti a Siracusa,a conoscenza dell'evento, rimanga fuori perchè impossibilitata ad entrare e ballare..quale commento potrebbe suscitare lo stesso INTERNATIONAL SIRACUSA TANGO FESTIVAL? ....di sociale sicuramente nulla, di a-sociale...TUTTO!!
RispondiEliminaSaluti a tutti
Magda
Scarletta du me cori...
RispondiEliminasulla carta, in teoria, nessuno contesta la buona fede di tale inziativa (anche se i dubbi sorgono spontanei come foruncoli allergici), ogni novità veramente utile a migliorare la fruizione del tango è sempre ben accetta!
Ma nella PRACTICA del fatti ci sarebbe da chiedere agli organizzatori siracuTangueri: siete proprio così sicuri che l'introduzione del numero chiuso sia una trovata davvero utile al tango ed ai tangueri?
La risposta che ti hanno dato fa cadere le braccia... e salire i nerci! E il modo ancor m'offende... Avessero detto: abbiamo bisogno di soldi subito, sarebbe stato più onesto e gentile.
L'anno scorso io c'ero. Le milonghe erano molto affollate (ma non sempre e non tutte, solo quelle con le esibizioni) eppure le lamentele maggiori furono non sull'affollament ma su la mancanza di servizi igienici e di punti d'appoggio su cui mettere gli effetti personali. Su la pista in pendenza. Sul prezzo eccessivo di alcuni ingressi.
Chissà se quest'anno, comprese nei 25 € , ci saranno anche queste utili novità o ci sorbiremmo ancora 4 esibizioni in una volta trattenendoci la pipì? E ballando sulla torre di Pisa. Questo tanto per ricordare che non solo la pista poco affollata (invitabile nei festival affollati di utenti) garantisce un tango confortevole. Insomma anche altri aspetti contribusicono alla creazione di un ambiente quanto più veritiero a quello di una vera milonga. Ma a Baires le milonghe affollate esistono solo che la gente ci sa ballare senza tirare o prendere calci.
Nulla si dice invece del numero chiuso delle lezioni. Nessuno straccio di indicazione che segnali il limite max di iscritti per classe.
Nessuna prescrizione ('ttento Tangoinò ) che rassicuri che ANCHE le lezioni si svolgeranno secondo "criteri di confort e concreta utilità" evitando l'insotenibile situazione dell'anno scorso: lezioni pesantemente affollate e per questo deludenti tanto per i partecipanti, quanto per i maestri messi in palese difficoltà. Chissà se quest'anno, è previsto un "vero" "serio" autentico, utile confortevole numero chiuso anche lì solo sistema che può evitare che gli iscritti alle lezione si ritrovino ancora una volta stipati a imparare poco e male. In altri Festival il limite massimo previsto per una classe di lezione che possa definirsi seriamente tale è di 15 coppie, l'anno scorso alcune classi (quelle di Rpdriguez e Baòmaceda) hanno superato il doppio di questo limite (64 persone oltre i maestri) .Speriamo che la coerenza e la serietà rivendicate quest'anno dagli organizzatori rimedino davvero alle mancanze dell'anno scorso. Anche se sappiamo che lo svantaggio del sovraffollamento sostenuto dai partecipanti alla lezioni si compensa bene col vantaggio economico che ne deriva.Da parte di organizzatori veramente esperti e motivati c'era da aspettarsi risposte ben diverse da quelle che hanno dato nei contenuti e nei toni. Ma forse questo è il segno dei tempi, segno che le cose del tango stanno cambiando.
Forse non bisogna (più!) pensare alle milonghe di un Festival tanguero come a un luogo del tango e come tale, per definizione, virtualente aperto a tutta la gente di tango.
Forse ora sono eventi più simili a spettacoli dove chi tardi arriva male alloggia. E insomma se non sei della cricca di quelli che sanno (5 mesi prima) e vogliono partecipare all'evento e hanno pagato di più e prima di te ... t'attacchi e stai fuori.
Leggi di mercato. Non leggi di tango. Leggi di tangomercato.
Giù te lo scrissi il mio punto di vista di tanguera qualunque: il tango, se è tango, accoglie tutti quelli che lo lo desiderano. E quando il tango seleziona non lo fa mai con il criterio del denaro.
Per fortuna leggo qui tra i commenti a questo tuo sconfortato post molti pensieri che mi confortano a pensare che il tango che tutti cerchiamo sia ancora quello di "apertura" e "condivisione".
Io non so se a Siracusa ci sarò (ma mi sta passando la voglia) il mio è sempre un tango last minut. Se ci sarò sicuramente mi unirò a zhair a ballare fuori dalle transenne (sui sampietrini!) e dormirò sonni tranquilli se mi sarò persa la 100milionesimaesibizione della mia vita.
El tango unido...jamás será vencido.
Hasta la milonga LIBERA, siempre!
Comandante Farolit
;-)
...concordo con Farolit per aver sottolineato l'assenza di servizi igienici e di un adeguato guardaroba(anche a pagamento)...sono stati gli aspetti piu' sgradevoli della precedente edizione del siracusa tango festival
RispondiEliminaGli eventi di questo tipo, "principalmente basati sul BIZ", hanno sempre i pro e i contro, i pro ??? vedere le esibizioni, sperare di fare le lez. ed essere soprattutto seguiti e corretti dagli idoli prescelti..è una scelta c'e' chi la fa e chi s'accontenta di questi ritmi caotici ma spesso coinvolgenti, c'e' chi invece cerca nel tango la magia che proprio la milonga social dovrebbe trasmettere..
RispondiEliminaDei contro ne ho letti parecchi nei precedenti commenti.. e mi accodo a voi, però nella sfortuna della limitatezza .. c'e' il fatto che essendo tali milonghe in luoghi pubblici quali piazze strade.. per i sognatori ed avventurieri ma soprattutto per gli amanti del tango che nn se ne vogliono perdere una.. ci sono i marciapiedi.. le zone nn recintate.. tanto il cielo è lo stesso.. lo scenario circostante pure,ci sono solo le transenne che di sicuro nn bloccano le dolci note del tango. :)
Scarlett, mi spiace per la disavventura.. è ovvio che far prevendita è a ragione di cassetta e di "controllo della spesa", però vedrai che anche quest'anno alle milonghe di Siracusa si potrà partecipare quando ci pare.. basta pavàre!
RispondiEliminaNon ripongo molta speranza nella risoluzione, quest'anno, delle magagne della scorsa edizione: se nessuno ha manifestato pubblicamente dissenso (o ha saputo come farlo) gli organizzatori saranno convinti di fare, semplicemente, il meglio che possono.
Leggi: andremo in toilette al bar e spereremo ancora che nessuno ci sottragga le borse!
Alle tangoattiviste che volessero organizzare un "fuoripista" do in partenza la mia adesione, verrò munito di zapatos con suola di cuoio, polo di ricambio, borraccia termica e tanta allegria!
Spero che altri daranno la loro adesione, così faremo strada gioiosamente in compagnia "rivoluzionaria".
Hasta la milonga!
A;)
Allora è deciso. Se le milonghe restano a numero chiuso (perchè ho i miei dubbi che le terranno chiuse fino alla fine...anche la boria deve calare la testa davanti alla dura legge del bisinèss!), allora facciamo un gruppo di "tangheri da marciapiede"! Io ci sto e propongo sabato come milonga indicata, visto che si terrà a Piazza Duomo.
RispondiEliminaCome dice il comandante Farolit, il tango unido......jamás será vencido.
:-)
VENGO ANCH'IO, SONO CON VOI, VI APPOGGERRO' SEMPRE
RispondiEliminaScarlett, leggo solo oggi il tuo commento al mio post..
RispondiEliminaNon intendevo che per partecipare devi iscriverti ad un'associazione..
Raccontavo solo in sintesi come si erano svolti i fatti qui da noi.
L'associazione, che sia scuola o altro, ha evidentemente un peso maggiore della singola persona..
Anche a Riccione l'apertura agli esterni è stata fatta solo negli ultimi due giorni precedenti la manifestazione..
Sino all'ultimo hanno tentato di fare partecipare solo chi comperava il pacchetto completo compreso di pernottamento (hanno telefonato pure a me e tentato di vendermelo nonostante fossi residente..).
Hanno rifiutato iscrizioni alle sole lezioni di amici uomini tangueri, durante i giorni del festival, nonstante la carenza di uomini partecipanti..
Io ho potuto partecipare gratuitamente in veste di "Jolly" o "Tango-boy", perchè la mia scuola ed altre della zona hanno ottenuto l'ingresso offrendo in un certo senso un servizio all'organizzazione..
cmq, tanti non-sense in tutta la vicenda..
Concordo che così lo spirito del tango va a farsi fottere..
Ma questo non è tango.. è business..!!
Un abbraccio,
Franco
Franco, la pensiamo tutti così. Questo post è servito, mi auguro, a manifestare un'opinione generale, che se fossi nei panni degli organizzatori rispetterei.
RispondiEliminaMa non m'illudo che sarà così.
Certe manifestazioni andrebbero organizzate meglio, invece di risolvere i problemi di soprannumero limitando l'accesso. Evidentemente il soldo attira più della buona fama, quindi meglio guadagnare tanto su pochi partecipanti e limitare gli sforzi al minimo.
Sarebbe bello se.....
RispondiEliminafra tutti i commenti di questo caso, ne apparisse in risposta, almeno uno da parte di coloro che direttamente sono i promotori di tali Eventi... per capire se essere ancora innamorati del tango possa servire a qualcosa, viste le condizioni tutte!
Se non si vuol parlare di pressioni commerciali, essendo troppo scontato, mi sembra lecito chiedere a questa ormai diventata Azienda Tanghera:
-Come si propone di gestire il malcontento di quelli che, costretti dalle limitazioni imposte, avrebbero comunque piacere a partecipare a quest'evento?
-Essere classificati solo dei tangheri paganti per partecipare alla milonga meriterebbe una protesta di totale assenza?
Ora mi domando:
-Ma se tutti coloro che hanno posto un commento scritto, senza escludere chi silenziosamente ha solo osservato, ballassero veramente fuori transenna(sapete che bella lezione !!), quale fastidio reale si darebbe a tutti coloro che dal Tango hanno creato un perfetto "affare"...Siracusani e non?
La fatica organizzativa è certamente superiore rispetto al semplice recarsi in milonga del singolo tanghero, dunque, ritengo sia giusto avere un margine che consenta di far fronte alle spese sostenute, ma è altrettanto inaccettabile, a mio avviso, lucrare sulle nostre tasche.
Le critiche costruttive, comunque fanno riflettere per apportare beneficio collettivo, dunque,... mettiamo in pratica ogni pensiero espresso, perchè questa è l'unica nostra forza che potrebbe diventare storica !!!
Magda
Egregi Signori! Il post di Scarlett sconquassa l'Italia! Mi giungono telefonate da altre parti d'Italia per avere informazioni sul da farsi! Sinceramente mi dispiacerebbe se la cosa assumesse toni da rivolta "montoneras" al grido "O Pèron o muerte!"... il problema credo sia stato affrontato molto bene da Franco e da Magda. Ovviamente l'esborso economico organizzativo e l'indotto di costi che un festival come quello di Siracusa mette in circolo è enorme. Per i ragazzi che lo stanno organizzando (giovanissimi tra l'altro) è ovviamente una fonte di guadagno anche perchè quello è il loro lavoro. E trovo giusto che vivano dignitosamente del loro lavoro. Ciò che dispiace tanto è che, alla maniera de'no'artri, al solito, il tango diventa un "effetto moda" snaturato alla grande della sua vera essenza. E' il modo in cui vengono organizzate le cose, nessuno escluso, che fa la differenza; non il fatto che qualcuno debba vivere del proprio lavoro!
RispondiEliminaE' come dice Magda: Tangazienda S.p.A. Chi ha una passione, un hobby, malsopporta intuire che sul proprio interesse si possa speculare. La cosa va fatta con garbo, con tatto... in fondo ognuno di noi vorrebbe vivere la propria passione fingendo di credere che chi organizza sia un'associazione no-profit.
Ma bisogna esser davvero bravi per far questo e mi sono già arreso. Spero quanto prima di recarmi laddove la nostra comune passione è fonte di guadagno per molti ma è anche la punta di un iceberg che implica storia di un popolo, cultura di un popolo, vicende conflittuali di un popolo, colonna sonora di un popolo. Per il resto noi, che di quel popolo abbiamo in comune solo le origini, gustiamo il tango come la cucina etnica: sempre una brutta copia.
CARO ALIENTO IL FATTO CHE DEI GIOVANI VIVANO DI QUESTO LAVORO, NON PUO' CHE FAR LORO ONORE SOPRATUTTO IN TERRA DI SICILIA, MA SE LAVORO DEVE ESSERE DEVE ESSERE SVOLTO IN MODO CHE CHI USUFRUISCE DEL LORO LAVORO, ABBIA UN BENCHE' MINIMO SERVIZIO, INUTILE NASCONDERE LA TESTA DENTRO LA SABBIA SCARLETT HA SOLLEVATO UN PROBLEMA REALE, TANTISSIME PERSONE HANNO VOGLIA DI ANDARE A BALLARE AL FESTIVALD DI SR, RIPETO TANTISSIME, E MO CHE SI FA' ? LE MILONGHE CATANESI SONO PIENE DI PIEGHEVOLI CHE INVITANO AD ANDARE, SE SOLO IL 10% DEL POPOLO MILONGUERO SICILIANO DOVESSE PRENOTARE LA CAPIENZA GIA' SAREBBE GIA' RAGGIUNTA.
RispondiEliminaQUINDI IL SENSO DELLE OSSERVAZIONI DI SCARLETT SONO : ALTRA LOCATION DOVE CHIUNQUE POSSA INTERVENIRE, A SR I POSTI NON MANCANO, SEVIZI A CORREDO DELLE MILONGUE, ALCUNE ESSENZIALI COME LE TOILETTE, GUARDAROBA A PROVA DI LADRO, BOTTIGLIE ALMENO DI SOLA ACQUA, E PENSO CHE POSSA ESSERE COMPRESA IN UN BIGLIETTO DI CIRCA 20 EURO.
COME VEDI NON E' DIFFICILE PREVEDERE DI FARE UN....BUON LAVORO
Grazie Diodoro, hai sintetizzato egregiamente il mio pensiero ed una ventina di commenti di questo post. Nessuno vieta agli organizzatori di guadagnarsi la pagnotta, ma non è elegante farlo a discapito della nostra libertà di ballare. Già sacrifichiamo i nostri portafogli. Almeno rendano una servizio degno del biglietto d'ingresso ed aprano le porte delle milonghe a chi voglia prendervi parte. Non mi pare che stiamo chiedendo la luna.
RispondiEliminaMilonga suggestiva al mare, esibizione spettacolare di Julio e Corina, occhi fantastici del Rodriguez...a parte questo, l'anno scorso sinni annaru un saccu i soddi! E non ho fatto le lezioni...la si che mi sarei data alla tangocheridaggine per non piangere! Io comunque per la mia pipì ho trovato un masso molto ricco di privacy sulla dolce battigia siracusana...ihihih :D
RispondiEliminaCerto che pure a Catania sinni annaru vinti euri (mi pare) per entrare in una tangocheridante assurda milonga...ormai presa dagli affari domestici e lavorativi, visto che faccio sega in milonga da più di un mese, mi cullerò a casuccia con un dolce Fresedo in occasione del festival che, probabilmente, riuscirà a far pagare le bomboniere agli sposi! Comuqne Scarlettuzza la piazza è in discesa, armati di sneakers per il ballitto anarchico ;) Un abbraccio a tutti
ho letto tutti i vari commenti ed ho anche pagato lezioni e milonga in anticipo, come richiesto. farò questa esperienza, in maniera rivoluzionaria o no onestamente non credo e non penso che abbia senso. chi è per non pagare ha tutte le ragioni di questo mondo ed io stesso ho dovuto sborsare senza avere molta disponibilità economica e nonostante i costi elevati. il motivo?!? bomboniere o no, non solo fanno un lavoro, ma devono anche pagare altre persone venute da fuori. è solo il 2° anno di organizzazione. ci sono sicuramente stati dei motivi nati dal precente festival che hanno spinto gli organizzatori ad optare per il numero chiuso. è possibile anche che la stretta limitazione al numero chiuso non sia così stretta. andare ad un festival senza compagna/o e avere un supporter non sempre va bene perché i supporter, si sa, partecipano gratuitamente. fanno un servizio ed usufruiscono di un servizio ma non partecipano alle spese da coprire per chiamare in terra di sicilia i maestri argentini. chi ha un partner non ha problemi nell'iscriversi. chi non ce l'ha può cmq scegliere di utilizzare il servizio web oppure andare in milonga.
RispondiEliminail pass a numero chiuso in location all'aperto ha probabilmente delle motivazioni logistiche. a nessuno toglie la possibilità di ballare all'aperto, a cielo aperto. spesso sono andata a concerti in piazza (de gregori a ct, branduardi a noto o anche mario venuti senza a ct) dove, pagando o no il biglietti, potevi ugualmente ascoltare il concerto. nessuno esclude l'uno o l'altro. non so cosa sia peggio, se stare fuori o dentro un recinto ;)
hasta la milonga siempre, companeros
Penso che tra qualità suggestiva del sito e capacità di accoglienza delle Persone intervenute sia da privilegiare la seconda.
RispondiEliminaScegliere un sito più capiente, disponendovi tutti i servizi necessari affinchè gli intervenuti godano con dignità dell'evento, che in primo luogo è di umana e libera aggregazione.
Se il contesto sarà come si preannuncia sarò tra quanti si aggregheranno nella milonga alternativa fuori-transenna, disponibile al ballo con tutte le radicali tanguere presenti, spero tante, a dispetto di queste derive affaristico-elitarie.
propongo per tale antimilonga il nome di P.E.L.M. (popular economic last-minute milonga).
Cari tangueros, i vostri propositi sono encomiabili, ma io al posto vostro trarrei una grande lezione da quanto accaduto e mi regolerei di conseguenza per il futuro. Poichè credo tenacemente nel libero mercato e nella "leale" concorrenza, e siccome quando voglio so essere anche un po' stronzo, la prossima volta organizzerei per tempo un mini-Festival alternativo, magari in una località limitrofa, e RIGOROSAMENTE nella stessa data, dedicato a tutti i tangueros rimasti fuori perchè arrivati tardi. Farei prezzi concorrenziali e inviterei dei Maestri bravi ma al tempo stesso economici. :D
RispondiEliminaTutto finalizzato a non rimetterci e al limite, se rimane qualcosa in tasca, tanto di guadagnato; magari per organizzare qualche pizzata o qualche trasferta a qualche altro festival.
Niky
Niki, però non facciamo confusione.
RispondiEliminaNon si parla di prezzi (tanto ormai questo è lo standard e ne abbiamo già parlato), ma del fatto che si debba pagare con largo anticipo per andare a una milonga.
Ho avuto modo di parlare con gli organizzatori e mi hanno spiegato che visto che, per problemi logistici che non sto qui ad elencare, gli spazi cittadini dedicati alle milonghe sono più piccoli di quelli dello scorso anno, hanno creduto meglio chiedere la prenotazione ai fini di migliorare l'organizzazione delle serate.
Mi hanno rassicurato però che sarà possibile prenotare la partecipazione alla milonga senza anticipare denaro, e quindi senza perderlo qualora all'ultimo minuto sopraggiungesse un contrattempo. Almeno questo l'abbiamo ottenuto.
Che dire? Per questo festival va così, speriamo che il prossimo anno gli spazi messi a disposizione dalla città siano più generosi e che le porte si possano tenere spalancate a chiunque passando da lì per caso s'innamorasse del tango...
Infatti abbassare il prezzo, nel caso, non sarebbe stato fatto per contestare il loro, ma solo come forma di protesta per boicottare i modi di attuazione del festival stesso. Come quando per protesta vai da un distributore di benzina meno caro di un altro.
RispondiEliminaI particolari chiaramente non potevo conoscerli...
Comunque vada, in bocca al lupo e se riuscirete a organizzare la "milonga alternativa" allora doppio elogio da parte mia...:D
Niky
Anche se nessuno di voi mi ha calcolata (naturalmente scherzo), con l'inserimento del mio primo commento (da me inserito nella categoria sbagliata), vi riscrivo per dirvi bastaaaaaaaaaa...su questo argomento. Ognuno ha la libertà di organizzare degli eventi come gli pare, commettendo errori e nella speranza che non vengano più ricommessi!!Mi sono iscritta al festival di SR diversi mesi fa e posso solo dire che sono stati gentilissimi, cordialissimi e disponibilissimi. Divertiamoci e non polemizziamo. Sicuramente tutti questi post, sono da considerare critiche costruttive e non distruttive ma, non so fino a che punto l'intenzione è questa.
RispondiEliminaUn abbraccio a tutti.
Graziella!!
Cara Graziella, non e' polemica, e'solo un' angolazione diversa, prova a guadare con gli occhi di chi come me non puo' pianificare con una settimana di anticipo, figuriamoci un mese: lavoro, figli e budget...la tua liberta' decisionale e' privilegio di pochi!!
RispondiEliminaUn bacio e benvenuta sul blog
Costanza/Graziella...benvenuta come commentatrice del nostro blog! Qui ognuno di noi è libero di esprimere la propria opinione, anche se non a tutti piace o non tutti la condividono.
RispondiEliminaOgnuno ha la libertà di organizzare gli eventi come gli pare, ma poi si deve "zuppare" le critiche positive e negative degli avventori.
Si chiama "libertà d'espressione", sai, si usa in questo nostro paese a cui ancora piace essere chiamato democratico...
Tu scrivi "non so fino a che punto l'intenzione è questa"...cosa ti fa credere che siano stati scritti commenti non costruttivi? Mi piacerebbe sapere cosa ti ha fatto trarre questa conclusione.
Amici Tangheri tutti,
RispondiEliminaconsiderando che, l'Italia non sarà certo sconquassata dalla milonga Siracusana, "per usare il termine del nostro amico Aliento", e che Scarlett non è riuscita a sconquassare l'Italia con le sue giuste segnalazioni del caso, senza evocare ricordi musicali, nè tantomeno indugiare in tentazioni canterine, evidenziando le singole problematiche di coloro che hanno inondato il blog, in modo diretto e indiretto.....
chiederei alla Scarlett se è stata soddisfatta pienamente sull'argomento "Milonghe a numero chiuso" dai nostri amici Siracusani ed inoltre, mi domando se, anche Voi Blogger-tangheri, come me, gradireste un loro commento, considerando che non hanno mai dato risposta in merito, se non alla Scarlett singolarmente, diventata così 'portavoce'!
Venendo a conoscenza che, ora gli spazi sono pure ristretti, non viene da pensare che sarebbe stato ancor più giusto organizzare meglio i tempi, minuti, secondi e centesimi di percorrenza di questo secondo Evento visto che con una buona galleria del vento si possono migliorare le prestazioni? Tanto il motore c'è per proporci con buone prospettive al prossimo Gran Premio di Montecarlo !!
.......Peccato non averci pensato prima!
Non mi resta che rinnovare l'appuntamento al Siracusa Festival nella particolare serata di sabato per constatare quanta gente ballerà fuori transenna....Riusciremo a popolare il Deserto facendo scomparire le Oasi?
Speriamo di trovare sulle questioni condivise momenti di conforto per divertirci e non tornare a casa delusi...e senza Tango!
Magda
Cara Magda, non mi sento nè tantomeno sono portavoce di nessuno. Ho semplicemente ricevuto un'informazione e l'ho comunicata agli amici tangheri, come sono solita fare.
RispondiEliminaSono fermamente convinta che l'informazione abbia un potere enorme, crea consapevolezza e dipana la nebbia del malinteso.
Oltre a commentare il mio disappunto per il numero chiuso in milonga su questo blog, ho discusso in maniera aperta con gli organizzatori, per capire i motivi che stavano alla base di questa scelta.
La risposta che ho avuto mi soddisfa in quanto essere umano dotato di comprensione e raziocinio, certo mi dispiace in quanto tanghera. Però, carissima, bisogna sempre fare i conti con le disponibilità di luoghi cittadini idonei a contenere eventi di una certa portata. Mi è stato detto che la responsabilità è del Comune, che non ha messo a disposizione luoghi all'aperto più spaziosi e che per tal ragione si è chiesta la prenotazione dell'ingreso, per motivi meramente organizzativi.
Questo mi è stato detto e questo vi riferisco.
Soddisfatta? Mi soddisfa di più una bella granita con panna e "brioscia", ma che ti devo dire? Mi accontento.
La richiesta dei bonifici a conferma della prenotazione è stato un errore, ma credo che al momento attuale avere la possibilità di prenotare l'ingresso senza doverlo pagare in anticipo sia già una buona cosa, poi ognuno agirà come preferisce.
A questo punto organizzare a priori una milonga extra-transenna mi sembra un pò da fanatici, a meno che i posti all'interno della milonga ufficiale non arrivassero ad esaurirsi davvero. A quel punto si che chi non riesce ad entrare è legittimamente motivato a ballare fuori. Ma stiamo a vedere se sarà realmente così.
Cara Magda,
RispondiEliminail tuo Nick mi ricorda quello della moglie di Furio nel film "Bianco rosso e verdone"... ricordi? E con la stessa ironia degna della moglie di Furio hai accolto il mio commento, che era, e rimane, assolutamente ironico... le oasi, il deserto... lasciale ai touareg... e che Iddìo ci salvi dai permalosi.
CARA SCARLETT IERI TI HO SPEDITO UN POST MA EVIDENTEMENTE NON TI E' ARRIVATO, RIASSUMO :
RispondiEliminaL'AZIONE DEL BLOG NEI CONFRONTI DEL FESTIVAL DI SR E' STATA UNA VERA CLASS ACTION TANTO E' VERO CHE GLI ORGANIZZATORI MI HANNO TELEFONATO DICENDOMI CHE BASTA SOLO PRENOTARSI E PAGARE IL BIGLIETTO OGNI QUAL VOLTA SI ACCEDE ALLA MILONGA.
STAVO PENSANDO DI RINOMINARE IL BLOG , CHIAMIAMOLO BLOGGIN HOOD, IL BLOG CHE DIFENDE I TANGUERI PIU' DEBOLI, HASTA LA VISTA....
Diodioro del mi corazon, che significa che mi hai spedito un post? Dove lo hai spedito? Io nenti sacciu e nenti visti!
RispondiEliminaMa se il blog è come Robin Hood, che ruba ai ricchi per dare ai poveri, siccome io sono poverissima....rubate qualche milioncino di euri per darlo a meeeeeeeeeee?!!!!! Dai dai dai!
Besitosssss
che dispiacere sentire di milonghe a numero chiuso e soltanto per coppie.Da poco ho iniziato un corso di tango e sono senza compagno e fin dalle prima lezione i miei maestri mi hanno coinvolta in milonghe in ogni posto della ragione. niente puzza sotto il naso. mi dispiace scarlett, se potessi venire da noi a grosseto ti divertiresti....se capiti ....
RispondiEliminaCara Monica, in realtà il disguido è stato chiarito con gli organizzatori e la milonga non era riservata alle coppie, ma alla fine è stato deciso di richiederne solo la prenotazione.
RispondiEliminaIn effetti in giro per l'Europa ci sono tante altre milonghe in cui si deve prenotare, per evitare che il sovraffollamento crei disservizi e malcontento per gli intervenuti.
Spero che tu venga in Sicilia, dove posso ben dire che abbiamo festival di tango e milonghe di qualità e per tutti i gusti.
Un salterello a Grosseto però non mi dispiacerebbe...
:-)