Posted by Gio Ho trovato questa canzone di ben 45anni fa (tratta da “Cronache di una lunga convivenza” di Meri Lao) dove in molti versi si rispecchia un sistema sociale politico economico “malato”simile al nostro paese che tutt'oggi, come ben sappiamo, è in declino e non per motivi contingenti che possano essere facilmente superabili con qualche decisione impegnativa. Purtroppo oggi sono in crisi i valori fondanti della nostra società.Soluzione? Riformare tutto nella sostanza come dice il nostro luminare professore di filosofia del diritto Pietro Barcellona. Buona lettura e buon tango a tutti! Bronca, scritto nell'anno in cui il presidente Frondizi fu abbattuto da un golpe militare, è stato vietato dalle autorità, che lo giudicavano irrispettoso dell'Inno Nazionale Argentino, citato nei due versi finali. Nella traduzione l'inno è sostituito dall'Internazionale. Rabbia fa parte del musical "Tangonero" di G. Belledi e M. Lao, rappresentato dalla Compagnia del Collettivo di Parma nel 1981. |
Rabbia Meri Lao, Warner & Chappell 1981 Per seguir la mia coscienza mi son fatto buggerare: senza un soldo per mangiare, con la fama di coglione. Questa è l'epoca moderna, qui trionfa il delinquente e chi vuole esser decente sembra figlio di Platone. Si violentano le donne, si ghettizzano gli anziani, ma si battono le mani a ogni segno di potere. La morale l'han gettata Tutta nella spazzatura E l'amor per la cultura Solo balle, puro bluff. Cosa succede quaggiù? Per Dio, perché Siamo caduti tanto in basso? Ci ha fatto un culo così Quest'epoca boia qui. Che mondo! Che segno infernale Lo porta al dolore? Si ammazzan pure i fratelli In mezzo a tanto casino. Si passa col rosso, si danno tangenti. La nostra coscienza, a che serve più? Cazzo, che rabbia mi fa Vedere ingiustìzia nell'umanilà. Fare fessi a mano salva: ecco l'ultima consegna e nessuno si rassegna né si astiene d'arraffare. Si fa traffico di droga, si lottizza, contrabbanda, non si sa più chi comanda e nessuno vuol sgobbare. Il furfante va in carrozza, i magnaccia fanno a gara, e seguendo la fanfara salta e balla l'arlecchino. Qui c'è tanto da pappare, su, lottiam in fitta schiera, bruci pure la bandiera del magnifico ideal! | Bronca Tango Música: Edmundo Rivero Letra: Mario Battistella Por seguir a mi conciencia estoy bien en la palmera, sin un mango en la cartera y con fama de chabón. Esta es la época moderna donde triunfa el delincuente, y el que quiere ser decente es del tiempo de Colón. Lo cortés pasó de moda, no hay modales con las damas, ya no se respetan canas ni las leyes ni el poder. La decencia la tiraron en el tacho 'e la basura y el amor a la cultura todo es grupo, puro bluff. ¿Qué pasa en este país, qué pasa, mi Dios, que nos venimos tan abajo? ¡qué tapa que nos metió el año sesenta y dos! ¿Qué pasa? ¿Qué signo infernal ¿Qué signo infernal lo arrastra al dolor? Ya ni entre hermanos se entienden en esta gran confusión... Que si falta la guita... Que si no hay más lealtad... ¿Y nuestra conciencia, no vale eso más? Refundir a quien se pueda es la última consigna y ninguno se resigna a quedarse sin chapar... Se trafica con las drogas, la vivienda, el contrabando. Todos ladran por el mando, nadie quiere laburar. Los muleros van en coche Satanás está de farra y detrás de la fanfarra salta y baila el arlequín... ¡Es la hora del asalto! ¡Métanle que son pasteles! Y así queman los laureles que supimos conseguir. |
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