Intervista a Luis Castro, tratta da è tango
Il 24 marzo 1976 è stata una data tragica per il mio paese. Quel giorno salì al potere la dittatura militare più sanguinosa che l’Argentina abbia mai vissuto. Il motivo ufficiale del golpe era di eliminare i sovversivi, cosa che di fatto significò ammazzare, torturare e far sparire tutti quelli che avevano idee diverse da quelle dei militari.
La mia infanzia era stata, sino ad allora serena. Ero stato un ragazzino obbediente, circondato dall’affetto dei suoi cari, in una famiglia felice. Stavo spesso con i miei nonni, poiché i miei genitori erano occupatissimi con il loro lavoro di commercianti, ma la vita
a Tigre, la mia città, era tranquilla e molto protetta. I miei genitori si preoccupavano molto per i rischi che avrei potuto correre uscendo da solo.
Continua a leggere su "é tango"
Solo chi ha vissuto il Dolore è in grado di trasmettere così bene l'Amore per la Vita. AMORE per il Tango.Grazie!
RispondiEliminaho una profonda ammirazione e rispetto per persone come Luis Castro e storie di disobbedienza civile. c'è molto da imparare...
RispondiElimina