giovedì, gennaio 11, 2007

Murga porteña

« La catarsi del tango »

Molti si chiedono quale sia il legame tra il tango e la murga. E’ come chiedersi cos’hanno in comune il tango, la milonga e il candombe. In realtà il rapporto tra questi è particolarmente intimo, più di quanto possa sembrare a prima vista.

Cos’è la murga ?

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La murga è un fenomeno tipico del carnevale, che si tiene una volta all’anno. E’ un qualcosa di integrato, dove i vari ’ingredienti’ pesano allo stesso modo : la danza, la musica, le parole picaresche ed i costumi. La sua storia è antica come la storia del carnevale. Le prime manifestazioni della murga o delle comparsas sono legate alla presenza degli schiavi negri. L’aristocrazia ne prende parte più tardi, organizzando il primo carnevale ufficiale nel 1850. All’inizio del 20simo secolo il carnevale era ravvivato principalmente dall’immigrazione spagnola e italiana, che usciva per le strade con i carri del latte decorati come se fossero delle carrozze (è in questo contesto che l’aristocrazia cominciò a ritirarsi). Negli anni recenti la murga si è svincolata dal carnevale ed ha cominciato ad essere presente tutto l’anno. La sua musica e le sue canzoni sono divenute strumento di protesta per far sentire la propria voce contro la difficile situazione sociale del popolo argentino. Le sue parole riflettono le problematiche attuali del paese.

L’eredità del tango

La murga rivela chiaramente l’eredità nera dell’Argentina : la ’negritudine’, in tutto il suo splendore, si conserva nella murga. Importanti ballerini di tango sono stati a loro volta importanti ballerini di murga. La murga gli dava la possibilità di esprimersi liberamente, di lasciare da parte i pregiudizi ed i balli codificati e di lasciarsi abbandonare, anima e corpo, alla trance magica di questa danza. La murga portena, ’la catarsi del tango’, è il momento in cui la passione controllata del tanguero esplode e si esprime senza limite fino al salto più alto della ’mantanza’ (l’ultima parte della sequenza della murga quando il ballerino, accompagnato dai tamburi e dai cimbali, spicca energici salti nell’aria). La murga è una parte del tango che si sveglia.

Juan Carlos Caceres, con il suo occhio preciso rivolto al passato, apre una porta nuova al tango contemporaneo. I suoi temi rinnovano lo spirito tanguero, permettendo alla murga portena d’entrare finalmente nelle milonghe del mondo intero. Ariel Prat autore, musicista e ballerino di murga portena, è stato il primo a portare a Parigi quest’arte, quel tango di protesta che è la murga portena attuale, la murga che svela al mondo i sentimenti e le aspirazioni di un popolo, il medesimo popolo che, da più di cent’anni, ha creato quella magnifica danza che è il ’tango argentino’.

Una lezione per i tangueri d’oggi ?

La murga ci dona qualcosa di essenziale : il contatto ed il ritmo con la terra. Un ritmo calmo e profondo, molto difficile da tenere da un ballerino di tango. Il rilassamento del corpo ed i movimenti disinibiti che esprimono la murga sono particolarmente utili per il tanguero. Poter contare su un corpo libero è uno dei punti chiave per i ballerini di qualsiasi danza. La murga è in grado di apportare quegli elementi che non non sono sempre evidenti nel tango : ritmo a terra e disinibizione. La murga apre una nuova porta alla creatività.

Articolo pubblicato nel N°6 de ’El Farolito 2003’

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