martedì, luglio 03, 2007

ConTatto Tango / Tango contact

Quando iniziai il tango, ricordo, la difficoltà maggiore che incontrai consistette nell’abbracciare la donna con cui prendevo lezione. Il mio insegnante diceva come dovevamo impostarlo (l’abbraccio) ma, come avere l’ardire di prendere una perfetta sconosciuta e avvinghiarla al mio corpo? Senza considerare il fatto che lo stesso imbarazzo lo avvertivo dall’altra parte!

Il tango, lo sappiamo benissimo, distrugge le distanze che la società impone ai due sessi. Offre a molti l’opportunità di superare la propria timidezza senza risultare invadenti o scortesi. Un’ ottima terapia sociale lo definirei.

In relazione a questo ritrovato contatto fisico tra due corpi, il più delle volte estranei, tante volte mi sono ritrovato a discutere intorno al rapporto comunicativo tra l’uomo e la donna, dello scambio di emozioni e sensazioni che comporta e si è immediatamente fatto riferimento al sesso.

Credo che, però, le sensazioni che possano scaturire siano spesso opposte.

Quante di voi donne, ad esempio, non si sono trovate tra le braccia delle cosiddette “piovre tentacolari”? Uomini che approfittano del contatto ravvicinato che il tango gli offre per strusciarsi, e farsi strusciare. Così come vi sarete sicuramente ritrovate avvolte da un abbraccio sicuro e deciso, coinvolgente, capace di farvi sentire il battito del cuore del vostro partner, mandando in risonanza il vostro.

E a noi uomini, quante volte è capitato di rimanere inebriati nell’avvertire i profumi che la dama con cui balliamo produce, di sentirci mancare il respiro nel sentire la sua caviglia sfiorarci gentilmente, o esaltarvi nel sentire avvinghiare la gamba di lei alla nostra?

Quale stadio del nostro "io" viene più colpito? Il contatto tra due corpi tra loro sconosciuti provoca per tutti, uomini e donne, gli stessi effetti?

Luogo comune credo che attribuisca agli uomini un coinvolgimento più fisico che mentale, viceversa nelle donne.

Per quel che mi riguarda non faccio fatica a dire che il coinvolgimento è sia fisico che mentale. Non con tutte naturalmente, ma quando capita è stupendo!!!

Mi sono sempre chiesto se questi pensieri fossero solo miei o se condivisi.

Sarebbe interessante indagare su questi ambiti, magari con commenti anonimi, se non si vuole esporsi in prima persona…

A voi la parola dunque e, mi raccomando, non scadiamo nella volgarità… Lo stile tanghero si evince anche così!!!

---------------------------- English version ------------------------------

When I started dancing Tango, I remember, the greater difficulty that I met was in embracing woman which was my dance partner in class. My teacher told us how we to get it (embrace) but, how to dare to take a perfect stranger and clutch her to my body? Not considering the fact that I was feeling the same embarrassment also from her other side.

Tango, we know very well, destroyes distances that society is imposing on the two genders. It offers opportunity to many people to go over the own shyness without appearing intrusive or unkind. A very good social therapy, I should define it.

Regarding this rediscovered physical contact between two bodies, most of times strangers one to each other, I was discussing so many times about the communicative relationship between man and woman, the
exchange of emotions and feelings that it produces, and a reference to sex was immediately made.

By the way, I think that feelings coming up are often opposite.

How many of you, women, as example, have been standing in the arms of so-called “tentacular men”? Men who take advantage of Tango close contact to scratch their body aganist you and be scratched in return.
You have also been of course holded in a safe and firm embrace, engaging, able to trasmit your partner’s heartbeat to you, creating a resonance with your body.

H
ow many times did it happend to become inebriate in sensing the scents of the lady we are dancing with, to feel our breath taken away in perceiving her ankle kindly touching us or to get excited for sensing her leg clutching ours?

Which level of our ego is more hit? Contact between two bodies, strangers one to each other, produces for all of us, men and women, the same effects?
Commonplace, I guess, ascribes to men a more phisical than mental envolvement and the opposite to women.

Regarding to me, I have not difficulties in saying that envolvement is both phisical and mental. Normally not with every woman, but when it happends it is wonderful!!!

I was always asking me if these thoughts were only mine or shared.
It would be interesting to investigate about these matters, even with anounymous comments, if you don’t want to expose your own identity...

Then, let’s talk about and, please, don’t decline to vulgarity...the “tanguero style” can be also expressed in this way!!!


Thanks to Giannicola

28 commenti:

  1. Grazie a Joe per aver proposto quest’argomento, solo adesso dopo qualche mesetto di tango sto riuscendo spesse volte ad apprezzare le belle sensazioni che questa forma di danza ci regala.
    Dico e ribadisco certe volte, perché è proprio vero cosi.. le sensazioni variano e cambiano da persona a persona, il feeling che si crea lo respiri dal contatto intenso o meno.. dalle vibrazioni del corpo, dal lasciarsi andare della dama e sicuramente dalle circostanze.
    A mio parere non esiste una ricetta per creare queste situazioni, ma semplicemente un evolvere di emozioni che si scatenano l’uno con l’altra come succede nel “domino” e che ti portano a vagare in quel limbo strano e piacevole dove le armonie, trasportate dalle “pulsazioni” e dalla musicalità, ti proteggono e ti isolano dai rumori e dagli sguardi di fondo.
    Il rischio di accentuare queste emozioni, se ci sono i presupposti è alto, quindi potrebbe pure capitare di estasiare la mente ed annullare lo spazio che ci circonda.
    Una cosa è certa, bisogna evitare di vestire i panni di “Mister Ego” o “Miss Ego” cioè ballare da soli in pista, i corpi devono fluttuare nella leggerezza e senza ausilio di tentacoli, ma attratti l’uno con l’altro da questo legame invisibile che parte dall’anima.

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  2. Mentre il mio capo si distrae un attimo, interrompo la riunione e rispondo al post!
    Per quanto mi riguarda, non ho mai provato sensazioni fisiche assimilabili all'attrazione fisica, ma a volte, con certi tangheri, sono presa da una sorta di rapimento che accelera i battiti del cuore e mi fa dimenticare tutto quello che mi circonda. La sensazione fisica che più percepisco è la mano del tanghero che stringe la mia...quando si sposta per allentare o stringere la presa, il suo petto premuto contro il mio, dal quale certe volte mi sembra di avvertire provenire un calore, un'energia meravigliosa che ci lega. Questo però devo dire che accade raramente, ma quando succede è magia pura.
    Ma mai i miei ormoni si sono messi all'azione durante un tango; forse perchè da ex ballerina sono abituata al contatto fisico durante il ballo. Non la percepisco come emozione fisica...quanto come un'attrazione mentale, alimentata da musica, profumi, calore e contatto dei corpi. Quando mi è capitato, alla fine del ballo di solito entrambi siamo stati presi da un imbarazzo sottile, perchè è difficile dopo certi "incontri" separarsi come se niente fosse. L'emozione lascia strascichi dentro di noi, che sono indipendenti, secondo me dal fatto che il tuo partner possa essere un obiettivo amoroso al di fuori delle milonghe.
    La magia x me dura il tempo del tango.
    Torno in riunione...

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  3. Non ho ben compreso se col "ballare da soli in pista" intendi senza curarsi del o della propria partner o del contesto.
    A parer mio, stupenda è la condizione in cui ti ritrovi a ballare con una dama (nel mio caso, essendo un uomo) e credere di essere dolo con lei su di un tappeto di nuvole!!!
    Tutto ciò che ti circonda non conta, è come se non esistesse!
    E' in tali situazioni che il corpo e la mente vanno oltre la semplice esecuzione di passi e movenze, che due corpi divengono un tutt'uno! Ed è in quei momenti che il corpo, imprescibilmente connesso alla mente, inizia a vagare ed esaltarsi.
    Non so gli altri balli e, sinceramente, non mi interessa neppure saperlo, ma col tango arrivo a livelli emotivi indescrivibili... Quasi mi vergogno a descriverli...
    Spero che questo genere di sensazioni non siano solo mie, altrimenti, non avete idea di cosa vi state perdendo!!!
    Vedi cara Scarlett, il punto è proprio quello da te esposto. Nel momento in cui si raggiunge quell'affinità che, per te, dura il tempo di un tango, cosa ti limita a non andare oltre e pensare che tale affinità potrebbe ripetersi in altri ambiti?
    Il nocciolo del problema che avrei voluto approfondire era appunto questo... Cosa ci priva di pensare oltre e, nel momento in cui lo facciamo, che tipo di "turbamento" subiamo?
    E' possibile scindere le due cose o risulterebbe "naturale" associarle?

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  4. Quando parlo di "ballare da soli in pista" quindi di Miss o Mr Ego, parlo di coloro che vanno in milonga ed invitano solo per avere qualcuno tra le braccia, nel caso dell'uomo da usare a piacimento per lo scopo di fare un tango solitario "mentalmente".. con lo scopo di volteggiare in passi + o - azzardosi.. basta pensare che in questi contesti chi riceve un trattamento del genere ha lo scopo di star semplicemente dietro a tale richiesta, e questa cosa spesso si percepisce dallo sguardo di coloro che sono vittime.
    Ma ragazzi sta discussione in 3 nn mi piace.. mi piacerebbe sentire tutti coloro che ci leggono e dalle visite nn siete pochi ;).. dai animo.. e coraggio abbiamo bisogno di testimonianze :D

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  5. E' vero Giuseppe: una coppia che balla spesso bene insieme, che si affina col tempo, che fa crescere l'intesa e riconosce il corpo del partner quasi a "sistemarsi" in esso è una coppia a rischio di evoluzioni di altro genere. Sarebbe ipocrita ed inutile nasconderlo. Quando abbracci rompi il primo ghiaccio.
    Personalmente, se mi trovo bene o meno con una donna lo avverto istantaneamente. Pochi secondi di abbraccio e la prima marcacion per me è già un tango. Avverto cosa accadrà dopo. Tetè ci faceva cambiare ogni mezzo minuto la dama della coppia che seguiva. Eravamo trenta ma io attendevo sempre lei. Una sola. Quella che "per me" era la migliore. L'avrei riconosciuta ad occhi chiusi ma la conosco solo di vista. Non so il suo nome. Ma eravamo, insieme, in sintonia straordinaria. Quest'unione capita raramente ma si può verificare con chiunque: alta, bassa, magra, giovane o anziana... e quando si verifica io tornerò sempre a cercare quella donna. E non importa se è bella o meno. E non m'interessa cosa si vede da fuori. E' un unione con caratteristiche spirituali e asessuate.
    Ma il bello viene ora.
    E se, caso vuole, che l'intesa con quella donna si estenda ad un empatia e una simpatia extra-milonga? Ad un naturale interesse? Vi siete già abbracciati, avete già percepito i vostri odori... avete fatto quello che nel ballo a noi caro è normale e asintomatico ma che rischia di rappresentare col condimento di una componente di interesse un risultato devastante... il vero milonguero è comunque sposato solo con la milonga. Quindi, sa già come tenere lontane dalle milonghe certe implicazioni ;)
    Tutto qua.
    Per il resto, i post sugli articoli della Signora Mantelli e di chi ne imita lo stile mi sembrano solo masturbazioni mentali e spicciole speculazioni poetiche.

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  6. Caro Fabio, la questione che ho messo in evidenza non è se tale empatia si concretizza o meno ma, quali fossero le sensazioni che ne scaturiscono e se le stesse sono più di natura mentale o fisica.
    Per esempio... L'altra sera sono stata invitata da un bell'uomo che mi ha fatto volteggiare per tutta la pista, mi dondolava tra le onde dei tanghi che con lui ho condiviso e ho pensato "Costui potrebbe chiedermi e io glielo concederei!!!", oppure, "in milonga una donna mi attraeva più di tutte, l'ho osservata ballare per parecchio tempo poi, preso in mano tutto il coraggio che avevo, sono andato ad invitarla e ho provato sensazioni uniche, irripetibili. Non vedo l'ora di tornare a ballare per poterla riabbracciare".
    Tali condizioni, intendiamoci, sono sia di attrazione che di repulsione.
    Molte donne, vedo spesso in milonga, sono costrette, per garbo, ad accettare inviti da parte di uomini che sbavano loro in faccia, o ne approfittano. Tali situazioni, credo, provochino delle reazioni sia fisiche che mentali. Ed è anche su queste che avrei avuto piacere qualcuna si fosse espressa.

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  7. In tutta sincerità credo che ognuno di noi abbia provato "repulsione "o "attrazione" per il partner, con la differenza ke essendo prevalentemente l'uomo ad invitare.. quella + "repulsa"( prof.ssa mi corregga!) possa essere la donna!
    Personalmente provo una piacevole sensazione se l'uomo con cui ballo ama la musica ed il ballo + delle "opportunità" che il tango da',ossia un contatto ravvicinato del 3°tipo.
    Così come 3 sono le tipologie di Tangheri:
    1) il Cavaliere "disinteressato" che balla x il piacere di ballare,capace di concentrarsi sulla musica,prima che sul corpo che stringe.
    Il tango in quel caso potrebbe e, sottolineo potrebbe, far volare entrambi!
    2) il Cavaliere "spudoratamente interessato", che inizia i corsi di Tango con la speranza che ci sia il "Volèo" con una qualsiasi dama.E poi avrà 2 sbocchi.. o mollare, o persistere con la speranza di "migliorare" per meglio "cuccare";
    E dulcis in fundo..
    3)il cavaliere Mascherato che, non è il Berlusca, ma colui che riesce a celare le proprie emozioni sia alla dama, ma spesso anche a se stesso. Può mascherare il suo machismo o la sua timidezza, poco importa, perchè nel tango ha trovato quel quid che lo porterà ad essere o la tipologia 1 o la 2.
    p.s. e le Tanghere? Magari voi maschietti sarete + bravi a descriverle. ;)

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  8. Ciao a tutti Tangoinomane hai aperto un rompicapo senza inizio ne fine ma davvero interessante.

    Il contatto tango:Si puo' davvero dire che sia in un modo o in un altro? posso tentare a parole di definire a parole cio che appartiene all' indefinibile? L'unica cosa che a me sembra certa e' che noi tutti ne rimaniamo incantati, stupiti.

    Io penso che questo tipo di contatto cosi' come la sua descrizione sia sicuramente influenzato da chi lo sta vivendo, e le sensazioni che si scambiano sono totalmente intrise dalla disposizione e dalla capacita' di aprirsi l'uno all'altro, non solo dalla personalita' ma da cio' che di volta in volta portiamo con noi alla prossima tanda, che a volte diventa impossibile distinguere il " mio" dal "tuo" e si viene a creare una entita' a se stante.

    Nella mia se pur breve esperienza, il contatto-tango e'una discussione tra due individui che cercano di diventare un tutt'uno assieme alla musica, e nel frattempo comunicano, e' un contatto che coinvolge altro, che la razionalita'.

    E' proprio perche' di contatto si tratta non e' con tutti che la comunicazione fluisce,o puo' fluire, indipendentemente dalla quantita' dei passi imparati o meno.

    Quel particolare cavaliere o quella particolare dama, quei due individui che si incontrano in un dato momento possono per come la vedo io far rivivere lo spirito del tango.
    Non inteso in senso intellettuale ma in senso spirituale.

    Non so se sia fisico, mentale, o di tutte le componenti di quello spazio-tempo fisico che ci caratterizza come individui dotati di "anime".

    Il mio commento a riguardo e' che il contatto tango e' un po'come la vita. E' la ricerca di un presente in continua trasformazione che ha tutte le caratteristice dell'arccano infinito. L'opportunita' di volta in volta di scoprire e ritrovare una dimensione intangibile che pero' grazie al ballo diventa quasi tangibile.

    E sembra scontato dirlo, visto che " it takes 2 to tango" siamo spesso alla ricerca di un equilibrio tra uomo e donna in cui non sia necessaria un interlocuzione verbale. Questa danza che si ha le sue regole, ma e' anche basato tanto sulla spontanea interpretazione offre un occasione di creazione e ricreazione tra uomo e donna non paragonabile ad altre.

    Per da quando ho iniziato a ballare il tango questo tipo di contatto di mettersi in relazione ad altri individui, e' stata una grande occasione di crescita personale, che va al di la' delle nozioni apprese mentalmente, al di la' delle regole stabilite dal controllo e dalla forma eppure ha conivolto ogni aspetto del mio essere, del mio essere donna sicuramente ma soprattutto e del mio essere in relazione alla vita.

    Mi ha offerto l' opportunita' di accostarmi all'esistenza con un approcio piu' spontaneo e di affrontare con piu' sicurezza le scelte che si presentano giornalmente. Il contatto- tango si e' trasfromato un po' come un ballo con la vita, accostandomi ad una melodia piu' o meno stabilita , seguendo un passo dopo l'altro fidandomi della sua guida.

    Non mi rimane che dire buon contatto-tango a tutti.

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  9. Ro, non sono affatto d'accordo con la suddivisione dei tangheri... Mi sembra riduttiva e generalizza davvero troppo. Credo che il tanghero sia prima di tutto un uomo, e come tale ha una miriade di sfaccettature, di desideri, di stati d'animo, di comportamenti. Non lo si può ricondurre a due categorie di "buoni" e "cattivi". E se facciamo passare x buona qs distinzione per gli uomini, cara Ro, la stessa suddivisione potrebbe essere fatta da qualcun altro x noi donne. E francamente non mi piacerebbe. Io credo che ognuno di noi porti dentro di se un universo di aspettative molteplici, che in qualche modo cerchiamo di tirar fuori anche attraverso passioni come il tango.
    Non mi piace quindi ridurre tutto questo a 2 categorie di "quarti di bue"...
    Credo ancora che l'attrazione o, uso una parolona, l'amore tra due persone non nascano per un tango, ma con la frequentazione e l'approfondimento della conoscenza reciproca. La milonga può anche essere un luogo d'incontro, certo, ma solo questo. Il tango può velocizzare il processo dell'avvicinamento di due individui, rompendo il tabù del primo contatto fisico, lasciando presagire certe compatibilità, ma l'attrazione vera non credo che nasca solo per la condivisione di un ballo. Se fosse davvero così, credo che nascerebbero tante più coppie di quelle che mi sembra di aver visto nascere negli ultimi 2 anni di frequentazione miloghera. Sono d'accordo con Aliento, quando dice che il tanghero è sposato con la milonga. Il resto, l'attrazione (fisica?), l'affinità, il rapimento credo siano frutto della magia creata dalla musica e dal ballare insieme.

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  10. Ecco....quello che intendo dire quando dico che bisogna distinguere tra una passione/attrazione fisica, come è normalmente concepita nella vita di tutti i giorni, e quella legata al tango... Gavito lo ha espresso in un modo sicuramente più appropriato del mio: "Quando ballate con un partner siete stretti ed il ballo è molto suggestivo, ma non è una cosa intima...Stretti è quello che la musica vi ispira a diventare. L'abbraccio sembra una cosa intima, ma quello che stiamo realmente abbracciando è la musica".
    Sono d'accordissimo...

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  11. Scarlett ciò che ho scritto ovviamente non può esprimere in toto il mio pensiero, ho voluto sintetizzare al massimo ciò che mai si potrà generalizzare, nè tantomeno scrivere, ma solo vivere.E' chiaro, si parla di uomini e, la mia "suddivisione" e' anche un modo x enfatizzare certe situazioni, che valgono anche per il sesso femminile. Non parlavo di 2 quarti di bue, o di bene e male o di bianco e nero... forse ciò che ho scritto ha dato quest'idea o magari ho voluto scriverlo così.
    E' bellissimo Abbracciare la Musica, ma non tutti lo fanno.. purtroppo! Concordo con te sul concetto di vera attrazione... infatti io ho parlato di "Contatto" con la musica, con la dama, con se stessi.
    Grazie x avermi dato l'opportunità di spiegarmi meglio. ( spero!) ;-)

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  12. Non credo sia la donna o l'uomo a portare con se queste sensazioni in pista. Io penso che sia la musica a portarle dentro di noi. I nostri corpi sono solo dei mezzi per seguire i movimenti della nostra mente e della nostra anima. Spesso durante il ballo mi ritrovo a chiudere gli occhi a ballare con la musica e non con la donna che stringo tra le braccia. Cerco di non vedere ciò che fa la donna ma di percepirlo da ciò che sento dentro. Ovviamente questo comporta che io mi ritrovi a ballare con una dama che conosco già, con la quale ho una cerca confidenza, intimità.

    Infatti quando mi ritrovo a dover ballare con una sconosciuta non mi rilasso,vengo preso da una... come si può dire... ansia da prestazione... penso ai passi da eseguire (anche la semplice camminata) e non a sentire la musica dentro di me a ballare in quel limbo tra sogno e realtà, in quella dimensione dove i corpi non hanno peso e il tempo si ferma per poi ripartire repentinamente.
    Appunto per questo prima di ballare con una sconosciuta cerco di instaurare una conoscenza, scambiare due chiacchere o se proprio mi ritrovo a ballare con lei cerco di approntare una conversazione, usare il mio lato comico per trasformare il tango in un occasione di dialogo non in un ballo.
    Ovviamente queste mie parole sono riferite a quelle musiche che mi trasmettono qualcosa, qualcosa che si infrange in me come onde su uno scoglio, musiche che mi fanno sognare di essere ovunque nello stesso instante, che mi portano alla mente sogni dimenticati e sensazioni sepolte. Poi ci sono altri suoni, ci sono i suoni delle risate. Risate che mi faccio quando, ballando certi brani, mi diverto a giocare con i nostri corpi e a cercar di trasmettere quel divertimento che le note portano con loro, spezzando i tempi, facendo ciò la compagna non vuole che io faccia o ridendo quando lei fa qualcosa che io non mi aspetto (Daniela docet ;)).
    Ho iniziato a scrivere e non so dove sono giunto. La verità è che odio(scusatemi il termine) coloro i quali usano il tango come mezzo per avere solo un contatto con una donna. Quando si inizia ad avvertire del sentimento per la persona con cui stai ballando e non per il ballare vuol dire che non stai più ballando, stai cercando si sedurre e per me il tango è qualcosa di più, è un contatto con noi stessi e con i nostri sogni.

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  13. quello che dici è proprio vero. è capitato anche a me, tutto quello che scrivi.
    mi è anche capitato un dopomilonga con chi credevo avere un'affinità elettiva, quasi telepatica, profonda, di corpi e di anime. ma il corpo spesso tradisce e quello che dice, comunica e trasmette non ha sempre riscontro in un'affinità reale di coppia, nel quotidiano, nell'extramilonga.
    perché vado a tango? per me non è divertimento. è sforzo, tensione, fatica, ascolto. è sentire. due corpi e due anime che sente allo stesso modo. è mai possibile?!
    vado a tango per imparare a comunicare, per imparare questo linguaggio, per comunicare con l'altro sesso, perché ci credo. credo che possa esistere una comunicazione tra sessi e che questo è difficilissimo, alle volte impossibile; che il tango offre questa possibilità a potenziali "disabili" delle emozioni, che non riescono a vivere l'amore, la passione, l'unione tra anime.
    io credo in questo. io credo nel tango.

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  14. Vediamo di rendere più chiaro il concetto che mi ha spinto a scrivere questo post.
    Nel Tango, ci si incontra e si comunica. Quella che si stabilisce è una comunicazione prettamente corporea, uno scambio, non solo di passi, ma di odori, battiti, sensazioni, umori, respiri.... Questo lo rende molto simile ad un rapporto sessuale che, se vissuto ad intensità elevate di empatia e simbiosi, può far toccare il cielo.

    È un interscambio continuo tra due corpi che si aggrovigliano, si abbandonano l’uno all’altro, si allontanano per poi riavvicinarsi, insomma, che si completano vicendevolmente.

    Spesso mi trovo ad ascoltare brani stupendi, amori struggenti che ti strappano l’anima o talmente idilliaci da lasciarti immaginare e volare oltre ogni immaginazione. Ma in quel caso sono da solo. Non sto condividendo quell’emozione se non con me stesso. I fremiti del mio corpo si disperdono nel vuoto anziché incontrare un altro corpo e mandarlo in "risonanza".

    Ecco, RISONANZA, non so se conoscete questo concetto prettamente ingegneristico, credo di si, ma onde evitare fraintendimenti vedo di esplicarvelo.

    Ogni corpo ha una propria Frequenza Naturale. Significa che, se percuoto lo stesso con una frequenza uguale a quella che è intrinseca al corpo stesso, le onde che generano lo spostamento, anziché smorzarsi, si amplificano sempre più. Non importa l’intensità del corpo inferto, posso colpire anche con una matita… ma se becco la frequenza giusta… il corpo che riceve non può che sollecitarsi all’inverosimile.

    Stesso concetto io lo applico ai rapporti interpersonali. Quando si trovano due individui che posseggono la stessa frequenza, qualunque cosa fa l’uno, viene amplificata dall’altro.

    Spontaneamente, dunque, se trovo una partner con cui ho un amplificazione delle mie sensazioni penso se tali possano essere in altri ambiti. Peccato che l’unico modo per scoprirlo è solo provando…
    Quando tale sintonia la trovi nel partner con cui balli, cosa ti limita a non pensare che la stessa la si potrebbe ritrovare in altri ambiti?

    Mi rendo conto che, perché ciò possa venire in essere, bisogna abbandonarsi totalmente, fregandosene dei chiacchiericci che circondano la milonga, così come ogni altro luogo di ritrovo. Se si è capaci si farlo, si possono raggiungere emozioni intensissime.
    Per ciò che riguarda il discorso di Daniela, posso abbozzare delle ipotesi...
    Ballando, molti dei limiti che solitamente ci imponiamo vengono frantumati. La milonga diviene come un luogo dove ci si rilassa e si può essere più se stessi ma, una volta uscitene, rimettiamo la maschera che la società ci ha imposto indossare e non riusciamo ad esprimere ciò che fino a poco prima eravamo stati in grado di fare.
    Questo credo sia il nocciolo della questione, indaghiamo su noi stessi... e rendiamo partecipi tutti di tali indagini e, ripeto, se non ci si vuole esporre, c'è sempre l'anonimato a proteggerci.
    Buona riflessione!

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  15. Mi dispiace, ma continuo a pensare che non ci sia questa connotazione sessuale così forte nel tango. Va bene l'idea dell'amplificazione delle emozioni reciproche ispirate dalla musica e dal contatto tra i corpi, ma non parlerei di vero rapporto sessuale, di un'esperienza così fisica... Mi sembra troppo carnale.
    E' vero che ballanddo si abbattono certe barriere, ma il rischio da evitare è quello di farsi suggestionare dal momento magico del Tango ed illudersi che quelle sensazioni siano riproducibili anche nella vita vera. Può capitare certo, ma non credo che sia facile, pur abbattendo tutte le barriere relazionali del caso. Rischiamo di vivere il sogno che il nostro tanghero preferito sia anche il nostro principe azzurro...e di risvegliarci alla fine del Tango con in mano un brutto rospo!

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  16. Temo che stiamo concettualizzando troppo. Temo che stiamo andando in elucubrazioni cerebrali. Amo il tango musicalmente. Lo ascolto spesso e approfondisco la parte storico-musicale. La ricerca della musica e l'approfondimento della sua evoluzione sono la mia passione. Poi, sento l'esigenza di ballare. Il ballo mi completa il gusto dell'ascolto.
    Se con "lei" mi trovo in sintonia e tutto diventa fluido e naturale ben venga. Diventare come un corpo unico uniti nella musica è un obiettivo. Ma è un unione asessuata. Come asessuato è l'assaggio di un vino importante anche se richiama un piacere quasi mistico.
    I riferimenti e i richiami all'unione uomo-donna e le percezioni sessuologiche però non fanno per me. Per quello (anche se non lo faccio più, ormai sono stato sfruttato ;)) preferirei empatie tradizionali. Preferirei gli occhi di una donna e la sua storia prima di abbracciarla.
    E' molto rischioso che il ballo diventi un sistema comunicativo alternativo ove si tenta di colmare lacune di bisogni umani.
    Riappropriarsi sfrontatamente della forza di abbracciare un estraneo è una cosa meravigliosa.
    Ma tutto ciò che implica "altro" meriterebbe approfondimenti di altra natura e da fare in altra sede.
    Le speculazioni poetiche e la filosofia spicciola, scusatemi, sono pareri personali, sono lontani da me anni luce. Io ballo e basta.

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  17. ma che cosa c'entrano bisognie lacune? siamo umani, sin troppo a volte. d'accordo: neanche a me piacciono le speculazioni poetiche e la filosofia spicciola. anche io ballo e basta, così come le illusioni non credo siano parte di del tango per come lo intendo io. accade però qualcosa. esiste qualcosa, cmq, che fa la differenza. ci sono ballerini che ballano bene ma non trasmettono nulla di speciale. ci sono altri che invece creano qualcosa. sta qui la differenza: in quello che accade in mezzo, in questa fomra di comunicazione, durante il ballo, nel mentre. questo non è solo bello da vedere ma anche da vivere e sentire quando ti capita. chiamatelo come volete.

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  18. @Scarlett:
    Nessuno ha parlato di lasciarci suggestionare. Lungi da me un tale ragionamento. Ne, tanto meno, illudersi. Sappiamo benissimo che trovare l'empatia assoluta è quasi impossibile, ma tentare di trovare la persona che più si avvicina al tuo modo di essere, credo sia cosa buona e giusta.
    Mi ripeto per l'ennesima volta, sperando di non essere più frainteso.
    Se vi è affinità nel tango non è detto che la stessa si trasponga nella vita di tutti i giorni. Ma posso credere che nessuno si ponga neppure la domanda? Che non abbia desiderio di scoprire se tale domanda ha senso porsela?
    Non intendo quindi dire "se trovate un'empatia nel ballo allora provate anche in altro, molto probabilmente la troverete". Affermazioni del genere è probabile le dia una signora truccatissima e ingioiellatissima che vi parla guardando attraverso una sfera di cristallo!!!
    C'è, quindi, un abissale differenza tra il porsi una domanda e nel credere quale possa essere la risposta, positiva o negativa!!!
    @Aliento:
    Credo che ogni tanto sia bello sognare, viaggiare con la mente, con la consapevolezza, però, che si sta visitando il paese delle meraviglie e che, se dovessero uscire i numeri giusti, si potrebbe anche diventare ricchi, se non economicamente, almeno spiritualmente.
    Ognuno filosofeggia secondo il proprio sentire e la propria cultura, l'importante, credo, sia non pretendere di aver trovato la "PANACEA".
    Come dice benissimo Daniela c'è modo e modo di ballare. Senza tecnica ne poesia, con tecnica ma senza poesia, senza tecnica ma con poesia, con entrambe. Le ultime due condizioni, credo, siano essenziali per vivere il Tango, altrimenti si rischia di sopravvivere al tango.
    Buona notte!!!

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  19. ragazzi credetemi secondo me siete troppo assai di piu' MALATI (ma non di tango).........

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  20. Ballando, molti dei limiti che solitamente ci imponiamo vengono frantumati: la tua affermazione e' veritiera....abbandonarsi in milonga, con la persona con il quale si e' in sintonia, diventa quasi naturale....ma ad andare oltre, nella quotidianita', fuori dal tango, subentrano paure, diversita' culturali, insicurezze, e il vissuto inevitabilmente compromette la nostra spontaneita', l' incantesimo si spezza!!!!
    Il tango, riesce ad annullare cio', ma fuori dal tango e' tutta un' altra storia.........
    Esporsi ai pettegolezzi non e' facile, ma se utopicamente riuscissimo ad interessarci meno della vita privata degli altri e piu' della nostra sarebbe un traguardo, e cmq non possiamo pretendere di avere l' approvazione di tutti, ci sara' sempre chi la pensa diversamente, ed e' giusto che sia cosi'....bye

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  21. Sai Tangoinomane, forse all'inizio era così...nel senso che era più facile viaggiare con la mente e farsi suggestionare dal contatto dei corpi. Ma oggi, a distanza di solo 2 anni scarsi da quando ho iniziato a studiare e ballare, ti dico che x me il tango non è più associato a questo fantasticare su amori possibili. E alla tua domanda : "Se vi è affinità nel tango non è detto che la stessa si trasponga nella vita di tutti i giorni. Ma posso credere che nessuno si ponga neppure la domanda?" rispondo onestamente NO. Io mi sono innamorata del tango piano piano e l'uomo con cui ballo (vi prego non vi offendete, perchè lo dico con rispetto e devozione) diventa per me lo strumento attraverso il quale vivere questa emozione.
    Come diceva Gavito: "Il tango è semplice. Il Tango è solo Tango."
    Non è filosofia, nè psicologia...

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  22. @Tangoinomane:
    RISONANZA = concetto prettamente FISICO, da tenere in conto in applicazioni per lo più INGEGNERISTICHE...

    ;-P

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  23. Penso che tra rapimento e arrapamento c'è una bella differenza non credete? Io non penserei mai a qualcosa di sessuale mentre ballo. Io posso solo dare il mio cuore durante il tango. E poi il tango è una musica così malinconica e triste...che non riesco a pensare al sesso.
    Giuseppe

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  24. ciao a tutti

    non voglio essere polemico con nessuno ma io non riuscirei mai a pensare mentre ballo con una ragazza che mi piace al sesso o all'attrazione fisica, perche il tangoeè così malinconico così pieno di passione per amori non corrisposti che non potrei mai eccitarmi,anzi quando ballo con una persona con cui ho feeling e mi fa vibrare posso solo offrire con l'abbraccio e un tango molto passionale l'amore e il bene che ho dentro ma che non posso dare a nessuno perchè ai me non ho trovato nessuno che l'accetti e quindi lo do alle ballerine
    ps
    secondo me si sta cercando di spiegare la chimica tra due persone che è una dei segreti della natura che spero resti tale perchè leverebbe il piacere di incontrare una persona speciale

    un saluto a tutti

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  25. Salve a tutti.
    Ho letto il Post e tutti i commenti e, se possibile, vorrei dire la mia.
    Non credo si possa generalizzare su tale argomento. Penso che molto dipenda dal fascino che ognuno di noi è in grado e vuole emanare.
    Se una donna che reputiamo attraente, mentre balla con noi, ti stringe la mano con più forza, o ti sfiora il collo con le sue unghie, o si sofferma un po' di più nei suoi adorni accarezzandoti la gamba con la sua massima sensualità... Come fanno i tuoi ormoni a non smuoversi?
    Se un uomo fascinoso, ti stringe tra le sue braccia, ti fa sentire il suo cuore che batte, o che ti fissa insistentemente negli occhi, come fa una donna che subisce il suo fascino a rimanere impassibile?
    Nella milonga, così come nella vita di tutti i giorni, c'è chi ha la fortuna di riuscire a ricevere e dare tali segnali, ottenendo consensi e chi, sfortunatamente, anche mettendoci tutto l'impegno di questo mondo, non sarà mai in grado di far smuovere una singola cellula del proprio partner, se non quelle muscolari che gli permettono di seguire i movimenti dell'altro/a.
    Pensiamo a ballare dunque e, chi ha la fortuna di possedere certe caratteristiche, non può che generare immensa invidia!!!

    Anonimo Tanghero...

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  26. il fascino e la seduzione sono le qualita' di molti umani. la sensualita' invece e' un po' piu' rara e sensuali ci si nasce.
    orbene nel tango si puo' far si da unire tutte e tre le qualita' dove fascino e seduzione incontrano la sensualita' e, seppur per un solo istante lungo un solo giro, anzi tre giri, nasce quell'amplesso meraviglioso che solo in milonga possiamo godere senza colpo ferire, senza peccato commettere.

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