venerdì, gennaio 05, 2007

Quante cose si posson dire con il tango?

Posted by Gio

Ho trovato questa canzone di ben 45anni fa (tratta da “Cronache di una lunga convivenza” di Meri Lao) dove in molti versi si rispecchia un sistema sociale politico economico “malato”simile al nostro paese che tutt'oggi, come ben sappiamo, è in declino e non per motivi contingenti che possano essere facilmente superabili con qualche decisione impegnativa. Purtroppo oggi sono in crisi i valori fondanti della nostra società.

Soluzione? Riformare tutto nella sostanza come dice il nostro luminare professore di filosofia del diritto Pietro Barcellona.
Buona lettura e buon tango a tutti!

Bronca, scritto nell'anno in cui il presidente Frondizi fu abbattuto da un golpe militare, è stato vietato dalle autorità, che lo giudicavano irrispettoso dell'Inno Nazionale Ar­gentino, citato nei due versi finali. Nella traduzione l'inno è sostituito dall'Internazio­nale.
Rabbia fa parte del musical "Tangonero" di G. Belledi e M. Lao, rappresentato dalla Compagnia del Collettivo di Parma nel 1981.


Rabbia
Meri Lao, Warner & Chappell 1981

Per seguir la mia coscienza
mi son fatto buggerare:
senza un soldo per mangiare,
con la fama di coglione.
Questa è l'epoca moderna,
qui trionfa il delinquente
e chi vuole esser decente
sembra figlio di Platone.
Si violentano le donne,
si ghettizzano gli anziani,
ma si battono le mani
a ogni segno di potere.
La morale l'han gettata
Tutta nella spazzatura
E l'amor per la cultura
Solo balle, puro bluff.
Cosa succede quaggiù?
Per Dio, perché
Siamo caduti tanto in basso?
Ci ha fatto un culo così
Quest'epoca boia qui.
Che mondo!
Che segno infernale
Lo porta al dolore?
Si ammazzan pure i fratelli
In mezzo a tanto casino.
Si passa col rosso,
si danno tangenti.
La nostra coscienza,
a che serve più?
Cazzo, che rabbia mi fa
Vedere ingiustìzia nell'umanilà.
Fare fessi a mano salva:
ecco l'ultima consegna
e nessuno si rassegna
né si astiene d'arraffare.
Si fa traffico di droga,
si lottizza, contrabbanda,
non si sa più chi comanda
e nessuno vuol sgobbare.
Il furfante va in carrozza,
i magnaccia fanno a gara,
e seguendo la fanfara
salta e balla l'arlecchino.
Qui c'è tanto da pappare,
su, lottiam in fitta schiera,
bruci pure la bandiera
del magnifico ideal!
Bronca
Tango
Música: Edmundo Rivero
Letra: Mario Battistella

Por seguir a mi conciencia
estoy bien en la palmera,
sin un mango en la cartera
y con fama de chabón.
Esta es la época moderna
donde triunfa el delincuente,
y el que quiere ser decente
es del tiempo de Colón.

Lo cortés pasó de moda,
no hay modales con las damas,
ya no se respetan canas
ni las leyes ni el poder.
La decencia la tiraron
en el tacho 'e la basura
y el amor a la cultura
todo es grupo, puro bluff.

¿Qué pasa en este país,
qué pasa, mi Dios,
que nos venimos tan abajo?
¡qué tapa que nos metió
el año sesenta y dos!
¿Qué pasa?
¿Qué signo infernal
¿Qué signo infernal
lo arrastra al dolor?
Ya ni entre hermanos se entienden
en esta gran confusión...
Que si falta la guita...
Que si no hay más lealtad...
¿Y nuestra conciencia,
no vale eso más?

Refundir a quien se pueda
es la última consigna
y ninguno se resigna
a quedarse sin chapar...
Se trafica con las drogas,
la vivienda, el contrabando.
Todos ladran por el mando,
nadie quiere laburar.

Los muleros van en coche
Satanás está de farra
y detrás de la fanfarra
salta y baila el arlequín...
¡Es la hora del asalto!
¡Métanle que son pasteles!
Y así queman los laureles
que supimos conseguir.

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