giovedì, aprile 10, 2008

Eppure sentire....Claudio e Barbara

Bellissima esibizione di Claudio Forte e Barbara Carpino al Paladanze di Siracusa, su musica di Elisa (Eppure sentire).
Dimostrazione che il tango può essere anche "altro", che non si ferma agli anni '30 e che si evolve seguendo l'evoluzione dell'Uomo dei giorni nostri.
I sentimenti sono sempre gli stessi: amore, odio, dolore, gioia, frustrazione, libertà e prigionia...
I modi per esprimerli cambiano col cambiare della società.


9 commenti:

  1. La quasi totalità della musica 'leggera' e non solo è in 4/4 con suddivisione binaria (così come lo è il tango)... ed 'Eppure sentire' di Elisa ne è sicuramente un bell'esempio...
    Appurato ciò, è evidente come la gran parte della musica, che quotidianamente viene prodotta e che ascoltiamo, sia tango-ballabile.
    A 'sto punto mi chiedo: ma quale è l'indicatore o gli indicatori che fanno sì che una musica venga utilizzata per ballarci su una improvvisazione o una coreografia da esibizione di tango?

    Secondo me, visto che il ballo, così come qualsiasi altra forma artistica, nasce, si sviluppa e si evolve in un determinato periodo storico ed è figlio della cultura stessa che l'ha creato, il tango, inteso come 'figure' e musica, è un tutt'uno inscindibile che per me trova ragione di essere nella sua forma 'originaria'.

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  2. La coppia in questione mi suscita sentimenti contrastanti... da una parte li apprezzo in veste di "sperimentatori", di trascinatori di giovani e, essendo siciliani faccio il campanilista... dall'altra resto allibito su alcune scelte come quella di ballare sto brano di Elisa a mo' di tango oppure esibirsi in un tango nuevo su musica della Tipica Victor o su Biagi... con tutto il rispetto mi piace la cucina rivisitata ma alcune regole sono imprescindibili perchè imprescindibile è il gusto quando è riconoscibile la sua oggettività. In buona sostanza con la cioccolata fondente un vino rosso e secco non si beve mai. E dico MAI. Se poi vogliamo metterla sul fatto che tutto è soggettivo e allora siamo alla frutta... come in effetti siamo. Nella politica, nell'arte, nel gusto comune. In tutto.

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  3. Quante volte è capitato di accennare passi di tango su una base che con il tango non ha nulla da condividere?
    Il tango non è uno stile su una musica!
    Il tango è muovere il corpo secondo determinate 'leggi'. Io sono del parere che il TANGO, inteso come ballo, sia uno strumento che si va ad aggiungere al suono della musica e quindi come tale deve essere in armonia con essa. A differenza degli altri strumenti esso si rivela in un altra forma, ma di certo la sua importanza non risulta essere inferiore alle note che lo accompagnano. Esso dovrebbe rendere materiale il trasporto che la musica crea al nostro interno riuscendo ad amalgamare i nostri sensi ai nostri sogni.

    Sfortunatamente qui la musica va da una parte e loro dall'altra, ma ovviamente questo è del tutto soggettivo.

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  4. Sono d'accordo con Aliento quando dice che non bisognerebbe mischiare mai il cioccolato con un vino troppo secco, perchè in effetti certi elementi stridono, quando vengono accostati.
    Detto questo, credo che sia nella libertà di ognuno scegliere di assaporare certi gusti di "cucina sperimentale" oppure restare affezionati solo ai "manicaretti tradizionali". Se si è creata la distinzione tra tango classico e nuevo un motivo c'è e risiede proprio in questo allontanarsi dalle "ricette" tradizionali per assaporare nuovi gusti, anche se un tempo sarebbe stato impensabile osare certi accostamenti.
    Come in tutte le sperimentazioni, qualcosa riesce meglio e qualcos'altro peggio.
    Finchè si usa la creatività e si ha desiderio di ricercare sempre qualcosa di diverso, siamo comunque certi di non annoiarci e non restare sterilmente aggrappati al passato. Fosse anche soltanto per il contraddittorio che si crea intorno all'argomento, per lo scambio di idee, per il valore che assume il passato anche nel suo contrapporsi a questo presente evoluzionista, questa sperimentazione talora stridente, talora eccessiva, ma talora ipnotica e affascinante, serve moltissimo.
    Buon lunedì

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  5. Ovviamente condivido quanto dice Scarlett sulla creatività e la libertà di espressione di ognuno, in qualsiasi contesto.
    Tuttavia il "mio" modo di vivere e e recepire il tango è molto vicino a quello di Aliento.Se tango non è, come io pemso, semplicemente un " ballo", ma l'espressione di un momento storico, di un luogo geografico e di una forma artistica, è chiaro che debba avere una sua precisa identità musicale.
    Non è solo "muoversi su tempo pari( 4/4)", ma è muoversi su "quella" musica che va a connotarsi come tango.
    Anche il fox si balla in 4/4( lento-lento-veloce-veloce)ma se qualcuno ci ballasse il tango in una balera...beh!vi invito a provarci!!!;-)
    Besiti
    Dori
    Scarlett:è il mio "spirito talebano" che vien fuori??????
    ;O))))

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  6. Dori tesoroooo, tu puoi dire tutto quello che vuoi!!!
    Ma ricordati ....c'è il tango e poi c'è il tango nuevo...!
    Besitossssssss

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  7. Credo che in linea generale siamo "quasi tutti" concordi sul fatto che esistono gli stili di tango (comunemente etichettati e riconosciuti) classico..salon.. nuevo.. e via dicendo con le evoluzioni e sperimentazioni che il tempo ci ha regalato, esistono pure brani musicali di tango classico, tango elettronico, vals e sperimentazioni musicali con tempo 4/4, etc..; sono tutti elementi presenti e riconosciuti; mah.. il problema invece sta nel correlare questi elementi tra loro, nella maniera + opportuna, e su qs. do ragione ad Aliento, ci sta il tango nuevo .. ballato con i brani post moderni.. elettronici..tecno.. o pop, ci sta il tango classico ballato con i vecchi brani graffianti, ma le insalate miste ?? quelle pure io le reputo inopportune; a mio modesto parere "le sperimentazioni" stanno bene tra gli stili nuovi(nuevi) ed i brani musicali Nuevi... ma BIAGI, Canaro.. ?? ehm... "de gustibus"

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  8. Ok a tutte le sperimentazioni possibili. E non solo nel tango!
    Ma ogni volta che sento "nuovo" o "nuevo"(,-)io mi aspetto qualche cosa di assolutamente innovativo, che, in qualche modo, si sostituisce al" vecchio".Ma in certi casi si tratta di ..rivisitazioni..remake è remake, cover è cover..ma nuovo è nuovo.
    Sicuramente è una questione di "lana caprina" ovvero di linguaggio.
    Se rivolto un cappotto vecchio..rimane un cappotto rivoltato..non un cappotto nuovo.
    Magari poi mi piace di piu'..o piace piu' ad altri...
    Ovviamente non si tratta di disconoscere un valore..per rivisitare ci vuole capacità e abilità..
    D'altra parte io non sono certo una che fa le crociate per il tango...
    E' forse piu' una questione di forma che non di sostanza.
    Dai, lo so che sto facendo la prof anche qui,e magari sono un po "menosa", non me ne vogliano gli amici "tangonuevisti": appartengono comunque alla mia grande famiglia!
    Besos
    Dori

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  9. io personalmente posso nella mia ignoranza tanghera dire che questi 2 sono bravi anche se io preferisco il tango "vecchio, classico o milonghero" al "nuevo"
    perche per ballare il "nuevo" si perde un poco quel trasmettere le varie emozioni alla partner e la guida diventa un po' piu difficile.
    Questa coppia come anche altre viste sia agli stage he nelle varie milonghe catanesi mi fanno capire (posso pure sbagliarmi) che una coppia "di fatto" cioe' nella vita privata, balla meglio!!
    certe cose si trasmettono anche agli occhi di tutti

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